La quarantena da Coronavirus è iniziata all’improvviso, togliendo agli italiani la loro quotidianità. Per gli appassionati di serialità e/o binge watcher questo periodo di stasi potrebbe essere l’ideale per recuperare le serie televisive lasciate in sospeso, per guardare nuovamente quelle che sono piaciute di più o per scoprirne altre. Se non avete voglia di dormire o di scatenarvi sul balcone di casa, vi proponiamo sei serie televisive cult andate in onda negli anni Novanta e Duemila o a cavallo tra i due decenni che dovreste recuperare o rivedere per rendere l’attesa più sopportabile.
Il primo della lista è un classico della serialità comica, Will & Grace, sitcom statunitense andata in onda dal 1998 al 2006 con otto stagioni e dal 2017 protagonista di un revival attualmente in produzione. La serie è ambientata a Manhattan, New York, e segue la vicende di quattro amici: Will Truman, brillante avvocato gay, Grace Adler, architetto d’interni dalla sfortunata vita amorosa, Karen Walker, arrampicatrice sociale e alcolizzata, e Jack McFarland, aspirante attore e scroccone. Will & Grace è stata una delle prime serie a portare l’omosessualità sul piccolo schermo in tutte le sue sfaccettature (la sobrietà di Will, la stravaganza di Jack), ha sfruttato la comicità a fini sociali e ha saputo creare personaggi estremamente tipizzati, ma etichettati in modi che non gli si addicono – la critica all’aspetto di Grace nonostante la sua evidente bellezza – e con risvolti inaspettati – il desiderio di maternità di Karen. La cifra di stile della serie è la capacità di instillare nello spettatore il dubbio che tra Will e Grace ci possa essere qualcosa di più di una semplice amicizia.
Un’altra sitcom da recuperare è Friends – trasmessa in America dal 1994 al 2004 – che vanta il finale di serie più visto nella storia della televisione. Ambientata a New York, la serie è incentrata su un gruppo di amici conosciutisi al liceo, composto da tre donne (Monica, Rachel e Phoebe) e tre uomini (Ross, Joey e Chandler), che si riuniscono abitualmente al Central Perk, un caffè nei pressi del famoso parco newyorkese. Fedelmente al titolo, Friends è una sitcom in cui l’amicizia (che a volte sconfina nell’amore) condiziona le scelte dei protagonisti per tutto il tempo, dai personaggi ben caratterizzati – l’impeccabile Monica, la svampita Phoebe, la snob Rachel, il tenero Ross, il pervertito Joey, il cinico Chandler – e ritratti nella loro gioventù e nella loro continua lotta per l’affermazione personale.
Messa da parte la comicità, è doveroso citare Beverly Hills 90210, serie televisiva corale ambientata nella città di Beverly Hills – contea di Los Angeles – dove si intrecciano le storie di un grande gruppo di amici del liceo che crescono insieme nel corso delle 10 stagioni andate in onda dal 1990 al 2000. All’epoca Beverly Hills 90210 fu innovativa perché affrontò per la prima volta temi oggi dibattuti quali l’alcolismo, la tossicodipendenza, la violenza sessuale, le gravidanze indesiderate e, in generale, la sessualità degli adolescenti. Contraddistinta da un cast splendido che ha fatto emergere nuovi sex symbol – ricordiamo Luke Perry, scomparso nel 2019 – la serie californiana vanta un’atmosfera familiare, serena, quotidiana, in cui i protagonisti affrontano le sfide piccole e grandi della crescita, mantenendo saldi i valori dell’amicizia e della famiglia. A ciò Beverly Hills 90210 aggiunge una particolare attenzione alla moda, alla bellezza, al lifestyle e alla ricchezza. Nel 2019 la serie è stata seguita dal reboot BH90210, un falso documentario di 6 episodi cancellato lo scorso novembre.
