Si avvicina sempre più alla fine il campionato di Serie A simulato su PES 2020 di cui ci stiamo occupando in queste settimane. Nella realtà si lavora per il ritorno in campo a fine maggio, mentre sulla piattaforma Konami la stagione sembra aver preso pieghe abbastanza dirette. La Juventus resta favorita per lo Scudetto, la Lazio insegue ma ha perso colpi, Atalanta e Inter battagliano per il terzo posto mentre Roma, Napoli, Milan e altre squadre si giocano l’approdo in Europa League.
Contestualmente, anche la lotta salvezza sembra aver trovato una svolta, con tre squadre più indietro di altre e alcuni colpi inattesi che hanno portato punti importanti. Anche la 32^ giornata non si è rivelata esente da sorprese, con incontri certamente ben giocati e svolte talvolta al limite dell’immaginabile.
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Se il campionato fosse iniziato su PES 2020 dal momento in cui tutto si è fermato, probabilmente la Roma sarebbe in un mare di guai. La squadra giallorossa è ormai in crisi profonda e perde anche contro il Brescia ultimo in classifica. Al Rigamonti la gara è un compendio di tutto ciò che è stato (a tratti) e che avrebbe dovuto essere (senza riuscirci) Mario Balotelli. L’ex Inter e Milan domina letteralmente l’incontro, segnando due gol decisivi – il primo nato a causa di un disastro comunicativo tra Bruno Peres e Kluivert – e impegnando severamente Pau López in svariate occasioni. In pieno stile del personaggio, Balotelli si fa anche beffe di un rivale storico come Totti (che già in passato lo aveva scalciato in una finale di Coppa Italia), esultando con un selfie al cellulare proprio come Er Pupone durante un derby.
Giallorossi ormai dalle ambizioni completamente smantellate: dal ritorno in campo la Roma non ha mai vinto, collezionando tre pareggi e tre sconfitte, inclusa questa. I tifosi, in particolar modo, mormorano soprattutto a causa di alcune scelte di Fonseca, il quale – per esempio – sta nascondendo Džeko in panchina per far giocare Kalinić. Lo stesso bosniaco, però, aveva provato da subentrato a togliere le castagne dal fuoco al suo allenatore con la bella segnatura del pari. «Sicuramente il momento è difficile ma sapevamo che sarebbe stata dura riprendere dopo questa sosta inattesa, cercheremo di rientrare in condizione il prima possibile», spiega il tecnico portoghese. Forse non conscio che la stagione si avvia ormai verso la fine e che la Roma potrebbe ormai aver detto addio alla corsa Champions.
Da una parte una squadra che, dopo un girone d’andata strabiliante, sembra non credere più alla chance di andare in Europa. Dall’altra una compagine in lotta salvezza ma comunque in vantaggio (seppur non esagerato) sulla terz’ultima. Cagliari-Lecce genera dunque uno 0-0 abbastanza leggibile, con entrambe le squadre che si accontentano di un punto a testa per avvicinarsi al finale di campionato. Come nella migliore tradizione la partita risulta equilibrata quanto poco spettacolare, con poche occasioni e molti errori in fase di passaggio. La Sardegna Arena mormora ma ormai è chiaro che difficilmente la squadra di Zenga potrà tornare a sognare le posizioni che contano.
Tra le squadre che ormai hanno mollato gli ormeggi da tempo c’è pure l’Hellas, non in grado di dare seguito alla sua fame d’Europa quando il gioco si è fatto duro. D’altro canto, invece, la Fiorentina sta provando a uscire solo recentemente da una crisi di identità e risultati che ne stava addirittura pregiudicando la permanenza in massima serie. Contro il Verona è decisivo Vlahović, talento che sembra sempre un po’ troppo sottovalutato. Il giovane attaccante sigla la seconda doppietta di questa giornata, dimostrando di aver superato ormai brillantemente lo spavento dopo la positività al coronavirus. Fiorentina che dunque si avvicina alla parte sinistra della classifica, insidiando proprio gli scaligeri.
A proposito di scontri salvezza, il Genoa coglie una vittoria decisamente importante in un match simile a un ultimo treno per cercare di mantenere la categoria. Lo stacco di Biraschi su corner di Schöne mantiene vive le speranze della compagine di Nicola di arrivare a una salvezza che si sta facendo sempre più complicata. La Spal invece sembra ormai praticamente condannata, dopo un confronto diretto perso senza battere troppo ciglio: penultima posizione e distacco dalla terz’ultima che aumenta in maniera inesorabile.
Prosegue in maniera incredibilmente scialba il finale di campionato dell’Inter, che sembra restare terza per inerzia esclusivamente a causa delle mancanze della concorrenza. Contro il Torino arriva l’ennesimo pareggio per 0-0, con la squadra di Conte che sembra vivere una crisi importante soprattutto nel reparto offensivo, con Lukaku e Lautaro Martínez quasi completamente inceppati. Longo sembra invece aver restituito ai granata quella forza e quel cuore mancati per gran parte della stagione. Ovviamente questo non basterà per raggiungere palcoscenici stellati ma almeno si è ridata ai tifosi una squadra pronta a non mollare.
