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Rugby: introduzione al torneo del Sei Nazioni

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Arnaldo Figoni

Oggi, 4 febbraio, prende il via l’annuale edizione del Sei Nazioni, importante torneo europeo di rugby a quindici a cui partecipano – per l’appunto – le sei nazionali più forti del vecchio continente: le tre britanniche (Inghilterra, Galles e Scozia), Irlanda, Francia e Italia. La competizione è molto antica, tanto che risale al 1883: allora era conosciuta come Home Championship, cui partecipavano le quattro nazionali dell’allora Regno Unito. Tra il 1910 e il 1931, e successivamente dal 1947 al 1999, a questo gruppo venne aggiunta la nazionale francese, una realtà rugbistica importante in Europa, cosa che diede vita al Cinque nazioni. Nel 1998 il comitato organizzatore dello stesso torneo votò l’ingresso dell’Italia in questa élite europea della palla ovale: in una storica intervista del 1998 a Gazzetta dello Sport, il presidente della Federazione Italiana Rugby del periodo, Giancarlo Dondi, dichiarò di aver ricevuto una chiamata, da parte dell’organizzazione del Cinque Nazioni, che avrebbe dato il via libera all’ingresso dell’Italia, dunque alla formazione del Sei Nazioni come lo conosciamo oggi.

I giocatori della nazionale italiana di Rugby dopo l’inno nazionale, foto: Andrew Matthews/PA Wire

Sei Nazioni: il torneo di rugby più importante d’Europa

L’esordio degli azzurri nel torneo è avvenuto il 5 febbraio 2000 allo Stadio Flaminio di Roma: nella partita di esordio assoluto al Sei Nazioni, l’Italia sconfisse la Scozia – campione in carica – con un punteggio di 34-20, grazie anche ai 29 punti segnati da Diego Dominguez, quinto marcatore di sempre nella storia del rugby a quindici. Dal 5 febbraio 2000 fino ad oggi, sebbene non abbia mai vinto il torneo continentale più importante di tutti, la Nazionale Italiana è riuscita a ottenere delle vittorie importanti, malgrado la poca esperienza al confronto delle altre nazioni top nel circuito europeo. Fino ad oggi, il momento migliore nel torneo europeo di rugby più importante è stato il piazzamento al quarto posto in classifica, raggiunto per due volte: una prima volta nel 2007, con due vittorie storiche su Scozia – in trasferta allo stadio Murrayfield – e Galles, e una seconda volta nel 2013, con due vittorie in casa contro Francia e Irlanda durante la gestione Brunel. Con il cambio di allenatore, adesso l’Italia del rugby si prepara nuovamente ad affrontare il Sei Nazioni con la stessa voglia di stupire tutto il mondo della palla ovale, come il 18 novembre a Firenze, quando l’Italrugby ha sconfitto per la prima volta il Sudafrica.

L’articolo completo è disponibile sul nostro magazine alle pagine 39-41.

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Arnaldo Figoni

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