Stavolta “theWise incontra” ospita un calciatore: a tu per tu con Giancarlo Malcore, attaccante del Carpi.
Ormai quasi tutti voi che avete la costanza di seguire il nostro lavoro siete a conoscenza del fatto che theWise Magazine collabora come media partner per la squadra calcistica del Carpi, appartenente alla Lega di Serie B. Per ora ci siamo occupati “solo” dei report delle gare di campionato ma sarebbe stato impossibile non sfruttare l’occasione di collaborare con il club anche per la nostra rubrica più importante, theWise incontra. Così, in quella che speriamo possa essere solo la prima di tante interviste, il club – che ringraziamo – ci ha consentito di fare una chiacchierata con uno dei giocatori più importanti della squadra. Giancarlo Malcore di professione fa l’attaccante e lo fa anche molto bene (lo dicono i numeri e lo affermiamo anche noi): la sua storia insegna che, soprattutto quando si parla di calcio, bisogna sempre credere di potercela fare, lavorare a testa bassa e con il cuore in mano per arrivare a raggiungere i propri obiettivi.
Protagonista di un doppio salto di categoria non indifferente, quest’anno Malcore proverà a trascinare il Carpi verso una salvezza tranquilla. E forse, si spera, anche verso lidi decisamente più affascinanti. Nel frattempo, il ragazzo ha discusso con noi della sua carriera facendo un bilancio dei suoi primi mesi con la maglia dei Falconi.
Esordiente decisivo
«Per me non è niente di che: mi alleno e ovviamente cerco di rispondere sul campo dopo quanto fatto in allenamento», spiega con una certa tranquillità il ragazzo quando gli chiediamo del doppio salto fatto dalla Serie D alla Serie B in appena un anno. A sentirlo parlare Malcore ha le stigmate vocali del veterano, nonostante una giovane età e l’ambizione di voler fare sempre meglio per dare il massimo. Già dal precampionato l’attaccante aveva evidenziato alcune delle sue qualità, come la precisione balistica. In molti, ad esempio, ricordano benissimo la sua rete siglata al Napoli durante una partita amichevole terminata poi 4-1 per gli azzurri. «Onestamente quando gioco mi carico e mi gaso, a prescindere dall’avversario che ho di fronte do il massimo. Che si tratti del Napoli o di un’altra squadra non ho questi pensieri, non mi ha emozionato più di tanto quel gol. L’importante è giocare come so fare io, cercando di fare quello che mi chiede il mister», osserva Malcore parlando proprio di questa brillante e prestigiosa segnatura.
In questo momento i numeri incoronano l’attaccante milanese come il miglior giocatore del Carpi: per adesso Malcore ha collezionato 5 reti e 2 assist decisivi per i compagni. Per altri sarebbe stato difficile partire così bene in un campionato sconosciuto ma non per lui: «Dipende sempre dalle qualità di ogni giocatore. Ci sono tanti giovani che hanno fatto il mio stesso percorso e in Serie B sono diventati addirittura tra i più forti. A me piace giocare a calcio e lottare nonostante i brutti momenti che ho passato prima. Ora per fortuna ho ricevuto l’opportunità di giocare in cadetteria e sono stato felicissimo della possibilità di confrontarmi con questo mondo. Ho dimostrato di poterci stare e di poter dare il massimo in settimana per ripagare la fiducia della società e del mister». E la sua prestazione più bella in carriera? Su questo pochi dubbi: «Probabilmente è stata quella con l’Ascoli, nella quale ho segnato una tripletta e servito un assist. Fare 3 gol in un campionato del genere è molto difficile oltre che bello».
Social e obiettivi
I tifosi del Carpi hanno già riconosciuto la qualità del calciatore inondandolo di messaggi affettuosi soprattutto sui social. Nelle piattaforme web riguardanti la squadra il ragazzo è molto amato e spesso i supporters non si spiegano la sua assenza dalla formazione titolare. Malcore però non ha alcuna intenzione di fare polemica, anzi, ringrazia chi lo sostiene con tanta forza: «Io al Carpi sono stato accolto a braccia aperte fin da subito, non è una cosa che capita tutti i giorni. Questa cosa ovviamente mi fa più che piacere, perciò quando sono in campo cerco di dare il tutto per tutto». In tutto ciò, se Giancarlo Malcore dovesse sponsorizzare sé stesso a chi non lo conosce, cosa direbbe? “Sono una seconda punta, mi piace svariare sulle fasce ed essere libero nei movimenti. In realtà per me i ruoli non contano, il mister è libero di schierarmi dove vuole perché in carriera ho giocato anche come esterno e a centrocampo. Quello che mi chiede io lo faccio».
Uno degli obiettivi personali da raggiungere potrebbe essere quello della vittoria in classifica cannonieri: «Non è un’impresa impossibile, nel calcio niente lo è. Sarebbe un bel traguardo a livello personale. La concorrenza però è tanta: c’è Caracciolo che va sempre in doppia cifra, Nestorovski che è molto forte, Caputo e Donnarumma hanno sempre segnato in Serie B, Calaiò non ha bisogno di presentazioni, anche Cacia ha fatto tantissimi gol». Per quanto riguarda la squadra, invece, il traguardo da raggiungere sembra cristallino: «Raggiungere quanto prima la salvezza, poi vediamo tutto il resto. Per adesso il nostro obiettivo è quello di fare i 50 punti necessari senza troppi calcoli. Certo, se raggiungiamo questo punteggio con qualche partita di anticipo potremmo anche lottare per i playoff ma bisognerà vedere come evolve il nostro campionato, soprattutto nel girone d’andata. Noi diamo sempre il massimo in ogni partita: a volte i risultati arrivano, altre volte bisogna lavorare il doppio per farli arrivare». In chiusura, un’analisi delle possibili ambizioni del prossimo futuro: «A livello personale l’obiettivo è quello di fare bene con il Carpi e di segnare (o far segnare) il più possibile». Con gran parte della stagione ancora da intraprendere, i sogni di Malcore potrebbero anche diventare realtà. Perché, come dice lui, nel calcio niente è impossibile e la sua storia d’altronde lo insegna.