Banche italiane: il punto della situazione

In Italia uno dei tormentoni degli ultimi anni sono le banche. Qualsiasi cosa succeda, le banche ne pagano sempre le conseguenze, più o meno meritate che siano. I recenti casi di cronaca non hanno fatto che demonizzare ulteriormente uno dei più importanti e utili strumenti sul territorio. Nella maggior parte dei casi ci si dimentica infatti che queste, seppur ingranaggio fondamentale della società moderna, sono sempre imprese, e di un tipo particolare che deve sottostare a regolamenti complessi e diversi: basti pensare alla normativa europea che cozza con quella italiana, la quale spesso non è aggiornata, o allo statuto del consumatore, o ancora ai regolamenti redatti dalla Banca d’Italia. Le banche sono quindi imprese: qual è l’obiettivo principale di un’impresa? Il profitto. Il guadagno è quello che spinge le persone a muoversi, e lo fa anche con chi dirige, con chi possiede una banca e con chi ci lavora all’interno.

Quest’ultimo punto viene spesso dimenticato, perché, soprattutto nei piccoli centri, si considera la banca un posto di persone fidate che sono lì per aiutare chi ha bisogno a fare la scelta migliore: nulla di più sbagliato. In questi casi chi consiglia è stato spesso invitato a persuadere all’acquisto, come avviene nei negozi. Da qui nascono i casi di Banca Etruria, Veneto Banca e Banco Popolare di Vicenza: eccesso di fiducia da una parte e comportamenti fuorilegge dall’altra. Bisogna badare bene al fatto che, comunque, il profitto di queste aziende non deve arrivare a scapito dei clienti, ma insieme a loro e seguendo le leggi: il cliente è la parte più importante, perché senza di lui non esisterebbe tutto il sistema. Necessario però è sottolineare l’eccesso di fiducia e di ignoranza in materia finanziaria delle masse: spesso si tende a incolpare la banca anche per perdite di cui essa non è responsabile. Un esempio è la perdita del capitale investito perché speso interamente per un unico investimento: siccome il frazionamento del rischio è uno dei concetti fondamentali, sia in finanza che nella vita quotidiana, di chi è l’errore?

Banche
Banca Centrale Europea (Photo credit DANIEL ROLAND/AFP/Getty Images)

L’articolo completo è disponibile sul nostro magazine alle pagine 13-16.

 

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