Nuovo inizio dell’estate vuol dire nuovo E3: la ventennale fiera campionaria mondiale del videogioco si è tenuta anche quest’anno al Los Angeles Convention Center dal 12 al 14 giugno, ed è stata preceduta come di consueto dalle conferenze dei maggiori produttori e distributori videoludici nelle quali viene mostrato al pubblico, sia in sala che in streaming in tutto il mondo, tutto ciò che da oggi a qualche anno troveremo nei negozi, fisici e online. Per quest’anno le previsioni sono state poco entusiastiche: ci si sta avviando verso la fine del ciclo vitale di questa generazione, ma è ancora troppo presto per poter abbozzare un discorso di presentazione e di promozione dell’avvio della seguente, dato che sono ancora in corso d’opera sviluppi di titoli molto attesi, come Anthem, Death Stranding o Kingdom Hearts III. Tuttavia non sono mancate le sorprese; ecco un breve sunto di ogni conferenza.
Qui Electronic Arts: nessuna idea di ciò che si sta facendo
Ad aprire le danze da qualche anno a questa parte è Electronic Arts, con la sua conferenza dal vivo non al Center ma all’Hollywood Palladium, nella mattinata (ora locale) del 9 giugno. Una larga porzione dell’ora abbondante di presentazione è stata dedicata come ampiamente pronosticabile ai titoli di EA Sports, da ormai decenni bandiera e miniera d’oro del colosso di Redwood City: sono stati annunciati FIFA 19, in uscita per il 29 settembre (uomini copertina Cristiano Ronaldo e Neymar Jr) e da quest’anno con la licenza ufficiale della UEFA Champions League (ripresa dopo un decennio circa che è stata in mano a Konami con i vari PES), un DLC per FIFA 18 con la licenza ufficiale del mondiale di Russia 2018 in corso, Madden NFL 19 (uomo copertina Terrell Owens) annunciato per il 10 agosto e con la serie che ritorna anche su PC dopo oltre un decennio, e infine NBA Live 19 annunciato per il 7 settembre con un breve trailer in cui viene confermata la doppia modalità carriera, da giocatore professionista o da street-baller.
L’inizio della conferenza però è stata tutta incentrata sulla presentazione definitiva di Battlefield V, annunciato per il 19 ottobre e come già noto ambientato di nuovo durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra i contenuti annunciati risalta, per motivi più ilari che altro, una non meglio specificata modalità battle royale online, oltre alle varie campagne in single player (quella mostrata nel trailer è a scenario nordico) e in multiplayer.
Per il resto è stato annunciato a sorpresa il lancio immediato su Origin e sugli store digitali PS4 e One a 20 euro di Unravel Two, seguito diretto del puzzle-platform con protagonista il pupazzetto di lana: scenari e meccaniche sono molto simili al primo capitolo, tuttavia questo sequel sarà fortemente incentrato su una modalità cooperativa, sia in locale che online. È stata data finalmente una finestra di lancio definitiva per Sea of Solitude, un adventure ad ambientazione marittima sviluppato dallo studio di terze parti Jo-Mei: sarà disponibile nei primi mesi del 2019. Sono stati annunciati nuovi contenuti per Star Wars Battlefront II, in particolare nuovi personaggi direttamente dalla seconda trilogia, come ad esempio Obi Wan-Kenobi; sempre a tema Star Wars è stato annunciato, senza però mostrare nulla, un nuovo action a cura della ReSpawn Entertrainment che si chiamerà Star Wars Jedi: Fallen Order. Inoltre per Origin è stato annunciato un servizio in abbonamento per giocare in cloud e in streaming alcuni titoli selezionati, sia da PC che su dispositivi mobili. L’impressione generale è che tutto ciò tra qualche anno sarà la normalità, come oggi sono “normalità” Netflix e simili. Al limite dell’imbarazzante invece è stato l’annuncio, che si è protratto per oltre dieci minuti, del gioco per dispositivi mobili Command & Conquer: Rivals, un clone di Clash Royale di cui non se ne avverte il bisogno e che mortifica ulteriormente il nome e la gloria di una storica saga di strategici degli anni Novanta.
