In questa settimana è stato consegnato il Pallone d’oro, premio che celebra il miglior giocatore di calcio dell’anno solare, e questa edizione del trofeo è stata particolare e verrà ricordata per diversi motivi. È il sesto premio individuale vinto da Lionel Messi, prima di tutto: il fenomeno blaugrana ha prevalso su tanti pretendenti al trofeo, tra cui l’olandese Virgil Van Dijk e l’eterno rivale Cristiano Ronaldo.
Lev Yashin: il primo portiere Pallone d’oro
Non è stato conferito solo il Pallone d’oro, però. È stata anche la seconda edizione del trofeo Kopa, ovvero l’equivalente del miglior giocatore al mondo, ma under 21. Quest’anno, il trofeo come miglior giovane è andato a Matthijs De Ligt. L’ex Ajax, ora difensore centrale della Juventus, durante la scorsa stagione è stato una vera e propria rivelazione della squadra dei lancieri di Amsterdam. Messi e De Ligt a parte, questa edizione del Pallone d’oro sarà ricordata per l’introduzione del Trofeo Yashin, ovvero un riconoscimento per il miglior portiere dell’anno solare. Dedicato a Lev Yashin, il nuovo riconoscimento per gli estremi difensori è dedicato all’unico portiere nella storia ad aver vinto il Pallone d’oro di France Football.
È facile capire quanto vincere un Pallone d’oro, in un confronto tra portieri e giocatori di movimento, sia una cosa più unica che rara. Accadde una sola volta, infatti: nel 1963 fu proprio lo storico portiere della Dinamo Mosca a vincere il premio di miglior giocatore europeo, che andò a coronare così una carriera gloriosa, aggiungendo questo trofeo individuale alla vittoria nelle Olimpiadi del 1956 e nel campionato europeo del 1960. Nel corso della storia del calcio, quattro portieri hanno avuto grandi chance di ripetere l’impresa di Lev Yashin: Dino Zoff, Oliver Kahn, Gianluigi Buffon e Manuel Neuer. I due estremi difensori azzurri si sono piazzati entrambi al secondo posto della classifica generale: nel primo caso, a vincere il premio fu Johan Cruijff nel 1973, mentre nel caso successivo fu Fabio Cannavaro a prevalere sul suo compagno di nazionale. Neuer, invece, arrivò terzo nel 2014, dietro Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, con il portoghese a ricevere il suo terzo premio individuale. Stesso risultato ottenuto da Oliver Kahn, che arrivò terzo in classifica per due anni consecutivi, nel 2001 e nel 2002.
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La gloria di Alisson Becker
Pertanto si comprende quanto vincere il Pallone d’oro, per un portiere, possa essere una cosa rara e irripetibile. Questo sentimento comune ha convinto France Football a creare un trofeo per celebrare il lavoro degli estremi difensori, che spesso passa inosservato nonostante la sua importanza. L’edizione inaugurale del Trofeo Yashin ha celebrato la stagione perfetta di Alisson Becker: Champions League e Supercoppa Europea vinte con il Liverpool, e Copa America vinta con il suo Brasile. C’è tanto merito da parte del portiere ex-giallorosso in molte partite dei Reds: basti pensare alla partita giocata in Champions League contro il Napoli nella stagione appena trascorsa. La qualificazione per il Liverpool era ancora in bilico, nonostante il vantaggio firmato da Mohamed Salah. Il Napoli aveva una chance enorme per pareggiare i conti e qualificarsi a discapito degli inglesi. Fu proprio Alisson a metterci del suo, con una parata istintiva a salvare il risultato, qualificando la sua squadra alla fase a eliminazione diretta della Champions League, che poi avrebbe vinto a fine stagione.
