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Benessere sessuale: cosa non sai su contraccezione e MST

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Stefano Urso

La prima settimana di ottobre è stata oggetto di un tema molto importante: il benessere sessuale. Dal 1 al 6 ottobre la FISS, Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, ha promosso l’iniziativa della Settimana del Benessere Sessuale, con il patrocinio del Ministero della Salute e della Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. L’obiettivo è quello di porre un’attenzione crescente all’educazione sessuale e affettiva in Italia, con il supporto di divulgazione riguardo le ricerche in sessuologia scientifica, col fine ultimo di aiutare le persone a trovare il proprio equilibrio attraverso la conquista del benessere.

«L’educazione alla sessualità e alla affettività rimane un nostro tema privilegiato» dichiara la dottoressa Roberta Rossi, presidente della FISS «Pensiamo che promuovere la salute sessuale attraverso la conoscenza e la consapevolezza sia una necessità sempre più evidente in una società come la nostra che vede sempre più contrapposti esposizioni continue a temi sessuali e nulla o scarsa informazione scientifica sulla sessualità». La Settimana del Benessere Sessuale si è concretizzata in tre principali attività: consulenze gratuite da parte dei professionisti e delle professioniste iscritti alla Federazione, sportelli di ascolto nelle scuole, e opportunità di divulgazione pubblica in tutta Italia.

Alcune delle locandine degli eventi presenti in Lombardia. Foto: fissonline.it

«La tematica prescelta di questo anno» riporta la pagina Facebook della Federazione «è la contraccezione e la diffusione delle infezioni sessualmente trasmissibili, argomento che di recente sta richiamando l’attenzione di specialisti, per le evidenze riscontrate, soprattutto in Italia, dove 1 ragazzo su 10 non usa il preservativo né alcun tipo di contraccettivo. Questo dato la dice lunga, purtroppo, sulla disinformazione e sulla diseducazione».
TheWise, insieme a una sessuologa che ha contribuito alla Settimana del Benessere Sessuale, ha stilato una lista di curiosità che riguardano questi due temi, con lo scopo di contribuire, nel nostro piccolo, anche alla divulgazione in questo ambito: ecco la lista delle dieci cose che forse non tutti sanno su MST e metodi contraccettivi.

  1. Molte delle MST sono inizialmente asintomatiche. Infezioni come la clamidia o l’HIV non hanno un riscontro concreto e visibile anche per mesi. Periodo che non esclude in alcun modo la possibilità di trasmissione. Contraccezione e controlli periodici sono l’unico modo per scongiurare il contagio e gli effetti devastanti, come quelli della sifilide, che se non curata (con una dose di antibiotico), può portare a paralisi, demenza e morte.
  2. Il rapporto più a rischio è quello anale. La mucosa anale è più fragile e meno protetta di quella vaginale e quindi è più facile, se non si usa una lubrificazione adeguata, che vi siano delle microlesioni del tessuto coinvolto che facilitino il contagio e l’ingresso di virus e batteri.
  3. Anche il sesso orale a una donna può essere protetto. Oltre al preservativo, come metodo contraccettivo, esiste il dental dam (oppure oral dam), un velo in lattice da applicare sulla vulva per la stimolazione orale. È utile l’utilizzo del dental dam anche per la stimolazione anale superficiale (anilingus).
  4. Anche il dildo va protetto! Sex toys condivisi possono essere un terreno di scambio per MST se non protetti da contraccettivi. Può sembrare banale, ma è fondamentale che la protezione sia sostituita ogni qualvolta il sex toy cambia destinatario del piacere. Altrimenti ogni altra precauzione risulta vana.
  5. I contraccettivi ormonali non proteggono dalle MST. I contraccettivi non sono tutti uguali e vanno usati con responsabilità. È assolutamente falso pensare che indistintamente i contraccettivi proteggano sia da gravidanza che dalle MST. Soltanto contraccettivi a barriera, cioè che creano una divisione che impedisce il contatto, possono ridurre il rischio di contrarre una MST. Contraccettivi ormonali come la pillola riducono solo il rischio di avere una gravidanza.
  6. Esiste anche il preservativo femminile. È molto simile al preservativo classico, ma va inserito all’interno della vagina. Inizialmente si presenta arrotolato a forma di anello. Dopo averlo introdotto nella vagina va srotolato fino a raggiungere la vulva. Può essere introdotto per poi essere srotolato nelle ore successive.
  7. Anche gli uomini potranno prendere la pillola. È già denominato “pillolo”, il nuovo contraccettivo ormonale maschile ancora in sperimentazione e che presto arriverà sul mercato farmaceutico. La particolarità è che al momento risulta essere efficace solo dopo due settimane dall’assunzione.
  8. Tutti hanno la candida. La candida non è una vera e propria MST. È in realtà un lievito normalmente presente nella mucosa vaginale e in alcuni tessuti maschili. Diventa infettiva qualora si venga contagiati o vi siano particolari condizioni come la presenza di malattie croniche, assunzione di particolari farmaci antibiotici, contraccettivi orali e gravidanza. In queste situazioni è meglio astenersi dai rapporti in quanto si rischia di “trasferire” il fungo e la sintomatologia annessa.
  9. Non esistono preservativi stretti. In commercio esistono preservativi di tutte le forme e misure. Anche chi ha un’allergia al lattice può ricorrere all’uso di profilattici in silicone. La verità è solo una: non esiste una buona ragione valida per non usare metodi contraccettivi, a meno che non si cerchi una gravidanza.
  10. C’è un solo metodo per evitare gravidanze e MST sicuro al 100%: l’ansia. È importante porre l’attenzione non tanto sulla percentuale di sicurezza, quanto sulla percentuale di riduzione del rischio. Ogni metodo contraccettivo ha la sua percentuale di rischio che, anche in alcuni casi, si avvicina molto al 100%, ma senza raggiungerlo. Ecco perché è fondamentale fare controlli periodici, sempre e comunque.