Il primo big match della giornata regala una possibile nuova svolta a questa stagione di Serie A. Juventus e Atalanta infatti pareggiano 1-1 allo Stadium, con la Lazio che potrebbe dunque avvicinare ulteriormente in bianconeri in vista del finale di campionato. Nonostante un primo tempo di sofferenza l’Atalanta segna nella seconda frazione con Zapata e, per qualche minuto, si visualizzano incubi di sconfitta per il popolo bianconero. Al 78′ però è Ramsey, su sviluppi di corner, a pareggiare la partita. La Juventus cerca anche di trovare una vittoria solo sfiorata con un destro di Ronaldo di poco a lato, in pieno recupero. Di fatto, però, le statistiche premiano oltremodo una Juventus che forse meritava di perdere (solo un tiro in porta, quello del gol, nel’arco di tutta la partita) e che colleziona il secondo pareggio nelle ultime due giornate. Atalanta che non riesce a dare uno strappo decisivo per blindare la posizione Champions ma che può vantare l’ennesimo risultato di livello del campionato.
Nonostante un predominio territoriale evidentissimo, la Lazio non riesce ad approfittare del passo falso della Juventus e viene bloccato sullo 0-0 dal Sassuolo. I neroverdi giocano la peggior partita della stagione, non tirando mai e subendo un corposo possesso palla (61%) da parte degli avversari. Nonostante una prestazione insufficiente, però, De Zerbi porta a casa un punto che tiene a distanza (ma non annulla) le ambizioni scudettate della Lazio. Che però, va ammesso, da quando il campionato è ricominciato sembra fare fatica più del previsto per rimettersi in riga. Questo a dispetto della fretta mostrata da Lotito di rientrare presto in campo. Una fretta che, anche in questo caso, forse si è rivelata una cattiva consigliera.
Tra le partite interessanti di questo ricchissimo turno Parma-Bologna ha una mitologia particolare. Si tratta di un derby da sempre molto sentito per la supremazia di una fetta di Emilia-Romagna, che in questo caso premia i padroni di casa grazie a una rete nel finale dell’onnipresente Cornelius, ormai completamente calato nella realtà ducale. Va però sottolineato come, in realtà, sia stato proprio il Bologna a comandare la partita per lunghissimi tratti, impegnando costantemente Colombi e colpendo anche una traversa con Orsolini. A fronte di una capacità offensiva non esaltante degli avversari, però, il Parma ha saputo capitalizzare l’occasione. E ora, anche in virtù dello scontro diretto tra Napoli e Milan, potrebbe aver conquistato tre punti curiosamente importanti per la corsa all’Europa League.
Continua la gloriosa e breriana tradizione degli 0-0 dalla ripresa del campionato. Anche Udinese-Sampdoria, nonostante non sia da annoverare tra le gare più brutte del campionato, partecipa a questo importante andazzo. Ad andare più vicina alla vittoria è la squadra di Gotti, che colpisce un legno con De Paul. Ma tutto sommato il pareggio va bene a entrambe, più lontane di altre squadre dalla zona calda della retrocessione. A piccoli passi bianconeri e blucerchiati, infatti, si avvicinano al mantenimento della categoria.
In barba alle voci di mercato che lo vedrebbero proprio appetito dal Milan per la prossima stagione, Arkadiusz Milik firma la vittoria del Napoli contro i rossoneri in uno scontro diretto per l’accesso all’Europa League. Seconda vittoria consecutiva per gli azzurri che, in virtù del trionfo al San Paolo, scavalcano la disastrata Roma di queste settimane e raggiungono il quinto posto in classifica. Pericolosa stoppata invece per il Milan, superato anche dal Parma e in questo momento fuori da ogni competizione europea nonostante le ambizioni. Gattuso sembra invece aver riportato il Napoli su livelli di gioco e risultati accettabili. Anche se gli azzurri difficilmente potranno cercare un assalto alla zona Champions senza tonfi clamorosi delle dirette concorrenti.
In virtù dei risultati maturati su PES 2020, ecco la classifica della Serie A dopo la 32^ giornata di campionato:
1) JUVENTUS 77
2) Lazio 72
3) Inter 65
4) Atalanta 59
5) Napoli 50
6) Roma 48
7) Parma 47
8) Milan 45
9) Bologna 41
10) Verona 40
11) Sassuolo 39
12) Cagliari 39
13) Fiorentina 39
14) Udinese 37
15) Torino 36
16) Sampdoria 32
17) Lecce 30
18) Genoa 29
19) Spal 24
20) Brescia 24
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