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Cinque ambiziose campagne acquisti di questa Serie A

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Daniel Bonfanti

Questa (interminabile) sessione di calciomercato in Serie A è stata senza dubbio segnata dal protagonismo di società inaspettate. Se da un lato le grandi squadre hanno come ogni anno messo sul piatto grandi quantità di denaro per consegnare ai propri tecnici rose di primo livello, dall’altro anche le cosiddette “provinciali” non si sono limitate a puntellare il proprio organico, ma in molti casi hanno deciso di portare a termine cospicui investimenti. Mai come quest’anno le squadre di fascia media della Serie A – quelle che di solito vivacchiano da febbraio in poi – hanno tentato il salto di qualità, quantomeno nelle intenzioni. Il campionato sulla carta sarà dunque più competitivo e vedrà aumentare sensibilmente il suo livello medio. Un po’ come accade da anni in Premier League, anche in Italia molte squadre hanno cercato di accrescere il proprio status per ambire a posizioni migliori, o almeno per dare un senso al proprio campionato fino a maggio. 

Abbiamo scelto di analizzare più da vicino cinque campagne acquisti della nostra Serie A, che hanno sorpreso sia per il valore economico degli investimenti sia per quello tecnico. In ordine alfabetico: Brescia, Cagliari, Fiorentina, Genoa e Parma.

Brescia

Mario Balotelli si presenta al Brescia. Foto: profilo Instagram ufficiale Brescia Fc (@brescia_calcio).

Acquisti: Ayé (a, Clermont, 2,5), Joronen (p, Copenaghen, 5), Chancellor (d, Al Ahli, sv), Zmrhal (c, Slavia Praga, 3,25), Magnani (d, Sassuolo, p.), Balotelli (a, Olympique Marsiglia, svinc.), Romulo (c, Genoa), Matri (a, Sassuolo).

Cessioni: Romagnoli (d, Empoli, fp), Martinelli (c, svinc.), Dall’Oglio (c, svinc.), Rodriguez (a, Empoli, fp), Cortesi (a. Giana), Miracoli (a, Como), Lancini (d, svinc.).

TIPO CAMPAGNA ACQUISTI: Massimo is back.

Massimo Cellino è tornato in Serie A dopo un’assenza di cinque anni, forse troppi per un intenditore di calcio come lui, decisamente eccessivi per gli appassionati di questo sport. Non poteva che farlo a Cagliari (con vittoria), visibilmente commosso davanti ai suoi vecchi tifosi tutti in piedi ad applaudirlo. Cellino mancava alla Serie A per le sue parole fuori dai denti, i suoi gesti scaramantici, i suoi esoneri, ma soprattutto per le sue campagne acquisti. Numerosi i giocatori e gli allenatori scoperti dal Presidente sardo nei suoi anni a Cagliari (da ultimi Suazo, Nainggolan e Allegri), altrettanti però anche i colpi a vuoto o le meteore passati sotto la sua gestione. Ciò che però è certo è che Massimo Cellino di calcio se ne intende, e sicuramente non ha portato il Brescia in Serie A per fare una comparsata. L’obiettivo è la salvezza e la società lombarda è riuscita a trattenere tutti i protagonisti della promozione, Tonali e Donnarumma su tutti. Oltre a questo Cellino ha scovato in giro per il mondo tre calciatori che potrebbero stupire o, come detto prima, sparire nel dimenticatoio abbastanza in fretta. Il primo viene dal Sudamerica, terra cara al Presidente in termini di calciomercato: si tratta del difensore John Carlos Chancellor, centrale ventisettenne della nazionale venezuelana, un armadio da 1.97 m per 86 kg nel quale Cellino crede molto. L’altro è Jaromír Zmrhal, centrocampista ventiseienne della nazionale ceca, arrivato dallo Slavia Praga per sostituire l’infortunato Ndoj. L’ultimo calciatore nel giro di una nazionale acquistato dal Brescia è il portiere finlandese Jesse Joronen, preso dal Copenaghen: l’ultimo portiere arrivato in Serie A dalla squadra danese è stato Robin Olsen, e i tifosi bresciani sperano di non dover patire le stesse sofferenze subite da quelli romani nella passata stagione. In difesa è arrivato invece in prestito dal Sassuolo il giovane Magnani, che già l’anno scorso ha dimostrato in Emilia di essere un ottimo prospetto: a Brescia troverà la continuità necessaria per fare il salto di qualità. Durante l’ultimo giorno di mercato, poi, l’esperienza che serve per salvarsi in Serie A: dal Genoa è stato acquistato un grande conoscitore del nostro campionato come Romulo, dal Sassuolo invece un bomber di lunga data come Matri.

