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Juventus, non è più la BBC di una volta

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Arnaldo Figoni
Parafrasando L’arte della Guerra di Sun Tzu, «La difesa migliore è quella che non fa capire dove attaccare». Concetto applicabile alla Juventus dei record, dove viene subito alla mente la BBC, il trio Barzagli-Bonucci-Chiellini: perno centrale della Juventus di Antonio Conte, oltre che colonna portante della squadra azzurra di Euro 2016. Adesso, per il cambio di modulo, con il passaggio dalla difesa a tre ad una linea a quattro, è difficile che il trio giochi assieme dal primo minuto. Pur tenendo anche due dei tre interpreti però, la Juve riusciva a mantenere la sua solidità difensiva, caratteristica fondamentale delle squadre bianconere lungo il corso della storia. Qualcosa però si è inceppato nella Juventus di Allegri. Sebbene la squadra sia in testa al campionato di Serie A con nove punti di distacco dalla seconda classificata, c’è una vera e propria emergenza a livello difensivo.
Juventus – Parma 3-3. Gli emiliani festeggiano il gol di Gervinho che beffa i padroni di casa allo scadere dei minuti di recupero. Foto: Getty Images.

Sembrano lontani i tempi della BBC. Ancora di più se si pensa che quei tre interpreti sono tutti fermi per infortunio. La Juve sta attraversando un momento di crisi che potrebbe risultare fatale per il raggiungimento degli obiettivi stagionali, di cui uno già sfumato. Il quarto di finale di Coppa Italia con l’Atalanta è stato un incidente di percorso che ha messo ancora più in luce la necessità di un ricambio adeguato nel reparto arretrato bianconero. Con Barzagli indisponibile dall’inizio di dicembre scorso, più gli infortuni di Bonucci e in seguito di Chiellini, la scelta dei centrali di difesa è abbastanza ristretta. Da ciò deriva un dato abbastanza allarmante: nelle ultime due partite giocate, la Juve ha concesso ben sei gol, di ventidue totali nell’arco della stagione tra campionato e coppe. Per esempio, nella stagione 2013/14 – quella del record di 102 punti – la squadra subì ventiquattro gol totali in Serie A. Se consideriamo che il dato attuale è di una stagione ancora in corso, è evidente che qualcosa non stia andando per il verso giusto.

Un problema legato agli infortuni che va associato a quello che – apparentemente – è stato il motivo della cessione di Benatia. Stando a una rivelazione di Tuttosport, il centrale marocchino, ormai ex-Juve, nel mese di novembre aveva manifestato una certa delusione per essere finito fuori dalla rosa titolare. Pare inoltre che il giocatore si sia rifiutato di scendere in campo in due occasioni, nella partita di campionato con l’Atalanta e in Coppa Italia contro il Bologna, lamentando fastidi a livello muscolare. Atteggiamento che ad Allegri non è piaciuto, costringendo il tecnico toscano a dare l’ok per la cessione del giocatore. Pare che il motivo scatenante di questo malessere di Benatia fosse l’essere stato scavalcato da Bonucci in questa stagione, dopo che aveva comunque fatto molto bene in quella precedente. Un giocatore esperto come Benatia in questo momento di difficoltà avrebbe fatto comodo a quella che è una difesa allo sbaraglio, alimentando ancora di più la convinzione che la Juve non abbia una seconda linea adeguata per fronteggiare all’assenza della BBC.

Complice la cessione del marocchino, pertanto, Paratici è costretto a intervenire sul mercato per cercare di mettere a posto questa situazione scomoda. Gli obiettivi designati sono due, il laziale Caceres e Bruno Alves del Parma. Il primo, già noto all’ambiente bianconero, tornerebbe a ricoprire un ruolo “jolly”, sia da terzino che da centrale difensivo – per l’appunto – quando richiesto. Alves invece, alla seconda esperienza italiana – dopo la breve parentesi a Cagliari – si sta ritagliando uno spazio importante nel Parma di Roberto D’Aversa, squadra rivelazione di questo campionato. Nonostante il forte corteggiamento però, Bruno Alves resterà a Parma, costringendo la Juve a guardare altrove per trovare un rinforzo in difesa.

