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Subentrati e goleador: qualche minuto per una tripletta

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Eugenio Guido

Circa ventitré minuti. Questo il tempo che è servito qualche giorno fa a Erling Håland per mettere a segno una tripletta da subentrato con la sua nuova casacca, quella del Borussia Dortmund. Un’impresa riuscita ad altri giocatori, più o meno affermati. Nella lista, che vede anche Leo Messi, troveremo più di una conoscenza della “nostra” Serie A.

Håland: tripletta da predestinato

Entrato al minuto 56, mentre il Borussia Dortmund era sotto in casa contro l’Augsburg per 3-1, Håland ha impiegato 183 secondi per mettere a segno il primo gol (all’esordio). Al 70′ e al 79′ gli altri due sigilli dell’attaccante, indispensabili al Borussia per ribaltare il risultato sfavorevole e al diciannovenne norvegese per portarsi a casa il pallone. L’exploit al Red Bull Salisburgo non era un fuoco di paglia: l’attaccante (puntato anche dalla Juve prima dell’operazione-lampo che l’ha portato in Germania) si conferma letale. Gol all’esordio in campionato col Salisburgo, così come in Champions League (sempre con la maglia degli austriaci), gol all’esordio anche in Nazionale e ora conferma all’esordio pure con il Borussia Dortmund. Per il classe 2000 finora 52 reti segnate in 97 partite ufficiali con maglie di club. Quest’anno, tra Campionato austriaco e tedesco, già diciannove gol: numeri impressionanti.

Paco Alcácer: un déjà vu tutto giallonero

Borussia Dortmund-Augsburg della scorsa stagione è già stata teatro di una tripletta di un subentrante. 6 ottobre 2018, copione pressoché identico: gialloneri sotto di un gol quando, al 59′, fa il suo ingresso in campo l’inconsapevole mattatore, Paco Alcácer. Tripletta fondamentale e rocambolesca, messa a segna tra il 62′ (circa 180 secondi dopo il suo ingresso in campo) e il 96′, per una vittoria in zona Cesarini sofferta, ma fondamentale per la corsa alla Bundesliga (anche se il Meisterschale, alla fine, è andato agli storici rivali del Bayern Monaco per soli due punti di vantaggio). Alcácer anche quest’anno è nelle file del Borussia ma svariati problemi fisici non ne hanno consentito il pieno utilizzo, obbligando la squadra ad andare sul mercato e cercare un nome di prim’ordine per l’attacco.

Paco Alcácer con la maglia del Dortmund. Foto: Twitter @paco93alcacer.

Proprio l’arrivo di Håland ha allontanato Paco Alcácer dal Borussia: sempre più insistenti le voci che lo vedrebbero tornare in patria (Atletico Madrid e Valencia le candidate).

Leggi anche: Le goleade indimenticabili nel mondo del calcio.

Premier League: subentrati all’insegna del Manchester United

C’è chi dei gol da subentrante ha fatto un marchio di fabbrica, diventando il risolvi-partite di Sir Alex Ferguson e del suo United. Ole Gunnar Solskjær ha segnato in totale 127 gol in 365 partite giocate con i Red Devils, di cui quasi la metà entrando a partita in corso. Sicuramente il gol più pesante fu quello che ribaltò la finale di Champions League della stagione 1998/99: sotto per 1-0 contro il Bayern Monaco, lo United vinse in rimonta nel recupero grazie ai gol di Sheringam e proprio del Baby-Faced Assassin Solskjær. L’attuale tecnico del Man United, però, rientra nella nostra lista grazie alle reti messe a segno contro il Nottingham Forest in un match del 1999 di Premier League. I gol del norvegese (lanciato dal Molde, stessa squadra in cui ha giocato anche Håland) furono quattro in circa venti minuti di gioco.

Sempre Premier League e sempre Manchester United protagonisti, ma come vittima. L’attuale numero 9 interista Romelu Lukaku è riuscito a portarsi a casa il pallone grazie a una tripletta da subentrante segnata nella stagione 2012/13 con la maglia del West Bromwich proprio contro i Red Devils (finì 5 a 5). Lukaku, prima di approdare in nerazzurro durante l’estate 2019, ha vestito la maglia dello United punito in quell’occasione. Con il Manchester per lui 42 reti in 96 presenze, ma nessuna tripletta.

