La verità sul caso Harry Quebert è una serie televisiva basata sull’omonimo romanzo bestseller pubblicato nel 2012 da Joel Dicker, autore svizzero che negli anni successivi ha scritto anche Il libro dei Baltimore e La scomparsa di Stephanie Mailer. La serie, trasmessa in Italia su Sky Atlantic, narra le vicende di Harry Quebert, uno stimato professore universitario e scrittore d’eccellenza che viene accusato dell’omicidio di una ragazza scomparsa negli anni Settanta, Nola Kellergan, e ritrovata sepolta nel suo giardino insieme al manoscritto del capolavoro letterario di Quebert. Harry, interpretato da Patrick Dempsey, si dichiara innocente e non comprende come il cadavere di Nola sia potuto finire nella sua proprietà, ma c’è una spada di Damocle che pende sulla sua testa: nell’estate degli anni Settanta Quebert, all’epoca quarantenne, ha avuto una storia d’amore proibita con la povera Nola (Kristine Frøseth), allora quindicenne, e ciò potrebbe seriamente far cadere i sospetti su di lui. Rinchiuso in carcere e additato dall’opinione pubblica, Harry Quebert può contare solo sull’aiuto di Marcus Goldman (interpretato da Ben Schnetzer): il ragazzo è un suo ex allievo, un amico fidato e un giovane autore che, passo dopo passo, scoprirà la storia cupa, amara e contorta di una piccola comunità del Maine in cui nessuno è veramente innocente.
Marcus Goldman è uno scrittore spacciato. Rintanato nel suo lussuoso appartamento di New York, che ha comprato grazie ai proventi del suo straordinario romanzo d’esordio, Goldman è tampinato dai suoi editori: deve scrivere al più presto un nuovo romanzo, altrimenti la casa editrice gli farà causa per mancato rispetto del contratto e gli chiederà un enorme risarcimento che potrebbe annullare in un attimo tutte le sue ricchezze.Scrivere un secondo romanzo è compito arduo per il giovane Marcus, che sta vivendo il noto blocco dello scrittore, ovvero l’impossibilità di scrivere qualcosa di gradevole o di sensato che possa aspirare ad un pubblicazione. Smarrito e spaventato, Marcus decide di contattare e di farsi aiutare dal suo vecchio professore universitario Harry Quebert, un uomo considerato tra i migliori scrittori contemporanei per il romanzo Le origini del male. Poco dopo succede l’imprevedibile: il cadavere di una ragazza scomparsa trent’anni prima, Nola Kellergan, viene ritrovato nella proprietà di Harry Quebert e l’uomo viene immediatamente arrestato per omicidio. Dopo l’incarcerazione, Marcus Goldman si precipita a Sommerdale, nel Maine, per parlare con l’amato maestro: Quebert gli confessa di aver intrattenuto una relazione discutibile con la ragazza assassinata, ma di non essere colpevole del suo omicidio, perché amava Nola Kellergan con tutto il suo cuore e, consapevole dei limiti che minavano il loro rapporto, non l’ha neanche mai toccata.
Certo dell’innocenza di Harry Quebert – l’uomo che gli ha fatto da mentore per la stesura del suo primo romanzo – Marcus Goldman avvia un’indagine personale sul caso Kellerman attraverso interviste, conversazioni con la polizia locale, raccolte di testimonianze in giro per Sommerdale, analisi dei romanzi di Quebert. Scoperta dopo scoperta, Marcus Goldman ricostruisce la tragica storia che ha spezzato la vita di una fragile ragazza di quindici anni, il cui amore incomprensibile per un uomo tanto più grande di lei ne ha segnato inevitabilmente la fine prematura.
La prima scena de La verità sul caso Harry Quebert è una delle scene più riuscite della serialità attuale: Harry Quebert sta scrivendo sulla spiaggia, un temporale estivo scoppia all’improvviso, una ragazza in lontananza balla sotto la pioggia, si avvicina lentamente a lui e si rivela Nola Kellergan. È una scena pura, romantica, che fin dal primo momento contribuisce a creare il velo di innocenza e candore che ricopre la realtà sporca, dolorosa e tragica in cui vivono i due protagonisti, le cui sorti sono anticipate proprio da quella pioggia scrosciante che si abbatte all’improvviso su di loro. Harry e Nola hanno troppi anni di differenza, ma si amano fin da subito e sono costretti a nasconderlo a coloro che li circondano.
Il loro rapporto è inconsueto: non consumano mai il loro amore perché Harry è ben consapevole dei limiti della legge e attende che Nora compia diciotto anni, ma, a dispetto di ciò, la loro storia d’amore è sorprendentemente intensa. Le giornate dei protagonisti sono idilliache: trascorrono il loro tempo a Goose Cove – una splendida tenuta immersa nel verde in cui vive Quebert – dove Nola porta da mangiare ad Harry e lo aiuta a battere a macchina il romanzo che sta scrivendo. Goose Cove è parte della paradisiaca, incontaminata e placida ambientazione della serie: Sommerdale è un’immaginaria cittadina del Maine immersa nel verde e sospesa sul mare, un gruppo di case sparse dove tutti si conoscono e dove si può trovare l’essenziale per vivere: c’è la tavola calda gestita dai Clarke, le case rustiche degli abitanti, la foresta che corre attorno alla città, le spiagge selvagge e i gabbiani che volano sul mare.
All’interno di questa cornice incantevole sta succedendo qualcosa di terribile che lo spettatore conosce nelle continue rivelazioni che ribaltano senza sosta la prospettiva sulle cose e sulle persone, all’interno di una narrazione che avviene su due piano temporali: la prima decade degli anni duemila e gli anni Settanta. Ci sono rivelazioni su Harry Quebert, la cui ambizione ne mina l’onestà, su Nora, capace di ricatti per difendere il suo amore, e sui tanti personaggi secondari quali Elijah Stern, finto benefattore, Luther Caleb, sconosciuto genio creativo, e Jenny, disonesta nel difendere la sua famiglia. Indipendentemente dalla funzione narrativa di queste rivelazioni, esse provano l’imperfezione, la fallibilità e l’umanità dell’individuo.
Tutti i personaggi che appaiono in La verità sul caso Harry Quebert giocano un ruolo specifico nella catena di eventi che termina con l’omicidio di Nola, quindi nessun volto, nessuna linea narrativa e nessuna azione buona o cattiva è priva di valore nell’ingranaggio della storia. Tra i vari personaggi il coprotagonista Marcus Goldman merita un’attenzione particolare: all’inizio della serie sembra solo un ricco scrittore amante del sesso che deve farsi venire un’idea in mente per il suo nuovo romanzo, ma poi si rivela un ragazzo dall’etica straordinaria che non è disposto a scendere a compromessi per vendere copie in più, inserendo, ad esempio, dettagli sordidi sulla vicenda di Harry e Nola. Inizialmente banale, fastidioso e presuntuoso, Marcus Goldman diventa un ragazzo d’oro.
La verità sul caso Harry Quebert è una serie valida perché riesce a fare suo uno schema narrativo rodato – quello della ragazza giovanissima e bellissima dalle relazioni compromettenti che scompare improvvisamente in una tranquilla comunità – rivestendolo di elementi nuovi quali le tragiche sfumature e la distruttiva umanità dei personaggi che affollano la storia. Sfruttando l’espressività straordinaria di Patrick Dempsey, l’attore che interpreta Harry Quebert, la serie narra una storia d’amore impossibile, sofferta, reale, vissuta e indimenticabile anche dopo tanto tempo. Una storia in cui Nola Kellergan paga l’amore con la sua stessa vita.