Infine, inutile soffermarsi su un acquisto del quale si è già parlato tanto, quello di Mario Balotelli, tornato a casa per giocare a calcio libero da pressioni. Le aspettative su di lui sono alte e dalle sue prestazioni dipenderanno anche le speranze del Brescia di salvarsi. La campagna acquisti è stata fatta a dovere, in pieno stile Massimo Cellino.

Cagliari

Radja Nainggolan torna a vestire la maglia del Cagliari. Foto: profilo Instagram ufficiale Cagliari Calcio (@cagliaricalcio).

Acquisti: Pinna (d, Olbia, p), Ragatzu (a, Olbia, fp), Mattiello (d, Bologna, p. 0,6), Walukiewicz (d, Pogon Szczecin, fp), Farias (a, Empoli, fp), Han (a, Perugia, fp), Colombatto (c, Verona, fp), Capello (a, Padova, fp), Rog (c, Napoli, 2+13), Nainggolan (c, Inter, p), Nandez (c, Boca Juniors, 18), Lu. Pellegrini (d, Juventus, p), Olsen (p, Roma), Simeone (a, Fiorentina, 2+13+1).

Cessioni: Doratiotto (a, Olbia, p), Lu. Pellegrini (d, Juventus), Leverbe (d, Chievo), Thereau (a, Fiorentina, fp), Srna (d, fine carriera), Padoin (c, svinc.), Barella (c, Inter, 12+25+8 di bonus), Caligara (c, Venezia, p), Giannetti (a, Salernitana, d), Ceter (a, Chievo, p), Biancu (c, Olbia, p), Vicario (p, Perugia, p), Pajac (d, Genoa, d), Farias (a, Lecce, p), Despodov (a, Sturm Graz), Colombatto (c, Sint-Truiden), Bradaric (c, Hajduk Spalato).

TIPO CAMPAGNA ACQUISTI: Sceicco del Qatar.

Il meme con il quale i tifosi del Cagliari hanno scherzato sulla campagna acquisti della società rossoblù vedeva il Presidente Massimo Giulini travestito da sceicco arabo. Il riferimento ovviamente è alla quantità di soldi investiti dalla società sarda nell’anno del centenario, sicuramente la più onerosa nella storia del club. Archiviata la sofferta, ma necessaria, cessione di Barella all’Inter, grazie alla quale il Cagliari incasserà quasi quaranta milioni di euro, il Ds Carli ha concentrato i propri sforzi per cercare di rinforzare il centrocampo orfano del gioiello di casa. Sono dunque arrivati due profili interessanti e complementari: entrambi sono subito diventati gli acquisti più costosi della storia del club. A luglio è arrivato per quindici milioni Marko Rog, centrocampista mai esploso al Napoli e in cerca di affermazione: subito in gol in Coppa Italia, rappresenta il tipo di mezzala tecnica della quale il Cagliari aveva bisogno. Poi, ad agosto, dopo una trattativa estenuante con il Boca Juniors iniziata addirittura a gennaio, è sbarcato in Sardegna un “cagnaccio” come Nahitan Nandez, mezzala rognosa e recupera palloni che garantirà un impegno costante. Titolare della nazionale uruguaiana, sono serviti quasi venti milioni di euro per strapparlo al Boca, che l’ha sostituito con Daniele De Rossi. In difesa sono arrivati due giovani di valore che rinforzeranno le corsie laterali: sulla destra Mattiello, in cerca di continuità dopo i problemi fisici e una buona – ma non ottima – stagione al Bologna; sulla sinistra invece è tornato in prestito, questa volta dalla Juventus e non dalla Roma, Luca Pellegrini, classe ’99 che era già stato il titolare del Cagliari da gennaio a maggio e che cercherà di ripetere quanto fatto di buono con la maglia rossoblù e con quella azzurra al Mondiale Under 20. Gli infortuni di Cragno e Pavoletti rischiavano però di compromettere quanto di buono fatto in sede di mercato. Niente paura, ci ha pensato ancora lo sceicco Giulini. Nell’ultima settimana il Presidente dei rossoblù ha portato in Sardegna due calciatori di valore, ma reduci entrambi da annate molto difficili e dunque in cerca di riscatto: Olsen e Simeone saranno i sostituti del portiere e dell’attaccante titolari del Cagliari, che staranno in infermeria almeno fino all’anno prossimo. 

