La notizia dell’esonero di Stefano Pioli è stata sicuramente clamorosa: non tanto per la scelta in sé di sollevare l’allenatore dall’incarico – abbastanza probabile visto l’andamento della squadra – quanto per il timing. Infatti la notizia in sé è stata diramata alle dieci e mezzo di un martedì sera, mentre mezza Italia – anche i tre quarti, probabilmente – era incollata alla TV a guardare la Juventus di Allegri nella semifinale di ritorno di Champions League. L’annuncio coincide infatti con un’altra notizia che ha portato attenzione alla vicenda Inter, ovvero l’arrivo di Walter Sabatini come nuovo direttore sportivo delle squadre del gruppo Suning, perciò anche dei nerazzurri. L’esonero di Pioli è stato sicuramente inaspettato da parte di quest’ultimo, che puntava sulle ultime partite per provare a raggiungere il trenino in fuga per il sesto posto in classifica, valevole per i preliminari di Europa League. Invece, da quella serata di martedì, la panchina nerazzurra torna agli ordini di Stefano Vecchi, che ha già traghettato la squadra dopo la dipartita di Frank de Boer.
Il tecnico della primavera nerazzurra dovrà quindi dividere i suoi impegni anche con la prima squadra, che nonostante il pessimo andamento in campionato può ancora sperare di raggiungere il Milan che dista quattro punti in classifica. Detto questo, quattro punti in due partite non sono facili ma neanche impossibili da recuperare: un eventuale raggiungimento del preliminare di Europa League farebbe impennare le possibilità di Stefano Vecchi come nuovo tecnico interista. Del resto, non sarebbe neanche la prima volta che l’Inter, in situazione di difficoltà, si sia affidata al proprio tecnico primavera in veste di traghettatore, per poi fargli guidare la squadra nella stagione successiva. Andrea Stramaccioni infatti ha preso il comando precisamente cinque anni fa, quando andò a sostituire Claudio Ranieri: lo Strama infatti, ha portato l’Inter proprio al sesto posto, qualificando i nerazzurri all’Europa League del 2013. La missione dei nerazzurri è la stessa, e toccherà a Vecchi cercare di salvare una stagione fallimentare, con un occhio puntato sulla programmazione del futuro prossimo interista.
L’articolo completo è disponibile sul nostro magazine alle pagine 30-32.