Romelu Lukaku con la maglia dell’Inter: finora per lui cinque doppiette in nerazzurro, ma nessuna tripletta. Foto: Twitter @RomeluLukaku9.

Serie A: solo in quattro a riuscirci

Durante la stagione in corsa l’impresa è riuscita al danese Andreas Cornelius, attaccante in forza al Parma (ma di proprietà dell’Atalanta), che ha messo a segno una tripletta da subentrante contro il Genoa nel 5-1 giocato al Tardini. Tra tutti i giocatori della lista, il numero 11 gialloblù è l’unico a essere subentrato nel primo tempo, al 12′ per sostituire l’infortunato Roberto Inglese. Per il classe 1993 la soddisfazione è doppia: si è trattato della sua prima tripletta in assoluto tra i 78 gol segnati finora.

Pur non essendo un evento che accade così spesso, anche nella stagione 2018/2019 qualcuno è riuscito nell’impresa di mettere a segno tre gol entrando a partita in corso in Serie A. Protagonista è Josip Iličić, centrocampista offensivo in forza all’Atalanta, con i tre gol messi a segno in trasferta sul campo del Sassuolo. Lo sloveno, entrato al 63′, ha messo in cassaforte il 2-3 dei bergamaschi maturato fino a quel momento, portando il risultato su un tennistico e definitivo 3-6.

Leggi anche: Perin veste la maglia del Genoa: il ritorno del figliol prodigo.

Per trovare un altro subentrato in Serie A capace di mettere a segno una tripletta, dobbiamo scorrere indietro fino alla stagione 2011/2012. MVP del match Lecce-Milan fu Kevin-Prince Boateng. Il ghanese, entrato in campo all’inizio del secondo tempo al posto di Robinho, con i rossoneri sotto per 3-0, riuscì a mettere a segno un’incredibile tripletta, tra il 49′ e il 63′, prima che il compagno di squadra Yepes portasse a termine il sorpasso a pochi minuti dalla fine dell’incontro per il 3-4 finale. Dopo aver lasciato i rossoneri per trasferirsi in Germania e poi in Spagna, Boateng è tornato Serie A: la stagione scorsa ha giocato al Sassuolo per metà stagione, prima di trasferirsi a gennaio al Barcellona (senza grande fortuna). Dall’estate dello scorso anno si è accasato alla Fiorentina, sua attuale squadra.

Foto: Juventus FC.

Primo in assoluto a riuscire a mettere a segno tre gol da subentrato nella storia del massimo campionato italiano è il compianto Pietro Anastasi. Nella stagione 1974/1975, infatti, l’attaccante bianconero entrato a venti minuti dalla fine riuscì nell’impresa in soli cinque minuti (dall’83’ all’88’) entrando così nell’albo dei record della Serie A.

Leggi anche: Pietro Anastasi, ricordo di un campione gentile.

Anche la Pulce c’è riuscito

Come anticipato, anche Leo Messi si inserisce nella lista di giocatori con all’attivo una tripletta da subentrante. Il sei volte Pallone d’oro argentino è riuscito nell’impresa non con la maglia del Barcellona, ma con quella della sua Nazionale. Nella Copa América del centenario del 2016, giocata per l’occasione negli Stati Uniti e persa in finale proprio dall’Argentina contro il Cile, il numero 10 della Celeste si rese protagonista di tre gol in poco meno di venti minuti nella gara del girone della competizione contro Panama. Entrato in campo poco dopo l’ora di gioco, la Pulce ha mostrato i suoi numeri al Soldier Field di Chicago: sinistro piazzato, punizione morbida e rete dopo controllo in area e dribbling sul difensore avversario.

Lionel Messi con la maglia dell’Argentina. Foto: Facebook @leomessi.

Fonte statistiche: www.transfermarkt.it

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Eugenio Guido

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