Al centro della campagna acquisti però c’è un ritorno romantico, ma non solo. L’acquisto in prestito secco di Radja Nainggolan infatti non è solo un dolce racconto che entusiasma i tifosi nella stagione del centenario, bensì un valore inestimabile per una squadra che ora non può più accontentarsi solo di una salvezza tranquilla. Lo sceicco Giulini ha fatto le cose in grande, ora sta alla squadra e al suo allenatore rispettare le aspettative. 

Fiorentina

Franck Ribery si presenta al Franchi. Foto: profilo Instagram ufficiale ACF Fiorentina (@acffiorentina).

Acquisti: Terracciano (p, Empoli, 0), Rasmussen (d, Empoli, 7), Zurkowski (c, Gornik Zabrze, 3,7 + 1,3), Dragowski (p, Empoli, fp), Terzic (d, Stella Rossa, 1,5), Thereau (a, Cagliari, fp), Venuti (d, Lecce, fp), Boateng (a, Barcellona, 1), Lirola (d, Sassuolo, 12+4), Badelj (c, Lazio, p. 0,7), Sottil (a, Pescara, fp), Lovisa (c, Pordenone, d), Castrovilli (c, Cremonese, fp), Pulgar (c, Bologna, 10), Ribéry (a, Bayern, svinc.), Caceres (d, svinc.), Dalbert (d, Inter), Ghezzal (c, Leicester), Pedro (a, Fluminense), Duncan (a, Liverpool).

Cessioni: Lafont (p, Nantes, p), Norgaard (c, Brentford, 4), Zekhnini (a, Twente, p), Laurini (d, Parma, 0,9), Veretout (c, Roma, 19), Vitor Hugo (d, Palmeiras, 5), Longo (a, Bisceglie, p), Hancko (d, Sparta Prago, p), Saponara (a, Genoa, p), Hristov (d, Bisceglie, p) Biraghi (d, Inter), Simeone (a, Cagliari).

TIPO CAMPAGNA ACQUISTI: Americanata.

La presentazione di Ribery al Franchi, diciamolo pure, è stata un’americanata. In quindicimila hanno accolto la grande stella arrivata dal Bayern che si è presentata in uno stadio di Firenze allestito a regola d’arte per il grande spettacolo. Le incognite intorno a questo trasferimento però non sono poche: il talento del calciatore non si discute, ma trentasei anni si fanno sentire. Ciò che è sicuro però è che il nuovo Presidente Rocco Commisso ha portato in città grande entusiasmo, e completato una campagna acquisti di primo livello. Oltre al già citato Franck Ribery, in Toscana è arrivato Boateng, che di mestiere ormai fa l’attaccante e che ha già timbrato il cartellino nella sfida contro il Napoli. Dal Sassuolo è stato acquistato Lirola, da anni una certezza in Serie A sulla fascia destra, che farà bene anche a Firenze. Un’altra garanzia è Erik Pulgar, anche lui in gol alla prima uscita, infallibile dal dischetto e dal piede educato, si è già preso il centrocampo della Viola. Sempre per quanto riguarda la fascia mediana è tornato a Firenze Milan Badelj, chiamato a sostituire Jordan Veretout, che ha salutato il Franchi dopo due anni per andare alla Roma. Quella del francese è stata di fatto l’unica cessione pesante per la Fiorentina, visto che il Presidente Commisso ha imposto dall’inizio la permanenza di Federico Chiesa, rifiutando ogni offerta per il suo gioiellino. Infine, oltre all’usato sicuro Caceres e all’interessante scambio Dalbert – Biraghi con l’Inter, due possibili sorprese: Szymon Żurkowski, centrocampista dell’Under 21 polacca acquistato dal Gornik Zabrze per cinque milioni, e soprattutto Pedro Dos Santos, bomber 22enne ex Fluminense, a lungo corteggiato dai viola, arrivato a Firenze l’ultimo giorno di mercato grazie ad un investimento totale di 15 milioni di euro.

