Giunge a metà del percorso la stagione delle coppe europee. Conclusi i rispettivi gironi, le qualificate per il turno successivo si sono ritrovate nel classico appuntamento di Nyon per decretare gli incontri degli ottavi di finale e di sedicesimi di finale, rispettivamente di Champions League e di Europa League. In questa tranche di coppe europee l’Italia porta sei rappresentanti del campionato nazionale, di cui due che competono per il trofeo dalle grandi orecchie e le rimanenti quattro per l’Europa League: il nostro paese – a pari merito con l’Inghilterra – è il secondo per squadre rimaste ancora in corsa, dietro solo alla Spagna con ben sette squadre nelle fasi a eliminazione diretta. Chiaramente, già alla conclusione dei gironi di Champions League si iniziavano a fare calcoli sui possibili incroci tra le squadre più abbordabili e altre assolutamente da evitare. Ad esempio, la formazione di Massimiliano Allegri aveva un’alta percentuale di pescare una rappresentativa della Premier League, tra cui le temibili squadre di Manchester. Discorso diverso in parte per la Roma: la squadra di Di Francesco, pur avendo il vantaggio della prima fascia nei sorteggi, era a forte rischio di trovare due veri ossi duri come il Real, campione d’Europa in carica per il secondo anno di fila, e il Bayern di Jupp Heynckes.
In Europa League invece, dopo aver vinto i rispettivi gironi, Atalanta, Milan e Lazio si trovano nella prima fascia di sorteggio, mentre il Napoli in quanto terzo classificato di Champions League è stato destinato alla seconda fascia di selezione. Il risultato di questa estrazione è stato il seguente: in Champions League sono stati evitati i pericoli e la situazione più apocalittica dunque è stata scongiurata. La Juve ha pescato il Tottenham, mentre la Roma si confronterà con lo Shakhtar Donetsk. In Europa League invece c’è un doppio confronto tra Serie A e Bundesliga: due match affascinanti tra l’Atalanta di Gasperini e il Borussia Dortmund, oltre al Napoli di Sarri e i ragazzini terribili del RB Leipzig. Sorteggi invece un po’ più agevoli per Milan e Lazio che trovano rispettivamente i bulgari del Ludogorets e i romeni dello Steaua Bucarest.
Champions League: bianconeri a Wembley e possibilità di rivincita per la Roma
Passato lo spauracchio del possibile scenario peggiore in assoluto, ci sono delle considerazioni da fare a riguardo. Sono due situazioni diametralmente opposte quelle di Juventus e Roma. La squadra di Allegri ad esempio ha il dovere – che può risultare un onere – di onorare una competizione in cui ha disputato la finale per due volte in tre anni. La formazione di Di Francesco invece ha saputo imporsi in un girone contro Chelsea e Atletico Madrid che di certo non favoriva i giallorossi. Gli avversari saranno completamente diversi a livello di gioco e di talento: certamente la rosa dello Shakhtar – con tutto il rispetto – non ha l’appeal che hanno gli Spurs di Pochettino. Il Tottenham è ormai stabilmente nei piani alti della Premier League e vanta grandi giocatori come Dele Alli, Christian Eriksen e Harry Kane. Diventa suggestiva inoltre una possibile sfida con l’ex-bianconero Fernando Llorente, arrivato nel nord di Londra proprio l’estate scorsa. La sfida in questione è una prima assoluta nelle coppe europee sebbene Juventus e Tottenham si siano già incrociate in amichevole allo stadio di Wembley, vinta proprio dagli Spurs per 2-0.