Tutto il finale della conferenza è stato dedicato a Anthem, il cui sviluppo è in cura alla Bioware, l’altro pezzo forte annunciato di questa conferenza oltre Battlefield V: non si è visto poi molto, ma si è potuto capire che si tratterà di un action-RPG open world con spiccate modalità cooperative e incentrato sull’esplorazione di esopianeti con biomi differenti. I personaggi sono caratterizzati da esoscheletri che conferiscono loro poteri e peculiarità differenti, di fatto definendone le “classi”. Ciò che è importante è stato l’annuncio definitivo della data di lancio: 22 febbraio 2019. Staremo a vedere cosa riserverà, tuttavia la conferenza è stata davvero scadente nel complesso.
Qui Microsoft: giochi a raffica, finalmente
Nella pomeriggio losangelino del 10 giugno s’è tenuta la conferenza Microsoft, che mirabile dictu ha riservato tante sorprese ed è stata apprezzata praticamente da chiunque. Il motivo è molto semplice: i giochi. Sono stati presentati senza un attimo di sosta circa cinquanta titoli tra cui una quindicina con trailer in prima visione mondiale. Certo, la stragrande maggioranza dei titoli mostrati sono multipiattaforma e non esclusive, inoltre i video di gameplay sono stati pochissimi, tuttavia a Redmond hanno finalmente capito che per contrastare Sony in questa fase discendente della generazione bisognava rimettere la proverbiale chiesa al centro del villaggio. Basta dire che nelle due ore scarse totali di conferenza gli unici annunci che non hanno riguardato titoli in uscita sono stati per nuove funzionalità per Xbox Live, tra cui un futuro servizio in abbonamento per giocare in cloud e in streaming (a dimostrazione del scorso fatto prima per EA) e per l’acquisizione diretta di alcuni studi di produzione, tra i quali spicca un nome di un certo rilievo: Ninja Theory.
In ordine cronologico sono stati mostrati i trailer di Halo Infinite, Ori and the Will of the Wisps (2019, seguito del successo della critica Ori and The Blind Forest), Sekiro: Shadows die twice (2019), la nuova IP della From Software con un’ambientazione da Giappone medievale fantasy, Fallout 76, The Awesome Adventures of Captain Spirit, un capitolo spin-off di Life is Strange completamente gratuito disponibile dal 26 giugno, Crackdown 3 (febbraio 2019), NieR: Automata Become As Gods Edition (edizione completa disponibile per Xbox One dal 26 giugno), Metro: Exodus (22 febbraio 2019), un nuovo trailer di Kingdom Hearts III (29 gennaio 2019) in cui si ammirano i mondi di Frozen, Rapunzel, Ralph Spacca Tutto e Toy Story, nuovi contenuti per Sea of Thieves e un nuovo trailer della campagna in single player di Battlefield V.
S’è passato poi agli annunci di Forza Horizon 4 (2 ottobre e completamente gratuito per gli abbonati a Xbox Live Gold) e di We Happy Few (10 agosto), con l’annuncio che anche i rispettivi studi di produzione, Playground Games e Compulsory Games, sono entrati a far parte del gruppo di studi first party di Microsoft. Sono seguiti gli annunci di contenuti esclusivi per Xbox One di PlayerUnknown Battlegrounds, Tales of Vesperia Definite Edition (annunciato per il prossimo inverno), Tom Clancy’s The Division 2 (18 marzo 2019) con anche un video gameplay, Shadow of the Tomb Raider (14 settembre).
