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10 film horror da vedere per Halloween

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Elia Brocchini

Il 31 ottobre si avvicina e, come ogni anno, ci sarà chi festeggerà partecipando a feste o eventi a tema, ma anche chi preferirà passare la serata a casa, da solo o con amici, per gustarsi un film horror in piena atmosfera da notte di Halloween. Tuttavia si sente dire sempre più spesso che i film dell’orrore degli ultimi anni non sono all’altezza dei grandi cult e quindi si finisce sempre per puntare sugli stessi titoli o saghe. Per questo motivo abbiamo deciso di non consigliare titoli famosi del passato, come L’Esorcista Rosemary’s Baby, e nemmeno film recenti che hanno ottenuto grande successo al botteghino, gli ultimi in ordine cronologico sono HereditaryA Quiet Place. Questo articolo nasce per coloro che hanno già visto i classici presenti in ogni classifica o che semplicemente vogliono andare più a fondo nel genere horror, scoprendo titoli poco conosciuti ma non per questo meno validi. Cercheremo di affrontare vari sottogeneri dell’horror, in modo che chiunque possa trovare ciò che è più affine ai suoi gusti, andando a scovare film sia del passato che del presente e provenienti da varie parti del mondo. Non perdiamo altro tempo e iniziamo subito con la lista dei 10 film horror da recuperare per la notte di Halloween.

It Follows

Uscito nelle sale statunitensi nel 2015, dopo essere stato presentato al Festival di Cannes, It Follows è arrivato nelle sale italiane con ben più di un anno di distanza (a metà 2016) anche grazie al successo che il film ha ottenuto oltreoceano. Con un budget di soli due milioni di dollari, infatti, è riuscito ad incassarne quasi 24 milioni, di cui 14 solo negli Stati Uniti. It Follows è un horror che gioca più sul senso di ansia e angoscia, piuttosto che sullo spavento crudo e diretto, riuscendoci perfettamente anche grazie ad una colonna sonora particolarmente efficace. La trama si può riassumere in poche parole: la vittima di turno viene seguita da un’entità soprannaturale, dalla quale può liberarsi solo tramite rapporti sessuali. Si è parecchio parlato di questo film, anche e soprattutto per il significato da dare all’entità malvagia che perseguita i personaggi durante la narrazione e che mette in posizione centrale lo spettatore e la sua libera interpretazione. L’idea di un sequel è nell’aria, visto il successo della pellicola, quindi se non l’avete ancora vista affrettatevi a recuperarla.

Videodrome

Passiamo adesso agli anni 80, in particolare al 1983 con Videodrome di David Cronenberg, regista che solo pochi anni più tardi otterrà un successo mondiale con La Mosca, altro horror ben più noto dell’autore. A differenza del primo film consigliato, Videodrome fu un vero e proprio flop al botteghino, non riuscendo nemmeno a incassare a sufficienza per coprire i costi di produzione; tuttavia col tempo è stato riscoperto come un cult del regista, definito da alcuni come una pellicola “tecno-surrealista”. In questo caso l’orrore si unisce alla fantascienza e in particolare a un tema caro e ricorrente per Cronenberg, quello del body horror. È tipico del regista infatti mostrare la deformazione e il decadimento del corpo umano come più grande forma di paura e di spavento (per un approfondimento sul tema vi rimandiamo a questo articolo su La Mosca). Nello specifico, il film tratta di un segnale televisivo pirata che trasmette scene di violenza estrema e di tortura ma, con il proseguire delle indagini del protagonista, quello che sembra un semplice passatempo indirizzato a menti perverse assumerà i tratti della cospirazione mondiale. Se siete fan di Black Mirror questo è decisamente l’horror che fa per voi.

Revenge

Il film più recente di questa lista, uscito solo pochi mesi fa, rientra nel genere dei rape and revenge movies, ovvero quei film che sono incentrati sulla vendetta da parte di una ragazza verso coloro che l’hanno violentata. Il ritmo in questo caso è decisamente più da film d’azione con una buona dose di splatter, quindi deve assolutamente piacervi il genere per poterne godere a pieno. Tuttavia il film non si limita a questo e presenta degli spunti di riflessione davvero interessanti (nel caso foste interessati a un’analisi più approfondita potete trovarla qui). Bisogna considerare che si tratta del primo rape and revenge movie della storia diretto da una regista donna quindi, se siete in vena di schizzi di sangue e femminismo, Revenge è la scelta giusta per voi.

