Timo Werner a soli ventitré anni può già vantare 81 gol in 205 partite di Bundensliga. Nel suo curriculum sei stagioni alle spalle, tutte giocate da protagonista, prima allo Stoccarda e poi al RasenBallsport Lipsia (più conosciuto come Red Bull) e la settima, in corsa, che lo vede tra gli attaccanti più prolifici con 18 gol in 17 presenze. Meglio di lui, con una rete in più, solo Robert Lewandowski, attaccante del Bayern Monaco. E proprio i bavaresi sono tra gli indiziati come prossima destinazione della punta. Ma sarebbe davvero la soluzione ideale?
Cresciuto nelle giovanili dello Stoccarda, già a diciassette anni Timo Werner arriva prepotentemente in prima squadra, diventando il giocatore più giovane a indossare la maglia degli Svevi (1 agosto 2013 in Europa League) per poi esordire qualche giorno dopo anche in Bundesliga. A un mese e mezzo dall’esordio arriva anche la prima rete e poco dopo (a novembre) la prima doppietta (suo il record come calciatore più giovane ad averne segnato una in Bundesliga). In totale con i biancorossi per lui 13 gol in 95 presenze.
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Numeri non esaltanti, ma il Red Bull Lipsia, neopromosso in Bundesliga, non si lascia scappare l’occasione di prelevare il cartellino del giocatore per circa dieci milioni di euro: l’impatto è devastante. Primo titolo di capocannoniere in campionato con 21 gol e posto da titolare sin da subito. Nel 2017 arriva anche la chiamata della Nazionale: con la Mannschaft 11 reti in 29 presenze, inclusa la partecipazione al Mondiale di Russia 2018, terminata malissimo per la nazionale teutonica, eliminata già al primo turno.
Proprio le partite in Nazionale (ma in realtà anche molte partite in trasferta giocate con il Club) sono il teatro in cui va in scena il dissapore del popolo tedesco per Timo Werner, che sicuramente sarà il perno offensivo di quella stessa Nazionale per il prossimo decennio. Il motivo? Il passaggio al Red Bull Lipsia commentato con una dichiarazione che ha fatto storcere il naso ai tifosi tedeschi, attentissimi alla tradizione storica delle proprie squadre di club: «Lascio una squadra che ha grande tradizione per una che invece in futuro avrà grande tradizione». Questa battuta è stata interpretata come una mancanza di rispetto verso un club antico come lo Stoccarda, a causa del fatto che il progetto-Lipsia viene visto più come mera operazione di marketing del brand della lattina con le ali. Ciò causa impietosi fischi dagli spalti verso Werner, paradossalmente anche dopo aver messo a segno un gol con la maglia della Nazionale.
Il contratto di Werner, precedentemente in scadenza a fine stagione, è stato rinnovato nell’agosto 2019 per altri tre anni, con una clausola rescissoria per nulla inavvicinabile: trenta milioni di euro. Il Red Bull Lipsia, per evitare l’atroce beffa di perdere il bomber a costo zero la prossima estate, ha acconsentito a inserire tale clausola, sicuramente abbordabile per i top club europei. Ma chi è sulle sue tracce? Chi ne ha più bisogno?
L’attuale numero 11 dei Tori Rossi di Lipsia è un attaccante completo, molto forte tecnicamente con una buona velocità e un innato senso del gol. Per i suoi movimenti sempre sul filo del fuorigioco può lontanamente ricordare Pippo Inzaghi, ma le sue doti di incursore negli spazi senza palla e la sua bravura nell’allargare il gioco e proporsi anche come seconda punta, giocando con e per la squadra, lo portano a un livello potenzialmente più alto. In patria non mancano i paragoni eccellenti con dei miti come Miroslav Klose e Mario Gomez.