Dopo la carrellata di giochi indie disponibili sullo store digitale Xbox, sono stati mostrati i trailer di Session, un non specificato simulatore di skateboarding probabile sequel di Skate, e Black Desert MMORPG. Subito dopo, arriva la prima sorpresa: Devil May Cry 5 sarà realtà. La storica saga Capcom avrà il suo nuovo fiammante capitolo: dal trailer si deduce che il protagonista sarà di nuovo Nero e le meccaniche saranno abbastanza simili al precedente capitolo datato 2008, ma con uno strano braccio bionico al posto del Devil Bringer. Nel trailer fa la comparsa anche Dante, con un inusuale taglio di capelli lungo; ci si aspetta quindi che come in Devil May Cry 4 abbia un ruolo da co-protagonista. La conferenza va avanti con l’annuncio di un DLC per Cuphead dal titolo Delicious Last Course (2019), con nuovi boss da sconfiggere e la possibilità di giocare anche come Miss Chalice, Tunic, un’adventure in isometrico dallo stile retrò già annunciato lo scorso anno, Jump Force (2019), il nuovo picchiaduro Bandai-Namco cross-over delle varie serie manga ed anime più famose della Shonen Jump come Naruto, Dragon Ball e One Piece, ma ambientato nel “mondo reale”, e Dying Light 2 con anche un video di gameplay.
Si arriva alla conclusione con altre sorprese, la prima delle quali davvero inaspettata: Battletoads. Ebbene sì, lo storico franchise Rare delle rane antropomorfe con le mani pesanti tornerà dopo oltre vent’anni con un nuovo titolo e dopo essere stato anche un meme, di cui però ad oggi si sa solo che vedrà la luce il prossimo anno. Si passa poi al trailer di Just Cause 4 con il suo classico stile altamente tamarro e poi all’universo Gears: sono stati presentati per mobile Gears Pop! in collaborazione con Funko, la casa produttrice dei capoccioni in vinile, Gears Tactics per PC, che espanderà l’universo Gears con uno strategico stile XCOM e “ovviamente” Gears of War 5 (2019) a cui verrà dato probabilmente l’onere di svelare l’origine delle locuste, e quindi di tutto il franchise. Sembra tutto finito, e invece c’è ancora spazio per l’ultima sorpresa: Cyberpunk 2077, la nuova attesa IP di CD Projekt Red di cui viene mostrato un nuovo trailer pieno di riferimenti a Night City, l’ambientazione del gioco di ruolo carta e penna Cyberpunk 2020 da cui il gioco è tratto. Tanta carne al fuoco per una conferenza Microsoft finalmente soddisfacente!
Qui Bethesda: tanti lavori in corso
Nella notte italiana tra il 10 e l’11 giugno è andata in scena la conferenza annuale di Bethesda, tutto sommato interessante nei contenuti sebbene “annacquata” con molto chiacchiericcio, soprattutto da parte di Todd Howard.
Tra i vari annunci iniziali spiccano quelli di Doom Eternal, seguito del reboot del 2016 e contestualmente remake “spirituale” di Doom II: Hell on Earth, con le solite orde di demoni da rispedire al creatore a suon di fucilate, e di Rage 2 (primavera 2019), dal cui trailer si carpisce una meccanica molto più action rispetto al predecessore datato 2010. Sono stati annunciati altri contenuti per Prey, come il DLC Mooncrash e la modalità competitiva Typhon Hunter, giocabile anche in VR, e per l’universo Wolfenstein: innanzitutto anche l’ultimo capitolo, Wolfenstein II The New Colossus, vedrà a breve un porting su Nintendo Switch, poi sono stati annunciati Wolfenstein Youngblood (2019), che dà l’impressione di essere uno shooter cooperativo, e Wolfenstein Cyberpilot per VR. Per quanto concerne l’universo Elder Scrolls sono stati annunciati nuovi contenuti per The Elder Scrolls Legends e una nuova campagna per The Elder Scrolls online chiamata Summerset.
