Al giorno d’oggi, un qualsiasi soggetto che abbia intenzione di risparmiare troverà infruttuoso – o, meglio, oneroso – lasciare il proprio denaro nel proprio conto corrente. A causa dei bassi tassi di interessi, infatti, la remunerazione dei conti correnti è praticamente nulla, e chi ha intenzione di far fruttare le proprie fatiche dovrà spostarsi su altri strumenti. La possibilità di scelta da questo punto di vista non è mai stata così ampia: un investitore, un trader o un qualsiasi soggetto con un sovrappiù di denaro ha la possibilità di acquistare servizi e strumenti diversissimi. Comprensibilmente, per lavorare in questi mercati è necessario avere delle conoscenze di base e studiare, se si vuole operare da soli, oppure affidarsi a esperti, per stare relativamente tranquilli.
Gli strumenti acquistabili oggi sono di diversi tipi: si va dalle azioni ai futures, ai fondi comuni alle sicav, dagli ETF alle opzioni. Tra tutte le possibilità menzionate, ad aver attirato l’attenzione di moltissimi soggetti sono gli ETF. Gli ETF, Exchange traded fund, sono uno strumento molto semplice e quindi comprensibile ai più: quello su cui si fonda questo strumento è la replicazione perfetta – o quasi – dell’andamento di un indice. Quando si acquista un ETF, insomma, si acquista l’indice nella sua interezza: se il FTSE MIB segna – a fine giornata, mese o anno – uno +0,1%, noi avremo guadagnato lo 0,1% sulla somma investita in ETF per lo stesso periodo di tempo.
Gli ETF non sono uno strumento nuovo, dato che sono presenti sul mercato già da diverso tempo, ma hanno avuto un’importante crescita solo negli ultimi anni, favoriti dalla disintermediazione e dalla diffusione di internet. Gli ultimi dati riportano che gli asset sotto la gestione degli ETF ammontano a oltre 4.000 miliardi, in costante crescita: una cifra incredibile, se si pensa che nello stesso periodo dello scorso anno si superavano di poco i 3.000 miliardi, e che nel 2003 i capitali gestiti da questa particolare categoria di fondi erano solo 200 miliardi. Quali sono le cause di questo aumento? Da dove nasce la fame per gli ETF?