La squadra più giovane della Serie A cerca il riscatto dopo la deludente ultima annata e lo fa alle dipendenze di una nuova proprietà, arrivata dagli Stati Uniti per stupire: le premesse per fare bene ci sono tutte. 

Genoa

Lasse Schöne si allena con la sua nuova maglia. Foto: profilo Instagram ufficiale Genoa CFC (@genoaacfofficial).

Acquisti: C. Zapata (d, Milan, svinc.), Jaroszynski (d, Chievo, 2), Barreca (d, Monaco, p), Pinamonti (a, Inter, 18), Rizzo (d, Inter, 2,5), Gavioli (c, Inter, 4), Jagiello (c, Zaglebie Lubin, 1,8), Gumus (a, Galatasaray, svincolato), Zennaro (c, Venezia, 3), Cassata (c, Sassuolo, p), Romero (d, Juve, p), Schone (c, Ajax, 1,5), Saponara (c, Fiorentina, p), Agudelo (c, Atletico Huilia), Pajac (d, Empoli).

Cessioni: Romero (d, Juve, 26), Gunter (d, Verona, p), Lapadula (a, Lecce, p), Veloso (c, Verona, svinc.), Dalmonte (a, Lugano, p), Omeonga (c, C.Brugge, p), Russo (p, Sassuolo), Zukanovic (d, Al-Hali,p), Jaroszynski (d, Salernitana,p), Romulo (c, Brescia).

TIPO CAMPAGNA ACQUISTI: Speriamo non li venda tutti a gennaio.

Come ogni anno, la campagna acquisti del Genoa non è stata banale. Questa volta però Enrico Preziosi sembra essersi superato e, dopo aver puntato su un allenatore interessante come Andreazzoli, ha regalato al tecnico alcuni acquisti di valore. Quello che spicca per qualità ed esperienza è senza dubbio Lasse Schöne, acquistato dall’Ajax dopo la grande Champions League disputata nella passata stagione: si tratta di un centrocampista estremamente tecnico, fortissimo nei calcio di punizione, che saprà dare ordine alla costruzione della manovra di Andreazzoli. In difesa l’occasione Zapata è stata colta al volo, e così la retroguardia genoana si è assicurata un pilastro che conosce bene il nostro campionato. Sulla trequarti Saponara avrà l’ennesima occasione della sua carriera per dimostrare di non essere un calciatore mediocre: giocherà il derby di Genova nella sponda opposta rispetto a un anno fa. Ultimo, ma non per importanza, il colpo più costoso della sessione dei rossoblu. Ben 18 milioni sono stati spesi per uno dei più interessanti prospetti del calcio italiano, chiamato all’impresa di non far rimpiangere la prematura cessione di Piatek avvenuta a gennaio. Andrea Pinamonti, autore di un ottimo Mondiale Under 20, è l’uomo sul quale Preziosi ha voluto puntare per la prossima stagione, protagonista di una campagna acquisti come sempre roboante. Il ragazzo, per mettere subito in chiaro le cose, ha segnato un gran gol già alla prima contro la Roma all’Olimpico.