A metà conferenza fa il suo ingresso in scena Todd Howard e lo fa mostrando con non poca autoironia una fittizia edizione di Skyrim per dispositivi vari, dai cercapersone ai frigoriferi. Tornando seri, una larga fetta di tempo è stata dedicata ovviamente al nuovo capitolo di Fallout, prequel di tutta la saga, Fallout 76, però con una sorpresa non da poco: il gioco sarà completamente online, e dai vari trailer dà l’impressione di essere a metà tra un survival con sistema di crafting stile Rust ed uno shooter competitivo a squadre. Potrebbe essere una combinazione vincente, comunque di certo non pronosticata. Fallout 76 è stato annunciato per il 14 novembre di quest’anno, con annessa una versione speciale chiamata Power Armor Edition, con una riproduzione perfetta dell’elmo della Power Armor, indossabile e con torcia e modulatore vocale funzionanti, che manderà al settimo cielo gli storici fan della saga post-apocalittica. Sono stati annunciati i porting per PS4 e Switch di Fallout Shelter e di una versione (questa volta seriamente) di The Elder Scrolls per dispositivi mobili, The Elder Scrolls: Blades. Anche in questo caso, le sorprese sono state lasciate alla fine: con due teaser finali, sono stati annunciati lo sviluppo di Starfield, una nuova IP a tema spaziale e meccaniche da gioco di ruolo, e finalmente di The Elder Scrolls VI. Per ora, non ci è dato sapere oltre…
Qui Devolver Digital: non riusciamo ad essere seri, ma i giochi li pubblicizziamo lo stesso
Per il secondo anno di fila Devolver Digital ha pubblicato il 10 giugno una “conferenza” preregistrata sul suo canale Twitch, nient’altro che un breve spettacolo (poco più di un quarto d’ora) in stile stand up comedy che fa del sarcasmo su tutto l’universo videoludico odierno. Tra un’ironia al sistema delle lootbox e una sulla moda delle “mini console” nostalgiche, Devolver ha comunque presentato tre nuovi titoli: SCUM, un survival multiplayer, My friend Pedro, un run’n’gun 2D “remake” di un vecchio browser game in Flash, e Metal Wolf Chaos XD, remastered del titolo From Software uscito per Xbox nel 2004 e solo in Giappone.
Qui Square-Enix: il minimo sindacale
Le presentazioni dell’11 giugno iniziano con quella di Square-Enix. Non è stata una conferenza dal vivo, ma una proiezione di un carosello di trailer della durata di mezz’ora circa, scarna ed essenziale. Ormai i grandi nomi giapponesi di fatto “snobbano” l’E3, puntando tutto sulla loro fiera di casa, il Tokyo Game Show (quest’anno dal 20 al 23 settembre).
L’inizio è stato dedicato a Shadow of Tomb Raider (14 settembre), di cui è stato mostrato anche un consistente video gameplay dagli spiccati elementi stealth. Da segnalare la presentazione di due nuove IP: Babylon’s Fall (2019), a cura di Platinum Games ed a tema fantasy gotico, e The Quiet Man, a tema suburbano e su cui si viene rimandati a nuove informazioni ad agosto. Per il resto nulla che non si sapesse già: nuove campagne per Final Fantasy XIV online, tra cui una in collaborazione con Monster Hunter World, gli stessi trailer di The Awesome Adventures of Captain Spirit e della versione completa di NieR Automata per Xbox One viste nella conferenza Microsoft del giorno precedente, i trailer definitivi di Dragon Quest XI: Echi di un’era perduta (4 settembre) per PC e PS4 e di Octopath Traveler (13 luglio) in esclusiva per Nintendo Switch, un lungo trailer di Just Cause 4 (4 dicembre) e un nuovo trailer di Kingdom Hearts III (29 gennaio 2019) in cui viene mostrato un nuovo mondo Disney, quello di Ratatouille. Chi si aspettava contenuti di Final Fantasy VII Remake, Left Alive ed il nuovo titolo sugli Avengers Marvel è rimasto a bocca asciutta.
Qui Ubisoft: tirare a campare, ma con qualche rischio
Alle 22 ore italiane dell’11 giugno è andata in scena la conferenza Ubisoft: il grande publisher franco-canadese ha sì mostrato contenuti interessanti, ma nel complesso è stata una conferenza sottotono e molto approssimativa (proprio per essere buoni) come tempistiche e come regia.