La casa dalle finestre che ridono

Era d’obbligo inserire anche un film italiano in questa lista, giusto per dimostrare che il buon cinema può arrivare anche dal nostro paese e non solo dall’estero. Scegliere Dario Argento sembrava però troppo scontato, per quanto nella sua filmografia siano indubbiamente presenti delle perle da dover vedere assolutamente almeno una volta nella vita, e quindi la scelta è ricaduta su un regista altrettanto conosciuto ma non per questo genere specifico. In pochi sanno infatti che tra i primi film di Pupi Avati compare un vero e proprio film horror, datato 1976. La casa dalle finestre che ridono, più che un horror come forse lo intendiamo oggi, è più facilmente inseribile nella schiera dei tipici film gialli nei quali il protagonista si ritrova nel bel mezzo di un mistero da dover risolvere tramite investigazioni e indizi. Lo spettatore assume in toto il punto di vista del personaggio principale e quindi anche lui è in grado, poco alla volta, di ottenere informazioni sulle quali basare le proprie ipotesi e congetture. Ma il motivo per cui abbiamo inserito il film in questa lista è che l’atmosfera che si respira nel piccolo paese della Bassa Padania del dopoguerra nel quale si svolge il film è davvero angosciante e a tratti spaventosa. Inoltre il finale del film è noto per essere una delle scene più disturbanti e scioccanti della storia del cinema italiano, motivo in più per recuperare questo horror made in Italy.

La Babysitter

Cambiamo totalmente genere e passiamo a un comedy-horror distribuito da Netflix nel 2017. Se avete già visto tutti i capitoli della saga di Scary Movie e avete bisogno di altro horror comico e demenziale, La Babysitter è il titolo che fa per voi. La storia parte come uno dei tanti film per ragazzi ai quali siamo abituati, con l’adolescente che è innamorato della sua babysitter. Le cose prenderanno però una piega decisamente diversa una notte, a ma meglio non andare oltre per non rovinarvi la sorpresa. Il film è molto curato a livello estetico ma è altrettanto trash, nel senso buono della parola, quindi tutto sta nel vedere se siete fan di questo genere, altrimenti non riuscirete ad andare oltre i primi 20 minuti. Una volta superati quelli però, ed entrati nel mood del film, potrete godervi scene no-sense con schizzi di sangue, mutilazioni e morti innovative in abbondanza. Se per la notte di Halloween più che uno spavento cercate una risata, questa sarà la scelta adatta.

Häxan – La stregoneria attraverso i secoli

Questo è probabilmente il film più particolare della lista, che magari può non incontrare il gusto di tutti. Il motivo è semplice: parliamo di un film muto del 1922. Detto questo, vi assicuriamo che i quasi 100 anni di questo film non si sentono assolutamente e la pellicola riesce a scorrere anche meglio di tanti film contemporanei. Si tratta di un’opera molto particolare, divisa in più parti. Si inizia in stile documentario, elencando i rituali e le credenze relative alla stregoneria, per poi passare a una lunga sezione narrativa nella quale si racconta della persecuzione di una strega e la sua condanna. Il regista, Benjamin Christensen, è danese e Häxan è il film muto scandinavo più costoso della storia, realizzato dopo uno studio di due anni del regista su un libro di epoca medievale riguardante appunto la stregoneria. Al tempo dell’uscita, il film fu bandito negli Stati Uniti e subì grandi censure in quasi tutti i paesi europei, ricevendo critiche negative in quanto troppo violento e crudo. Ad oggi è visto come uno dei film muti più importanti della storia del cinema, anche grazie ai suoi effetti speciali rudimentali ma di grande effetto e capaci, a distanza di quasi 100 anni, di terrorizzare il pubblico che si avvicina a questo capolavoro del muto e dell’horror.