La situazione è più grave di quel che sembra

Va da sé che in un Paese informato e consapevole, la Settimana del Benessere Sessuale non ha senso di esistere. L’Italia, purtroppo, non è uno di questi.

  • Se paragonato alle generazione passate, il sesso non risulta essere più un tabù tra le nuove generazioni. Nonostante ciò, secondo una ricerca della Bayer su nove paesi europei, tra cui l’Italia, il 41% delle gravidanze non sono pianificate e il 25% sono causate dalla totale mancanza di precauzione. Parlare liberamente di sesso, purtroppo, non significa parlarne in maniera corretta e consapevole.
  • Da un questionario online diffuso quest’anno dalla FISS, risulta che solo il 56,61% usa “abitualmente” i metodi contraccettivi, mentre il 20% riporta di non averlo mai usato. Il restante 9,29% preferisce affidarsi alla sorte usandolo “a seconda delle situazioni”.
  • Sempre dalla stessa ricerca emerge che il coito interrotto, pur non essendo un metodo anticoncezionale, viene usato “qualche volta” dal 29,29%, “sempre” dal 7,09%, 11,9% spesso e almeno una volta dal 6,41%.

Prevenzione e orientamento sessuale

Il pregiudizio diffuso è che gli omosessuali siano associati al virus dell’HIV e delle MST in generale. Questo perché esiste ancora uno stereotipo che associa gli omosessuali al comportamento sessuale promiscuo. Questo però non rispecchia la realtà: gli omosessuali hanno una percentuale minore di malati di HIV rispetto agli eterosessuali. Questo può essere dovuto dallo stereotipo di cui abbiamo appena parlato. Le comunità LGBT forniscono una buona prevenzione e supporto riguardo le MST, cosa che invece non accade per gli eterosessuali. Questo dimostra due cose: che le comunità LGBT forniscono un supporto sufficiente proprio perché è esclusivo, e che a livello nazionale quello che si sta facendo non è sufficiente. Il fatto che vi sia una disparità basata sull’orientamento sessuale non è tanto indicativo di un pregiudizio, quanto che la prevenzione e l’educazione sessuale in generale non viene fatta in maniera efficace a tutta la popolazione.

Ha contribuito alla stesura di questo articolo la dott.ssa Chiara De Bella: dottoressa in psicologia clinica, consulente sessuale e vicepresidente di Asterisco, associazione che si occupa di divulgazione psicologica. Iscritta all’albo della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica (FISS) ha partecipato, insieme ad Asterisco, alla Settimana del Benessere Sessuale 2018.

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