Dopo l’introduzione ormai classica in cui viene presentato il capitolo annuale di Just Dance, si passa subito a ciò che col senno del poi è stato l’unico vero colpo di scena della conferenza. È stato mostrato un lungo trailer di Beyond Good and Evil 2 il cui finale ha spiazzato chiunque: nel gioco ci sarà anche Jade, la protagonista del primo capitolo datato 2003, e questa volta sarà probabilmente l’antagonista (o una degli antagonisti). L’altro titolo a cui è stato dedicato molto tempo è stato Skull & Bones, il multiplayer ad ambientazione nell’era coloniale e a tema piratesco che uscirà il prossimo anno e di cui s’è potuto ammirare un lungo gameplay, fatto di battaglie navali ed abbordaggi. In generale l’impressione è buona, tuttavia il comparto grafico sembra già ora troppo limitato, a partire dalla fisica dell’acqua.
Per il resto poco da segnalare: nuovi contenuti per Rainbow Six Siege, il lancio di Trials Rising (febbraio 2019), con annessa stunt-gag molto imbarazzante, un nuovo trailer di Tom Clancy’s The Division 2 (15 marzo 2019), un DLC per Mario + Rabbids Kingdom Battle dal titolo Donkey Kong Adventures (26 giugno) e con ovviamente protagonista il gorilla di Nintendo, il thriller psicologico cinematografico per VR Transference (autunno 2018, con ospite sul palco Elijah Wood, che ha fatto parte del cast), Starlink Battle for Atlas (16 ottobre) a tema spaziale e con un’ulteriore collaborazione con Nintendo, ovvero la skin della navicella di Fox McCloud per la versione Switch (suggellata con una nuova bromance sul palco tra Yves Guillemot e Shigeru Miyamoto), un’espansione per For Honor chiamata Matching Fire (16 ottobre) con l’annuncio del rilascio gratuito della versione base del gioco su Uplay, e The Crew 2, che aggiunge altri veicoli come speedboats e motocross al gameplay (21 giugno).
Non manca qualcosa? E infatti la conferenza s’è chiusa con la presentazione ufficiale del nuovo capitolo di Assassin’s Creed, Odissey (5 ottobre). Questa volta l’ambientazione è nelle città-stato dell’antica Grecia, ma ciò che stupisce è la meccanica di gioco decisamente più orientata al ruolistico piuttosto che sull’azione pura. I protagonisti saranno due guerrieri spartani, Alexios e Kassandra, ma potrà essere scelto all’inizio solo uno dei due. Saranno presenti anche i dialoghi con risposte multiple, che giocoforza varieranno la narrazione. Che a Ubisoft abbiano capito che il “more of the same” per la loro serie bandiera non sia più la scelta migliore? Staremo a vedere.
Qui PC Gaming Show: la razza suprema ritorna agguerrita
A stretto giro di posta c’è stata la trasmissione del PC Gaming Show, ormai al quarto E3 consecutivo e completamente incentrato sul mercato videoludico per PC. Dopo due anni molto deludenti, questa volta la conferenza è stata valida sia nella regia che nei contenuti, e ha dimostrato ancora una volta la capacità di conduzione di Sean “Day9” Plott.
L’annuncio più importante della conferenza è stato senza dubbio quello di nuovi porting di IP SEGA su PC: dopo giochi come Bayonetta e Vanquish, sbarcheranno su PC la versione rimasterizzata dei due Shenmue e di Shining Resonance chiamata Shining Resonance Refrain, di Valkyria Chronicles 4 e soprattutto degli ultimi due capitoli (ma primi nella linea temporale della serie) usciti in occidente di Yakuza, Yakuza 0 (inizio agosto) e Yakuza Kiwami, remake del primo capitolo. Inoltre tutto fa presupporre che ci sarà anche il futuro porting anche del remake del secondo capitolo, Yakuza Kiwami 2, prossimo in uscita su PS4, ma per adesso nessun cenno in merito. Da non sottovalutare neanche le presentazioni di titoli che promettono molto bene come The Sinking City, un TPS con elementi survival horror che trae ispirazione dalle opere di H.P. Lovecraft, il gestionale Jurassic World Evolution già disponibile su Steam, Sable, un adventure che ricorda sia Journey nelle ambientazioni desertiche che l’animazione anni Ottanta con colori piatti e contorni ben marcati, il dungeon crawler in 2D Noita che promette una fisica procedurale per ogni pixel, il seguito di Theme Hospital Two Point Hospital ed il nuovo capitolo della serie Anno, Anno 1800.