Quella appena passata è stata un’annata impressionante da parte del portiere brasiliano: in sessantuno match giocati in tutte le competizioni, Alisson ha mantenuto la sua porta inviolata per ben trentaquattro volte. Questi dati non sono passati inosservati, e infatti la votazione per il miglior portiere è stata vinta da lui con un margine impressionante: circa seicento punti di distacco dal secondo classificato, il collega Marc-Andrè Ter Stegen. Un vero e proprio plebiscito per un giocatore che, nonostante l’onere di non essere un giocatore di movimento, ha ricevuto più voti di giocatori molto più acclamati di lui, come Robert Lewandowski e il compagno di squadra e nazionale Roberto Firmino. Viene quasi naturale pensare che prima del 2019 molti altri portieri, prima di Alisson, potessero avere la gioia di trionfare nel Trofeo Yashin. Andremo a vedere brevemente quali, stilando una classifica degli ultimi dieci anni su chi potrebbe – virtualmente – aver meritato il riconoscimento di France Football come miglior portiere dell’anno solare.
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Chi avrebbe potuto vincere il Trofeo Yashin?
In principio, la lotta era a due. Iker Casillas e Júlio César si giocavano i posti come miglior portiere. Da una parte il madridista, che è stato una colonna portante della Nazionale spagnola di Aragonès e successivamente di Del Bosque, che al Real Madrid ha vissuto momenti difficili prima di tornare a vincere il campionato nel 2012. Se la vita nel suo club era più complicata rispetto a quella in nazionale, Casillas convinceva la critica e si piazzava sempre più in alto di Júlio César, giocatore che nel suo periodo interista ha trovato la sua forma migliore, probabilmente la migliore della sua carriera. Nel 2009 l’acchiappasogni nerazzurro arrivò dietro Casillas nella classifica definitiva del Pallone d’oro, nonostante avesse vinto la Confederations Cup col Brasile e la accoppiata Serie A e Supercoppa Italiana con l’Inter. Neanche il triplete nerazzurro ha consacrato le prestazioni di Júlio César, che nel 2010 arriva a essere sì un ottimo portiere, ma si piazza sempre dietro Iker Casillas, che dal canto suo ha sollevato la Coppa del Mondo nel cielo di Johannesburg. Il dominio del portiere e capitano della nazionale spagnola si protrae ancora per anni, fino al 2013. In quell’annata, il calcio europeo è dominato dal Bayern Monaco, e a difendere i pali della formazione di Jupp Heynckes c’è Manuel Neuer, che salderà la sua posizione come miglior portiere tra i classificati del pallone d’oro. Nel 2014, con la vittoria della Germania nella Coppa del Mondo in Brasile, Neuer è il terzo giocatore più votato tra i migliori del calcio.
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L’estremo difensore dei bavaresi rimarrà in auge fino al 2016, quando viene scavalcato da Rui Patricio e Gianluigi Buffon, finendo come terzo portiere più votato nella classifica del Pallone d’oro. Il primo viene premiato per essere stato parte del Portogallo che ha vinto gli europei del 2016, con lui miglior portiere della competizione. Per Buffon invece è stata una stagione in cui è riuscito a migliorare il record di imbattibilità in campionato: con 974 minuti passati senza concedere una rete, Buffon infrange il record appartenente a Sebastiano Rossi, che era rimasto imbattuto dalla stagione 1993/1994. Il portiere della Juventus riceverà moltissimi voti anche nel 2017, quando è stato leader e trascinatore della Juventus in una stagione sfumata nel secondo tempo di Cardiff. Nel 2018 a farsi valere è Thibaut Courtois. Il portiere belga è stato uno dei migliori giocatori della rassegna mondiale di Russia, capitanando la squadra nell’ultima partita del mondiale in cui il Belgio è arrivato terzo. Dietro il portiere allora del Chelsea, Alisson Becker e Hugo Lloris. Nel 2019 viene finalmente introdotto il Trofeo Yashin, che tutti questi portieri avrebbero meritato di vincere a guantoni bassi. Sicuramente una scelta, quella di France Football, onorevole per premiare il lavoro che spesso passa inosservato. Per un difensore è difficile trionfare nella classifica del pallone d’oro quando – in fin dei conti – le giocate che si ricordano sono più spesso i gol rispetto ai salvataggi. Per i portieri è quasi impossibile, a meno che questo non si chiami Lev Yashin, ovviamente. Che possa esserci in futuro un premio come il Trofeo Yashin, ma per i difensori?