Non è una novità per la Roma invece lo Shakhtar Donetsk, che ha già incontrato in quattro precedenti. Nonostante lo score parli in favore degli ucraini – al momento – la Roma parte assolutamente da favorita in questo ottavo di finale. Gli unici pericoli vengono dal reparto offensivo della squadra di Paulo Fonseca: hanno il nome di Bernard, Marlos e Facundo Ferreyra. La formazione di Di Francesco, all’inizio partita un po’ a stento, ha saputo trovare un proprio equilibrio nel corso di questa Champions League, togliendosi delle soddisfazioni importanti. Roma-Shakhtar può e deve essere una di quelle occasioni da sfruttare. Fuori dalle italiane spiccano due grandi match che certamente terranno incollati alla televisione tutti gli amanti di questo sport: Chelsea-Barcellona e Real Madrid-Paris Saint Germain. La sfida tra blues e blaugrana richiama grandi notti di anni passati, gioie e dolori per entrambe le squadre che spesso si sono incrociate durante il loro percorso verso la finale. Soprattutto richiama le grandi giocate dei campioni che hanno infiammato queste sfide, e gli episodi che le hanno caratterizzate. La seconda invece è semplicemente una sfida tra extraterrestri: il Real Madrid campione uscente per due anni di fila contro Neymar e compagni, una partita che potrebbe già essere considerata una finale anticipata.
Europa League: Serie A vs Bundesliga, Lazio e Milan in est Europa
Se in Champions le italiane hanno evitato le peggiori squadre possibili da pizzicare nel sorteggio, in Europa League non è andata benissimo all’Atalanta: la squadra di Gasperini infatti è stata associata al temibilissimo Borussia Dortmund. C’è da dire che il Borussia al momento non sta navigando in acque tranquille: la squadra, sebbene sia ancora alla portata della qualificazione in Champions League, al momento è classificata all’ottavo posto in campionato. Oltre a ciò bisogna considerare che i gialloneri hanno esonerato il tecnico Peter Bosz, arrivato al posto di Tuchel nella scorsa estate. Sicuramente la squadra è di valore, vanta campioni del mondo in campo, però non si sta esprimendo al suo meglio: spesso entra completamente in tilt, riaprendo partite virtualmente già chiuse come nell’ultimo derby giocato contro lo Schalke 04, in cui è passata da un vantaggio di 4-0 al 4-4. L’Atalanta in questo momento vive un sogno: è riuscita a vincere un girone che la dava già per spacciata dal primo sorteggio, dando lezioni di calcio a squadre più blasonate come Everton e Olympique Lione. I bergamaschi devono lavorare sulla poca attenzione difensiva dei loro avversari, che spesso hanno regalato punti nel girone di Champions League, specialmente contro quell’avversario non proprio irresistibile che era l’APOEL Nicosia. Da qui a febbraio passerà del tempo, però l’Atalanta sembra capace di poterci stupire ancora.
In Germania ci sarà anche il Napoli, che partecipa all’Europa League sorteggiato in seconda fascia. Gli azzurri saranno impegnati contro il RB Leipzig, squadra di giovani che l’anno scorso è riuscita a qualificarsi per la Champions League. Sicuramente interessante vedere due squadre puramente offensive come Napoli e Lipsia giocare a viso aperto l’una contro l’altra. Da una parte i tre tenori che conosciamo benissimo, ovvero Mertens , Insigne e Callejòn, dall’altra Naby Keita, Timo Werner e il fantasista svedese Forsberg. Lazio e Milan invece ringraziano di aver pescato degli avversari decisamente più abbordabili: la squadra di Simone Inzaghi giocherà contro lo Steaua Bucarest, che ha faticato nel proprio girone contro avversari non proprio di grido, al contrario della Lazio che aveva già conquistato la qualificazione con due turni d’anticipo. I biancocelesti hanno saputo mettere spesso a posto partite che si erano volte al peggio durante questa Europa League, e non è una cosa da sottovalutare: questa “caratteristica” può far pendere l’ago della bilancia a proprio favore. Il Milan invece ha il dovere di ritrovare una propria identità sia in campionato sia in Europa. Il sorteggio è favorevole, dal momento che il Ludogorets di Razgrad non è e non deve rappresentare una minaccia per i rossoneri. Sebbene la competizione all’interno del girone non fosse proprio irresistibile, il Milan ha dimostrato che quando trova la sua giornata è quasi inarrestabile. L’arrivo di Gattuso finora ha portato solo una vittoria in campionato dopo il pareggio beffa di Benevento, con la speranza di trovare una continuità di risultati in modo da poter arrivare preparati all’appuntamento per l’Europa.