Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh, si è spento la sera del 6 novembre 2020, all’età di settantadue anni. Già malato da tempo, è peggiorato dopo essere stato colpito dal Covid-19.
A darne la notizia sono stati i suoi stessi compagni di band, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli sulle loro pagine social. In un post su Facebook firmato da tutti i componenti, il tastierista dei Pooh scrive: «Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti bei momenti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre».
Si sono aggiunti numerosi pensieri da parte di altre personalità dello spettacolo, tra cui Enrico Ruggeri, che lo ha ricordato su Twitter come «una persona per bene, sempre sorridente, piena di energia positiva».
Leggi anche: Gigi Proietti, il mandrake della risata.
Nato a Roma il 12 settembre del 1948, Stefano D’Orazio ha suonato con i Pooh dal 1971 al 2009, e poi per i concerti d’addio del 2015 e 2016 in occasione della reunion della band. Occasionalmente suonava anche il flauto traverso. L’8 settembre del 1971 aveva sostituito Valerio Negrini, il primo batterista dei Pooh, affiancando Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Riccardo Fogli. Red Canzian sarebbe arrivato due anni più tardi e Valerio sarebbe sempre rimasto legato al gruppo come paroliere.
Stefano D’Orazio era anche autore di testi per i Pooh. Da ricordare è Senza musica e senza parole del 1994, in cui ogni frase è concatenata alla precedente attraverso l’ultima parola, e il musical Aladdin del 2001, scritto con la partecipazione dei suoi tre ex colleghi.
Stefano con i Pooh si prestava molto allo scherzo. La band ha partecipato alla sitcom Camera Cafè come ospite a quattro episodi della serie (Arrivano i Pooh, I 40 anni dei Pooh, La guerra dei Pooh e L’incantesimo dei Pooh). Paolo Bitta, protagonista dello show interpretato da Paolo Kessisoglu, è infatti un accanito fan della band.
Vogliamo ricordare il batterista romano con una performance del 2016 dei Pooh. Tutti insieme, compagni d’avventura in cinquant’anni di palcoscenico.
Come dice la canzone: «Si può essere amici per sempre, anche quando le feste finiscono e si rompono gli incantesimi».