Sempre nella stessa notizia viene scritta una data da ricordare, il 4 giugno, giorno in cui – stando a quanto sostenuto dall’agenzia AGI – Guardiola andrebbe a firmare il contratto con la Juventus. Da questo ne deriva una reazione a catena, partendo dalle
quote sulle scommesse: secondo i
bookmakers l’allenatore catalano era dato come il più probabile per guidare i bianconeri. Basta anche un accostamento di questo genere per far decollare il titolo
in borsa della società Juventus nell’arco di un solo mese, incrementando il valore del titolo Juventus di quasi il 30%, un dato così anomalo da allarmare anche
la Consob. Per quanto già giornali, titoli di borsa e
bookmakers dessero per già fatto l’affare Juventus-Guardiola, mancava proprio la parola dei bianconeri, che sottotraccia – evidentemente – lavoravano ad altro. Qui è tornata in gioco la figura dei già citati “guru di mercato”, che continuavano a dare per fatto l’affare nonostante le smentite ufficiali dal Manchester City, il quale addirittura parlava di
rinnovo per il proprio allenatore. Proprio in questo momento, i
citizens sentivano la necessità di avere una figura da cui ripartire. Qui si entra in un altro dei motivi scatenanti del tormentone Pep Guardiola alla Juventus: la possibile squalifica del Manchester City dalle prossime coppe europee. La presenza dei
citizens alla prossima edizione della Champions League è tuttora a forte rischio, dato che è in arrivo una sentenza pesantissima da parte dell’UEFA, per alcune violazioni legate al
fair play finanziario; un procedimento che costringerebbe la squadra dello sceicco Mansour a non prendere parte alla competizione continentale più prestigiosa. Tanto che il Manchester City ha già presentato il
ricorso al TAS di Losanna, nonostante la sentenza non sia ancora effettivamente arrivata.
Nel frattempo l’ipotesi che poi ha effettivamente portato Sarri a essere il nuovo allenatore della Juventus, per quanto più fondata rispetto all’altra, era quasi oscurata, nonostante ci fossero dei segnali più chiari e soprattutto evidenti, come le frasi di Sarri in varie interviste rilasciate in diverse occasioni. In una di queste, il tecnico ormai della Juve parla di come fosse disposto a rinunciare al suo look casual con la tuta pur di tornare ad allenare nel Bel Paese. Evidentemente non era abbastanza per far capire che Maurizio Sarri sarebbe diventato effettivamente il nuovo allenatore della Juve. Il
non plus ultra per i fan della narrativa, a cui vogliamo rivolgere un pensiero in conclusione.