In California è ambientato anche The O.C., un teen drama trasmesso dal 2003 al 2007 e basato sulle vicende degli abitanti altolocati di Newport Beach – città della contea californiana di Orange County – con una particolare attenzione per Ryan Atwood. Quest’ultimo è un ragazzo cresciuto in una famiglia di criminali che viene adottato dai Cohen e, in tal modo, si ritrova a vivere in un ambiente completamente diverso dalla sua città d’origine, fatto di lusso, ricchezza, superficialità e falsità. I protagonisti che lo affiancano sono Marissa Cooper, una ragazza dal rapporto complicato con la famiglia, Seth Cohen, il fratello adottivo con un’inguaribile cotta per Summer Roberts, e quest’ultima, una ragazza carinissima molto attenta all’immagine e alla reputazione. The O.C. è una serie che mette al centro l’elemento dello scandalo – truffe, tradimenti, relazioni scabrose, figli segreti, divorzi, riappacificazioni – scavando a fondo nelle vite apparentemente impeccabili dei suoi personaggi, puniti severamente per le loro azioni. Lo show è stato uno dei più conosciuti dei primi anni duemila e ha cresciuto la generazione dei ragazzi nati nei primi anni Novanta, che hanno vissuto la loro adolescenza guardando The O.C.
Ai primi anni duemila risale anche Desperate Housewives, uno show televisivo incentrato sulle vite di quattro casalinghe della provincia americana – Susan Mayer, Lynette Scavo, Bree Van De Camp e Gabrielle Solis – e sui misteri che coinvolgono gli abitanti della fittizia Fairview, nel quartiere di Wisteria Lane. Il punto di forza della serie terminata nel 2012 dopo otto stagioni è la sua capacità di miscelare generi narrativi diversi – dramma, commedia, giallo e soap opera – diventando un prodotto unico nella sua categoria e capace di fare scuola. A ciò Desperate Housewives aggiunge una serie misteri originali e intricati che, cambiando di stagione in stagione, mantengono salda l’attenzione dello spettatore e dipingono una classe media ipocrita e meschina. Le ristrette ambientazioni della serie, girata interamente nelle case delle protagoniste e nei loro dintorni, danno l’idea di una provincia chiusa in sé stessa e, allo stesso tempo, soffocante per i suoi abitanti.
Ultima, ma non meno importante, è Buffy L’Ammazzavampiri, serie fantasy, drammatica e d’azione creata da Joss Whedon e andata in onda dal 1997 al 2003 per un totale di sette stagioni. La serie è ambientata nella fittizia Sunnydale e ha per protagonista Buffy Summers, un’adolescente fuori dal comune: Buffy, infatti, è una cacciatrice, per definizione una prescelta in grado di combattere le forze del male come nessun altro. Buffy L’Ammazzavampiri è uno dei primi prodotti fantasy della televisione moderna che ha inevitabilmente fissato le regole, le routine e l’immaginario fantastico del genere. Non semplicemente un fantasy, la serie, essendo girata negli anni Novanta, è uno specchio della moda e del modo di vivere dell’epoca, con un’attenzione anche al fenomeno del consumismo. Buffy Summers è una delle prime protagoniste femminili della serialità, una ragazza risoluta, testarda, forte nel corpo e nello spirito, una eroina femminista che distrugge gli stereotipi di genere. Lo show del 1997 si caratterizza per una straordinaria inventiva che rende interessanti tutte le stagioni – a differenze di alcune serie contemporanee che diventano insensate dopo un certo numero di episodi – e per uno dei finali di stagione più strazianti di sempre, l’episodio 5×22.
I fondi di investimento sono strumenti finanziari piuttosto variegati, i quali consentono di disporre di…
Avere a disposizione gli strumenti giusti per navigare la rete in sicurezza è certamente un…
L'iPhone 13 è uno degli smartphone più venduti ancora in questo momento, nonostante tutti gli…
Stiamo vivendo un'era di profondi cambiamenti, legati soprattutto al digitale e alle nuove tecnologie. Ogni…
Whatsapp, con questo metodo potrai trasformare i tuoi vocali in testo e leggerli, invece di…
TikTok ha deciso di introdurre un'importante novità ripresa da YouTube. Un cambio di rotta per…