Tutti gli altri titoli presentati sono: Satisfactory, dal concept simile a Factorio ma in 3D e con visuale in prima persona, l’investigativo ad ambientazione cyberpunk Neo Cab, il battle royale (è la moda del 2018, passerà) Mavericks Proving Grounds, la vecchia mod per Skyrim ora gioco stand-alone The Forgotten City, lo strategico spaziale Star Control Origins (20 settembre) che riprende il nome da una vecchia saga della Accolade dei primi anni Novanta per MS-DOS, nuovi contenuti per Hunt: Showdown, Archangel: Hellfire (17 luglio) a tema mech, una nuova espansione (non finiscono mai!) per Warframe dal titolo The Sacrifice e per Killing Floor 2 chiamata The Summer Showdown. La Tripwire ha anche presentato una sua nuova IP, Man Eater, ovvero il soggetto dei film de Lo Squalo di Spielberg in un contesto open-world. In seguito ha fatto il suo esordio l’editore per sviluppatori indipendenti Untitled Publisher con i suoi primi tre giochi: Bravery Network, dal sistema di combattimento molto simile a quello della saga Pokémon, il bizzarro gestionale di fattoria Morning Star e Overwhelm, uno shooter platform 2D dallo stile retrò e già disponibile su Steam e GOG. Altri titoli presentati sono stati StormLand per VR, l’investigativo stile noir Night Call, un nuovo trailer di Star Citizen (ma sulla cui uscita ormai non ci crede più nessuno), lo shooter a tema spaziale con elementi gestionali di approvvigionamento di risorse Genesis Alpha One (4 settembre), un altro battle royale al momento in beta gratuito Realm Royale, una nuova espansione per Don’t Starve dal titolo Hamlet (dicembre 2018), Ooblets che si ispira un po’ ad Harvest Moon ed un po’ ad Animal Crossing, e Rapture Rejects, un terzo battle royale, in isometrico e con i personaggi disegnati dai creatori di Cyanide and Happiness, la ormai classica cinica serie di webcomic.
Largo spazio è stato dato ai due nuovi titoli Square-Enix Just Cause 4 e Hitman 2 (13 novembre), nonché alla presentazione dell’ultima stagione di The Walking Dead della Telltale (14 agosto) e di Overkill’s The Walking Dead (6 novembre), a cura dello studio di produzione della saga di Payday, che tuttavia ha dimostrato d’essere ancora in uno stato embrionale e che quindi rischia di essere rilasciato con pesanti tagli di contenuti. Fuori dalla conferenza, la stessa Telltale ha annunciato che è a lavoro per un videogioco in serie su Stranger Things.
Qui Sony: ha le potenzialità, ma non si applica
Inutile negarlo, tutti aspettavano la conferenza di Sony (anche qui in Italia nonostante fosse notte fonda), reduce dagli ultimi anni di dominio incontrastato. La sensazione generale però resta quella della delusione: per carità, Playstation 4 ha talmente tante esclusive che può tranquillamente campare di rendita da qui alla fine della generazione, tuttavia la conferenza di quest’anno è stata nel complesso lenta e a tratti noiosa, con una discutibile scelta di regia di un “rimpallo” tra interno (suggestiva la scenografia da chiesetta di campagna) ed esterno (dove c’era il palco dei conduttori con Shawn Layden). Partiamo dalle sorprese, in realtà solo due ma molto importanti: Nioh 2, di cui è stato mostrato solo un breve teaser, e Resident Evil 2 Remake (25 gennaio 2019), di cui invece è stato mostrato un lungo trailer nel quale è stato possibile ammirare la re-immaginazione totale del leggendario titolo Capcom datato 1998.