La salvezza dovrebbe essere una pratica scontata, il Genoa si candida ad essere una delle sorprese del prossimo campionato. Sappiamo tutti però quale potrebbe essere lo scenario alternativo: a gennaio Pinamonti ha già fatto 15 gol e una big decide di comprarlo per cinquanta milioni. Nel frattempo il Milan ha bisogno di un centrocampista di qualità visti i numerosi infortuni in quel reparto, e decide di puntare su Schöne. Per il bene del Genoa e in generale del campionato questa non sarebbe una trama esaltante; c’è da sperare dunque che l’organico attuale venga confermato almeno fino a maggio 2020.

Parma

Karamoh e Gervinho durante un allenamento estivo. Fonte immagine: profilo Instagram ufficiale Parma Calcio.

Acquisti: Inglese (a,  Napoli, 2 + 18), Adorante (a, Inter, 5), Hernani (c, Zenit, 4,3), Martella (d, Pescara), Pavone (a, Pescara), Laurini (d, Fiorentina, 0,9), Colombi (p, Carpi), Karamoh (a, Bordeaux), Dermaku (d, Cosenza, sv), Kulusevski ( c, Atalanta, p), Cornelius (a, Bordeaux, p), Alastra (p, svincolato), Brugman (c, Pescara, 2), Darmian (d, Manchester United).

Cessioni: Brazao (p, Inter), Bastoni (d, Inter, fp), Dimarco (d, Inter, fp), Sierralta (d, Udinese, fp), Schiappacasse (a, Famalicao, fp), Dezi (c, Empoli), Stulac (c, Empoli), Nocciolini (p, Ravenna), Mustacciolo (p, Ravenna). 

TIPO CAMPAGNA ACQUISTI: Fifa Modalità Carriera.

L’impostazione di gioco del Parma della passata stagione era chiara: una difesa rocciosa, un’organizzazione tattica metodica, una prima punta forte e il contropiede di Gervinho, che con la sua velocità seminava il panico praticamente in ogni difesa avversaria. Durante questa sessione di mercato la società emiliana ha voluto confermare questa filosofia, aggiungendo un’altra freccia all’attacco di D’Aversa. Karamoh e Gervinho sarebbero infatti due ali esplosive in un tridente su Fifa, dove la velocità conta sempre molto: l’ex Inter è chiamato a un salto di qualità in una piazza che punta anche quest’anno ad una salvezza tranquilla. In prestito dall’Atalanta è arrivato Kulusevski, che dovrà approfittare di questa stagione per “sgrezzarsi” e convincere la sua società di appartenenza a puntare su di lui per il futuro. Al centro dell’attacco invece una conferma, che non è costata poco alle casse degli emiliani: il Parma ha infatti deciso di riscattare dal Napoli Roberto Inglese, nonostante il Ds Faggiano avesse dichiarato a maggio che questa operazione fosse impraticabile. Due milioni sono stati pagati subito dal Parma al Napoli, che concretamente riscatterà l’attaccante l’anno prossimo con altri 18 milioni di euro. Come riserva nel ruolo di prima punta è stata scelta invece un’ex conoscenza del calcio italiano: dal Bordeaux è arrivato in prestito Andreas Cornelius. Infine il centrocampo, con gli acquisti di Brugman dal Pescara ed Hernani dallo Zenit San Pietroburgo. Quest’ultimo conferma la Modalità Carriera impostata sul videogame della società parmense per la campagna acquisti estiva: brasiliano in cerca di riscatto, classica occasione in arrivo da un club europeo di media fascia, sulla carta molto promettente, nella pratica tutto da dimostrare. Nell’ultima settimana inoltre il Parma è riuscito anche nell’impresa di riportare in Italia Matteo Darmian, che ogni anno finiva nel mirino di qualche big del nostro campionato ma poi restava sempre allo United. Il difensore, non ancora trentenne, è un colpo che consolida la statura della società emiliana.

Il Parma ha deciso di investire una grande quantità di denaro per assicurarsi il suo bomber da salvezza, ai lati del quale si muoveranno due schegge impazzite: l’obiettivo è mantenere la categoria, non raggiungerlo dopo queste spese sarebbe probabilmente letale per la società emiliana.

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