La trattativa per Martin Caceres invece andrà a buon fine: un giocatore affidabile che ha già vestito la maglia della Juve in passato e che comunque può ricoprire il ruolo di difensore centrale. La BBC, seppur efficace, è composta da giocatori non proprio giovanissimi, specialmente Barzagli, che compirà trentotto anni a maggio. Chiellini va per i trentacinque, e Bonucci per i trentadue: il più giovane è Daniele Rugani, classe 1994, giocatore che solo recentemente ha scalato le gerarchie della Juventus. Proprio il ragazzo di Lucca sembrava essere uno dei designati a lasciare Torino, anche ostacolato dalla folta concorrenza. Sarebbe stato difficile riuscire a mettere un buon numero di presenze in un reparto con Chiellini, Barzagli, Benatia e Caldara: anche con la cessione di quest’ultimo per favorire il ritorno di Bonucci, gli spazi restavano comunque limitati. In realtà a partire è stato Benatia, che nonostante l’ottimo finale di stagione dell’anno scorso si è ritrovato ai margini della squadra, accettando così l’offerta dal Al-Duhail nella sessione di calciomercato invernale.

Chiusura della finestra di trasferimenti che arriva a cavallo della delicatissima partita di Coppa Italia contro l’Atalanta. I centrali a disposizione per il match di Bergamo sono quindi due, Chiellini e Rugani. Leonardo Bonucci, infatti, si era infortunato qualche giorno prima a Roma contro la Lazio, costringendo Allegri ad affidarsi a un centrale considerato di grande potenziale, ma mai entrato a pieno nei meccanismi della squadra bianconera. La partita di Bergamo è un autentico disastro. Una Juventus irriconoscibile viene battuta dal cinismo degli atalantini e soprattutto perde l’unico componente della BBC ancora arruolabile: durante il primo tempo della sfida, Giorgio Chiellini è costretto a dare forfait per un problema muscolare, obbligando Allegri a inventare una coppia di centrali di difesa composta da Rugani e De Sciglio. Complice anche lo sbilanciamento per cercare di riaprire una partita da dentro o fuori, la Juve subisce la sconfitta più pesante della sua stagione.

L’Atalanta festeggia la vittoria per 3-0 contro la Juventus che la porta in Semifinale di Coppa Italia. Foto: Getty Images.

La difesa diventa perciò un bel grattacapo per la Juventus. Con l’ormai prossimo confronto in Champions League con l’Atletico Madrid, la Juve è in vera e propria emergenza difensiva. In vista del match interno con il Parma si prova la coppia inedita Rugani-Caceres di fronte a Szczesny: ma per quanto la coppia di centrali difensivi sembri funzionare, la partita finisce 3-3, con gol decisivo di Gervinho maturato proprio nei minuti di recupero. La squadra di Allegri non aveva mai concesso più di due reti in campionato, e Juventus-Parma ha messo ulteriormente in luce la crisi di un pacchetto difensivo che non ha ricambi. Pertanto sì, la mancanza di seconde linee all’altezza può risultare un problema enorme in vista del proseguo della stagione.

C’è però uno spiraglio di speranza, poiché sia Bonucci che Chiellini torneranno a breve a disposizione di Allegri. Il capitano della Juve potrebbe già tornare a disposizione di Allegri per la partita contro il Frosinone, mentre l’ex-milanista è già tornato al lavoro e potrebbe recuperare in vista di questa sfida importantissima degli ottavi di Champions. Molto probabilmente al fianco di Rugani al Wanda Metropolitano di Madrid ci sarà Chiellini, mentre per rivedere la BBC al completo bisognerà aspettare ancora del tempo, legato al recupero di Barzagli, in una stagione alquanto sciagurata per il campione del Mondo 2006.

Giorgio Chiellini potrebbe tornare a disposizione della Juventus per la partita di Champions League contro l’Atletico Madrid. Foto: Getty Images.
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