The Witch

Rimaniamo in tema stregoneria con un film decisamente più recente, del 2015, e dal titolo che chiarisce senza dubbio quale sarà il tema centrale, ovvero The Witch. Il film è stato un grande successo negli Stati Uniti, mentre in Italia è meno conosciuto. Questo lungometraggio segna il debutto alla regia di Robert Eggers, il quale ha rivelato di essersi ispirato a diari, giornali e resoconti ufficiali del Seicento per la sceneggiatura, da lui stesso curata. Il film racconta infatti di una famiglia del 1630, all’epoca del Puritanesimo, che viene allontanata dalla comunità per l’estremismo del padre di famiglia nei confronti dell’interpretazione della parola di Dio. L’uomo si ritira quindi vicino a un bosco assieme alla moglie e ai figli, ma strani eventi e diaboliche presenze disturbano la vita quotidiana della famiglia, tanto da far pensare alla presenza di una strega nelle vicinanze. L’atmosfera, l’ambientazione e i personaggi fanno pensare a una sorta di anti-fiaba, nella quale i confini tra Bene e Male si mischiano fino quasi a scomparire e anche la religione stessa viene messa in dubbio.

The Gore Gore Girls

Una delle declinazioni dell’horror è il sottogenere gore, da non confondere con lo splatter. Se quest’ultimo fa infatti riferimento principalmente a scene nel quale il sangue schizza ovunque, il gore ha una connotazione più specifica e sta a indicare quei generi che puntano sull’horror più viscerale, letteralmente, nel quale i corpi vengono mutilati fino alle budella. E chi interpellare per questo genere se non colui che viene definito il creatore stesso del gore, e cioè Herschell Gordon Lewis? The Gore Gore Girls, conosciuto anche come Blood Orgy, è un film del 1972 nel quale una serie di spogliarelliste viene trucidata nel peggiore dei modi e sta al protagonista investigare per capire chi è il serial killer prima che sia troppo tardi. Va però fatta una premessa per i lavori di Lewis: è l’autore stesso a dichiarare che per lui il cinema non è altro che un modo per fare soldi, negando qualsiasi intendo artistico nelle sue opere. Se ci si approccia ai suoi lavori, quindi, è bene non aspettarsi grande impegno per la parte tecnico-artistica del film (e vale sia per la regia, che per la sceneggiatura o la recitazione). I suoi film sono letteralmente una sequenza di corpi femminili poco vestiti e uccisioni violente, niente più e niente meno. Tra tutti i suoi lavori la scelta è ricaduta su questo perché, pur non avendo grandi valori artistici, è forse quello maggiormente curato a livello di sceneggiatura e, nel finale, riesce a fornire un colpo di scena abbastanza interessante. Nel caso foste in vena di pura e semplice violenza, senza dovervi impegnare troppo, vi consiglio di recuperare questo B-movie dell’horror.

Two Sisters

Così come era d’obbligo un film italiano, ci sembrava giusto inserire anche un film proveniente dal mondo asiatico, terra rinomata e molto apprezzata per i suoi horror. La scelta è ricaduta su un film del 2003 proveniente dalla Corea del Sud, Two Sisters. Si tratta del primo film horror sudcoreano distribuito nei cinema statunitensi e nel 2009 è stato prodotto un remake, proprio dagli Stati Uniti, che non ha però raccolto critiche positive. Se volete approcciarvi a questo film, sappiate che si tratta di un film asiatico quindi i ritmi sono decisamente più lenti rispetto agli horror americani ai quali siamo abituati. Inoltre il film ha una struttura parecchio complessa che necessita di un’attenzione aggiuntiva in quanto la psicologia fa da padrona in quest’opera, forse una delle poche che riesce a unire alla perfezione l’horror con una profondità umana e psicologica dei personaggi da non sottovalutare. La sensazione di angoscia è costante e la lentezza registica non fa che aumentare l’ansia dello spettatore. Se siete fan del cinema asiatico e siete mentalmente preparati a un film impegnativo ma che vi lascerà qualcosa anche nei giorni a seguire, Two Sisters è ciò che fa per voi.

Raw

Torniamo in Europa per l’ultimo film, nello specifico si tratta di una produzione franco-belga che tratta la storia di una ragazza vegetariana la quale, una volta entrata nella facoltà di veterinaria, sarà costretta a mangiare della carne come rituale di iniziazione e finirà col diventare una cannibale assetata di sangue e carne umana. Per quanto assurda possa sembrare, la storia riesce a svolgersi bene e in maniera accattivante. Il comparto tecnico è ben curato e, nonostante i temi crudi e violenti, si nota un’eleganza di fondo che percorre tutto il film con uno stile meritevole di attenzione. Non mancano i colpi di scena che riescono a mantenere alta l’attenzione dello spettatore che si chiede cosa altro potrà succedere, fino ad arrivare alla chiusura finale con una rivelazione che pochi sono in grado di cogliere durante la visione del film.

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Elia Brocchini

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