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Elio E Le Storie Tese: tutte le loro canzoni sul calcio

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Claudio Agave

Elio E Le Storie Tese sono vicini allo scioglimento, ma, nel corso degli anni, sono stati capaci di regalare canzoni divertenti e satiriche soprattutto per quanto riguarda il mondo del calcio.

Una delle più brutte notizie che potessero arrivare dalla musica italiana ha fatto scalpore nelle scorse settimane: lo scioglimento di Elio E Le Storie Tese, storico gruppo milanese che per decadi ha fatto la fortuna del rock progressivo ma anche demenziale, rappresenta una batosta incredibile per tutti gli appassionati della buona musica nostrana. Un colpo al cuore per tante persone, nonostante la consapevolezza della band di aver lasciato in eredità tantissimi prodotti di qualità eccelsa per fans e curiosi. Nelle loro canzoni, Elio E Le Storie Tese hanno toccato svariati temi di rivelante importanza, con coraggiosa ironia ma anche toccante sentimento. Uno degli argomenti che più è presente nella loro storia riguarda però una disciplina sportiva apparentemente semplice come il calcio.

Protagonisti per anni di un programma sensazionale come il fu Mai Dire Gol, da sempre i musicisti hanno saputo legare la passione per la musica a quella per il pallone. E così, nel corso degli anni, sono fioccate canzoni famosissime dallo stampo spesso ironico se non satirico, ma persino epiche in alcune rappresentazioni, soprattutto a causa della scelta delle tematiche specifiche trattate nei brani. Impossibile dunque non considerare questi ultimi immortali e destinati a sopravvivere al di là della ormai morente carriera della band. Abbiamo dunque deciso di raccogliere – per chi conosce già il gruppo e chi invece vi si sta approcciando con grave ritardo – tutte le canzoni di Elio E Le Storie Tese riguardanti il mondo del calcio. Si ride (tanto), si riflette (moltissimo), ma, soprattutto, si ascolta in ogni caso buona musica.

Amico Uligano

In assoluto la prima canzone a sfondo calcistico di Elio E Le Storie Tese, è conosciuta principalmente per essere stata la sigla di Mai Dire Gol nel 1992 e possedeva due versioni diverse, una da studio e una integrale. Il brano sostanzialmente prende in giro il fenomeno degli hooligans, tentando di sdrammatizzare su un tema che in quegli anni risultava essere molto delicato, soprattutto in Inghilterra. Il termine, che nasce per indicare delle persone scurrili e violente, nella cultura popolare è stato adattato agli pseudo-tifosi prima di tutta la Gran Bretagna e poi del mondo intero. La canzone, presente nel terzo album della band Esco dal mio corpo e ho molta paura, può vantare – come altri brani dello stesso album – la voce dell’indimenticato Alex Baroni nei cori e cita palesemente sia la sigla dell’epoca di 90° Minuto che Eppur mi son scordato di te dei Formula 3.

La cinica lotteria dei rigori

Stavolta Elio E Le Storie Tese citano, in un breve pezzo d’interludio presente nell’album Peerla, i calciatori che avevano sbagliato i rigori nella finale del Mondiale giocato a USA ’94 durante la gara che l’Italia perse contro il Brasile proprio ai tiri dal dischetto. Il tutto in uno stile a metà tra il charleston e l’alpino. I giocatori citati sono quindi Baresi, Massaro e Roberto Baggio. Questa canzone seguì il destino della precedente, ovvero fu utilizzata come sigla per Mai Dire Gol.

Nessuno allo stadio

Anch’esso presente nell’album Peerla, è forse uno dei pezzi sul calcio più conosciuti del gruppo. Prima di essere inserito nell’album, però, Nessuno allo stadio era uscito come singolo, contenente peraltro all’interno 9 tracce diverse con tante altre canzoni calcistiche della band (due esempi su tutti: Ameri – dedicata al noto giornalista – e Sunset Boulevard, ovviamente utilizzata come sigla per Mai Dire Gol). La canzone in sé, oltre a contenere citazioni evidenti sia nel brano stesso (la vicenda di Lorena Bobbit e uno spot della Twinings) che nel videoclip (Elio e gli altri sono vestiti come i Bee Gees), parla in maniera ironica dell’avvento dei Mondiali americani e ha fatto da sigla al programma tv Mai Dire Mondiali.

Il concetto di banana

Ennesima canzone utilizzata come sigla per Mai Dire Gol, altro non è che un riepilogo ironico delle serie professionistiche italiane a livello calcistico, oltre che una sorta di ode ai tecnici. Come tutte le altre sigle del programma è accompagnata da video divertenti e simpatici: in questo, ad esempio, moltissimi allenatori in attività all’epoca in Italia (come Boskov, Ranieri, Capello, Galeone, Eriksson e Di Marzio) si concedono per delle false performance in playback.

Giocatore mondiale

In questo brano, facente sempre parte dell’album Peerla, è presente uno spezzone di registrazione riguardante la mitica telecronaca di Nando Martellini alla fine di Italia-Germania 3-1, la gara che ci consegnò il Mondiale 1982 giocato in Spagna.

Ameri

Già citata precedentemente, Ameri come detto è dedicata allo storico radiocronista Enrico Ameri, che con la sua voce ha raccontato moltissime partite italiane e non solo. Il brano è in effetti una cover de Gli Amori di Toto Cutugno, il quale viene anche citato al termine del pezzo.

Sunset Boulevard

Forse una delle sigle più famose e dal video più divertente di Mai Dire Gol. In sostanza è una sorta di conversazione tra un calciatore a fine carriera che però non vorrebbe ritirarsi e i tifosi che invece cercano di spingerlo ad appendere le scarpette al chiodo per dedicarsi ad altro e lasciare il calcio con dignità.

Ti amo campionato

Ultima canzone calcistica dell’album Peerla ma soprattutto la più famigerata e conosciuta del gruppo sotto questo aspetto. Fu suonata per la prima volta nell’ultima puntata di Mai Dire Gol della stagione 1997-1998 e, in maniera satirica, raccontava di tutti i favoritismi arbitrali – o presunti tali – ricevuti dalla Juventus in quel campionato, vinto appunto proprio dai bianconeri. Nel video, alla performance di Elio e Rocco Tanica si alternavano immagini con tutti gli episodi dubbi a favore del club torinese. La canzone – che presenta la stessa base musicale di Sabbiature – fece molto scalpore all’epoca ed è tornata in auge soprattutto dopo Calciopoli come inno anti juventino.

La gente vuole il gol

In effetti si tratta dell’ultima canzone apertamente calcistica di Elio E Le Storie Tese. Fu pubblicata nel 2000 nell’edizione del 23 giugno del magazine Cuore e ed è una sorta di inno non ufficiale per gli Europei della stessa estate che videro l’Italia perdere in finale contro la Francia al Golden Gol. La base musicale è la stessa di Unanimi, canzone della band risalente addirittura al 1987 e riproposta solo molti anni dopo, per poi essere spunto di creazione per questo nuovo brano.

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Claudio Agave

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