Shawn Layden fece già intuire prima dell’E3 che Sony avrebbe puntato sul poker di esclusive che dovrebbe accompagnare PS4 fino al suo degno pensionamento, e così è stato. Tutto l’inizio della conferenza è stato dedicato a The Last of Us Part II, mostrandone un lungo video gameplay in cui s’è notato subito lo stile molto più action rispetto al precedente capitolo, nonché una cruenza nei combattimenti probabilmente eccessiva per un titolo del genere. Si è passato poi ad un altro trailer bello sostanzioso della prossima IP di Sucker Punch, Ghost of Tsushima (preceduto dalla perfomance di un impacciato suonatore di shakuhachi): lo scenario del Giappone feudale è risultato sbalorditivo, tuttavia non si è potuto ben carpire quale fosse il punto di forza del gameplay, se i combattimenti uno contro uno con le katane o l’esplorazione open-world.
Si è passato poi al nuovo (terzo E3 di fila) trailer di Death Stranding, di cui ormai non se ne può più dello stillicidio di immagini sconnesse, sederini di neonati e frasi criptiche. Tuttavia s’è potuto ammirare anche qualche porzione di gameplay della nuova IP di Kojima Studios, in cui il protagonista cammina attraverso lande desolate trasportando vari gadget ed eludendo misteriose figure eteree che si materializzano nella pioggia, alterando lo spazio-tempo circostante. L’ultima grossa esclusiva delle quattro è ovviamente Marvel’s Spiderman della Insomniac: anche qui tanto gameplay (ad essere cinici, abbastanza simile a quello della serie Batman Akrham), ma soprattutto la presenza contemporanea di tanti nemici storici dell’uomo ragno. Gli altri titoli mostrati sono stati Days Gone, con un altro gameplay di combattimenti contro orde di zombie, Destiny 2: I rinnegati, Call of Duty Black Ops IV con l’aggiunta della rimasterizzazione delle mappe del primo Black Ops, una nuova IP di Remedy e 505 basata sulla manomissione dello spazio-tempo dal titolo Control, il nuovo titolo per VR sviluppato dalla From Déraciné e un ulteriore trailer di Kingdom Hearts III, nel quale rifà la comparsa il mondo de I pirati dei Caraibi (con un Johnny Deep al limite del fotorealistico) e di cui è stato presentato anche una versione cofanetto con le precedenti raccolte della saga Disney e Square-Enix.
Qui Nintendo: la forza della solitudine
Anche quest’anno è toccato a Nintendo chiudere la serie di presentazioni, con la trasmissione dello speciale E3 di Nintendo Direct nella mattinata losangelina del 12 giugno. Anche la casa di Kyoto ha deciso di non mostrare tutta la mercanzia a disposizione per la propria console ammiraglia Switch, glissando clamorosamente su Metroid Prime 4 e sul nuovo capitolo di Pokémon. La prima parte della trasmissione è stato un carosello di trailer: Daemon X Machina (2019), un mecha con grafica in cel shading, un DLC per Xenoblade Chronicles 2 dal titolo Torna – The Golden Country (settembre 2018), Pokémon Let’s Go Pikachu e Pokémon Let’s Go Eevee (16 novembre 2018), Super Mario Party (5 ottobre 2018), Fire Emblem Three Houses (primavera 2019) ed infine il porting di Fortnite (già disponibile).
Preceduto da un breve showcase di titoli già annunciati nei mesi precedenti e nelle precedenti conferenze di questo E3 in arrivo su Switch, tutta la seconda parte del Direct ha avuto un solo protagonista: Super Smash Bros Ultimate. Il nuovo capitolo del brawl game presenta un roster di 65 personaggi, ovvero tutti quelli comparsi nell’edizione per Wii U e 3DS con l’aggiunta di Ridley, che diventa quindi personaggio selezionabile, mentre sono stati ampliati l’insieme degli scenari di gioco e delle meccaniche d’attacco. Uscirà per Switch il 7 dicembre 2018.