Kickstarter: prendi i soldi e scappa

Kickstarter è un sito web lanciato nell’aprile del 2009 come piattaforma per finanziare diversi progetti: musica, videogiochi, fumetti e altro. I progettisti si appoggiano a Kickstarter per mostrare le loro idee e i loro prototipi, e gli utenti decidono se sono degni dei loro soldi. Ogni progetto, per essere approvato, deve superare una certa cifra entro una data specificata dagli ideatori: in caso non si raggiunga la cifra desiderata, i soldi verranno rimborsati agli utenti; nel caso vada tutto a buon fine, si passerà allo sviluppo del progetto.

Parlando di videogiochi, esistono diversi episodi di Kickstarter conclusi con successo: i due più famosi sono sicuramente Pillars of Eternity di Obisidian Entertainment e Divinity: Original Sin di Larian Studios. Purtroppo sono capitati anche casi di “prendi i soldi e scappa”: sviluppatori a cui gli utenti hanno dato fiducia, donando fior di soldi, che si sono defilati con la cassa, abbandonando il progetto e non facendo saper più nulla di loro, con conseguente rabbia dei backer. In questo articolo andremo a scoprire quali sono state le più grosse truffe di kickstarteriana memoria.

Yogventures

Kickstarter

Yogventures doveva essere un sandbox open world sulla scia di Minecraft, che nel 2012 tirava tanto, supervisionato dalle persone dietro il canale YouTube Yogscast. Yogventures riuscì a racimolare più di mezzo milione di dollari, per poi venir cancellato nel 2014. L’ultimo post di update assomiglia molto ad una lettera di scuse: «Abbiamo donato tutti soldi dei backer e anche qualcosa di tasca nostra per lo sviluppo del gioco, appena avrò i dati specifici li riporterò» e da qui più nulla. Spariti nell’oblio. Gli Yogscast, come consolazione, hanno deciso poi di regalare ad ogni backer una copia di Everquest Landmark, che, giusto per dovere di cronaca, è morto e sepolto.

The Stomping Land

The Stomping Land doveva essere una sorta di The Forest multiplayer e con i dinosauri. Ambientato in un’epoca fittizia nella quale gli umani convivevano con i dinosauri, i primi dovevano sopravvivere creando rifugi, armi e trappole per difendersi dalle preistoriche bestie.
Il progetto racimolò circa 115.000 dollari e riuscì persino ad uscire come prodotto Early Access su Steam. Nel 2014 gli update sul gioco iniziarono a farsi più sporadici, per poi smettere del tutto. Interrogato sulla questione, lo sviluppatore Alex Fundora dichiarò che la scarsità di notizie era dovuta al cambio di motore grafico (UE4). Nel settembre 2014, The Stomping Land viene rimosso dallo store di Steam; ad oggi non si hanno più notizie (a parte un messaggio di Facebook di mezza riga, dove Fundora dice di star ancora sviluppando il gioco) e il sito del gioco è irraggiungibile. A voi le conclusioni.

Shadow of the Eternals

Nel 2002 uscì su Gamecube un giochino chiamato Eternal Darkness. Il titolo prendeva molta ispirazione dai lavori di H.P. Lovecraft e dalla serie di Metal Gear Solid (per le tematiche più mature trattate). Lo studio formato dagli sviluppatori, Silicon Knights, chiuse dopo un’azione legale da parte Epic Games riguardante il motore grafico: EG accusava lo studio di aver rubato parti dell’Unreal Engine per il loro gioco.

Dieci anni dopo, lo studio rinacque sotto il nome di Precursor Games, lanciando su Kickstarter un seguito spirituale di Eternal Darkness: Shadow of the Eternals (quando si dice la fantasia, eh?). A capo del progetto c’era sempre la stessa persona colpevole della chiusura del precedente studio: mister Denis Dyack. Le donazioni per il progetto riuscirono solo a coprire il 10% del costo totale e il Kickstarter venne cancellato. Qualche tempo dopo, una nuova campagna di backing fece la sua comparsa, con uno stretch goal più basso; contemporaneamente uscì una notizia riguardante il possesso di materiale pedopornografico da parte di uno degli sviluppatori (che non è proprio consigliabile, quando ancora stai raccogliendo fondi per il tuo progetto). La campagna di funding non riuscì comunque a raggiungere lo stretch goal, e il progetto venne cancellato.

Code Hero

Code Hero

Code Hero doveva essere un gioco che avrebbe insegnato ai suoi player a scrivere codici mentre giocavano, tramite la “Code Gun”: un aggeggio che avrebbe sparato Javascript visualizzati in Unity; il tutto in un ambiente 3D. Code Hero non ha proprio fallito: ha raggiunto gli stretch goal e racimolato circa 200.000 dollari. Lo sviluppo del progetto iniziò nel gennaio del 2011, Alex Peake (creatore dell’idea) assunse un team di sviluppo; ma nell’ottobre del 2012 i soldi finirono. Una versione beta del titolo venne rilasciata nel 2013 sul sito Primer Labs, nel 2014 venne pubblicato un annuncio riguardante l’arrivo di una versione 0.5 del gioco. Il sito divenne irraggiungibile nello stesso anno, con l’account Twitter degli sviluppatori fermo al 2012. Primers Labs riaprì nel novembre 2015, paventando l’uscita di una nuova versione del titolo il primo dicembre di quell’anno: quella versione, ad oggi, non è ancora stata rilasciata.

Kickstarter è una piattaforma ingannevole, in cui chiunque può fare i propri interessi. È vero che molti titoli finanziati hanno visto una release, ma avrebbe bisogno di regole più ferree per permettere ai futuri consumatori di dare fiducia ad anonimi sviluppatori: un conto è dare parte dei propri soldi a studi come InXile Entertainment, un altro darli al primo che passa che promette obiettivi irraggiungibili.

Certo, anche nomi rinomati, come quello di Keiji Inafune, possono rilasciare ciofeche ingiocabili (Mighty No. 9); ma la percentuale che questo accada è più bassa rispetto che a darli a John McMinecraft, sviluppatore indipendente trentacinquenne che cerca 300.000 dollari per sviluppare il suo rivoluzionario progetto: un open world survival RPG con elementi da simulatore di volo ambientato su un pianeta governato da ebrei nazisti, il tutto multiplayer e in prima persona con possibilità di giocare con visuale isometrica.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie