Secondo ko in campionato per il Carpi, che cade al Cabassi contro il Pescara di Zeman: confermati i problemi in attacco.
Un sabato non felicissimo quello appena trascorso dal Carpi e dai suoi tifosi, che per la seconda volta vedono i loro beniamini perdere al Cabassi uscendo quindi dallo stadio casalingo senza punti. Si tratta del secondo ko stagionale per gli uomini di mister Calabro, una sconfitta contro una delle principali candidate alla promozione in Serie A. Un vero peccato, dunque, aver perso un potenziale scontro diretto, soprattutto perché stavolta la caduta ha evidenziato un problema assolutamente da risolvere.
Avevamo già parlato la settimana scorsa di come la fase offensiva del Carpi stesse palesando qualche limite. Ebbene, per la seconda volta di fila la squadra non è riuscita ad andare in gol, confermandosi dunque come uno dei peggiori attacchi del campionato. Basti pensare, ad esempio, che il Carpi ha segnato lo stesso numero di reti (5) dell’ultima in classifica, il Cesena: solo lo Spezia finora ha fatto peggio, siglando un gol in meno nello stesso numero di partite. Tornando al match in sé, a decidere tutto il gol di Capone al 37′, senza che poi il Carpi riuscisse a rimontare. Strano a dirsi per uno come Zeman ma si tratta della seconda gara di fila terminata con un clean sheet per il boemo.
Le parole dei protagonisti
Sulla squadra sono piovute molte critiche ma Antonio Calabro cerca parzialmente di spegnerle. Il tecnico non può essere contento del risultato ma difende i suoi calciatori: «Abbiamo fatto uno dei migliori primi tempi della stagione, abbiamo corso, creato e rimasti in campo con le distanze giuste. Siamo stati un po’ molli sul gol che è stata l’unica occasione concessa. C’è da analizzare perché è mancata la reazione nella ripresa. In sette gare siamo mancati in due secondi tempi, oggi e col Foggia, e ci sono costati due sconfitte. Dobbiamo analizzare con calma e lucidità il perché». Nonostante tutto, bisogna guardare avanti con serenità: «Perdere in casa non è mai facile ma la crescita di questa squadra passa soprattutto attraverso momenti come questo».
Anche il capitano Fabrizio Poli ha voluto dire la sua sulla sconfitta contro gli abruzzesi: «Ci è mancata la reazione e la cattiveria, un ingrediente tipico del nostro gioco. Nella ripresa forse c’è stato anche un calo fisico ma il discorso è soprattutto di testa». Il ragazzo ammette molto candidamente che la prestazione poteva essere migliore: «Ci aspettavamo un secondo tempo diverso come atteggiamento. Siamo entrati in campo convinti di poter ribaltare la partita, poi col passare dei minuti subentra il nervosismo e questo è andato a vantaggio dell’avversario. Non siamo mai stati pericolosi».
L’unica nota lieta di giornata resta la positiva classifica: il Carpi rimane in piena zona playoff al sesto posto, con un punto in più proprio sul Pescara. Sono però quattro le gare consecutive senza vittoria: una streak negativa da interrompere quanto prima.
Tabellino Carpi-Pescara
FORMAZIONI
CARPI (4-3-3): Colombi; Sabbione, Poli, Ligi, Jelenic; Saric, Giorico (67′ Belloni), Hraiech (80′ Malcore); Pasciuti, Mbakogu, Concas (46′ Manconi). All. Calabro
PESCARA (4-3-3): Pigliacelli; Balzano, Bovo, Coda, Mazzotta; Coulibaly, Brugman, Kanoutè; Del Sole, Pettinari (70′ Ganz), Capone (67′ Benali). All. Zeman
AMMONITI: Kanoutè, Coda, Balzano Bovo (P)
MARCATORI: 37′ Capone (P)
ARBITRO: Minelli