Dove vedremo prossimamente Timo Werner? Tra le pretendenti più accreditate sicuramente proprio i tedeschi del Bayern Monaco, ma non mancano sirene estere: Chelsea e Real Madrid su tutte. E in Italia? La Roma non è andata oltre qualche primo contatto per tutelarsi durante la trattativa Dzeko-Inter della scorsa estate, poi sfumata. La Juventus è, probabilmente, l’unica in Serie A ad avere però l’appeal per attrarre il giocatore. Ma ne ha bisogno?
Timo Werner sarebbe protagonista assoluto praticamente in qualunque squadra. Tralasciando quei team che avrebbero sicuramente bisogno di un finalizzatore con questi numeri, ma che non sono in grado di permetterselo sia a causa dei problemi di bilancio che di appetibilità (come ad esempio il Milan), i nomi delle pretendenti possibili si restringono alla cerchia delle big europee.
In patria appeal ne ha, e tanto, il Bayern Monaco. La stagione dei bavaresi è, come al solito, di primo livello. In Bundesliga, però, si trovano a inseguire il Mönchengladbach (avanti di un punto) e proprio il Red Bull Lipsia di Werner, sopra di quattro lunghezze. L’attacco non sembra essere il problema del Bayern che, anzi, vanta in rosa Rober Lewandowski, la punta più prolifica dei maggiori campionati europei. Nonostante ciò, l’interesse per il ventitreenne di Stoccarda rimane vivo, visto che la permanenza del bomber polacco a Monaco di Baviera non è così scontata: già nei mesi scorsi, in estate, sirene spagnole provenienti da Madrid, sponda Real, avevano fatto paventare il cambio di maglia per Lewandowski.
Proprio il Real Madrid pare essere l’indiziata principale per Timo Werner: annata finora non esaltante, benché la squadra sia ancora in lizza su tutti i fronti e un gioco che non convince la piazza madrinista, sempre esigente. Benzema, nonostante le due ultime stagioni tornate a ottimi livelli in termini realizzativi, necessita un rincalzo. I blancos vagliano varie piste e una delle più calde pare essere quella che porta proprio a Timo Werner: la clausola rescissoria non fa paura e solo immaginare cosa potrebbe creare l’alchimia con Eden Hazard fa sognare a occhi aperti i tifosi. Attenzione però: il Real Madrid di Florentino Perez ha sul taccuino altri nomi. Oltre al già citato Lewandoski, altra candidatura importante per l’attacco dei blancos è quella di Erling Haaland, norvegese che sta incantando a Salisburgo, squadra austriaca curiosamente anch’essa di proprietà della Red Bull.
Nel domino che deciderà le sorti della futura squadra di Werner potrebbe finire anche la Juventus. La Vecchia Signora ha i mezzi per portare a Torino qualsiasi giocatore, come dimostrato con Cristiano Ronaldo prima e Matthijs de Ligt poi. Attualmente, però, sul tedesco sembra essersi defilata: l’attuale trio CR7, Higuain e Dybala sembra dare garanzie, e inoltre sono sempre più insistenti le voci che vedono i dirigenti bianconeri guardare in Austria e ai numeri del già citato talento norvegese Haaland come possibile rinforzo della prossima estate per il reparto avanzato.
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Chi rimane? Guardando ai principali campionati europei, il Chelsea sembra essere una delle principali pretendenti in Inghilterra: le caratteristiche di Werner sembrano perfette per il campionato inglese e per il gioco dei Blues. In più il giocatore pare non nascondere il suo gradimento per la Premier League e per il Chelsea. Resterebbe da capire come gestire Tammy Abraham, talento delle giovanili dei Blues, esploso quest’anno in prima squadra e che ha scavalcato nelle gerarchie Olivier Giroud, ormai al terzo anno da non protagonista con il Chelsea.
E se alla fine, magari con il titolo di Campione di Germania in tasca, Timo Werner spiazzasse tutti decidendo di restare a Lipsia? D’altronde è stato lo stesso attaccante tedesco a dire che ha lasciato lo Stoccarda per accasarsi in una squadra che «in futuro avrà grande tradizione»…
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