Che l’Europa League sia spesso una vetrina importante per dare visibilità a giocatori che difficilmente si vedrebbero in altro modo non è una novità. Anzi. Ci sono tanti talentini, tra giovani emergenti o calciatori comunque già affermati in realtà “periferiche” del calcio europeo: spesso a farsi notare non sono solo le squadre di spicco di alcuni campionati.
Basti vedere che tra le migliori di questa edizione troviamo il Villareal di Unai Emery, squadra che comunque richiama una certa tradizione in Europa League, specialmente in questo decennio, e il Lille di Christophe Galtier. Per il submarino amarillo la situazione vede sì il Villareal come una squadra importante nel campionato nazionale, ma che a livello di titoli vinti sta lontano anni luce rispetto alle regine della Liga Spagnola.
Per il Lille, il discorso è identico. Squadra non di spicco del campionato francese, ma che per diversi periodi nella sua storia è stata la migliore di Francia. Gli ultimi titoli vinti per i francesi infatti risalgono all’annata 2010/2011, quando al vecchio Stadio Lille-Metropole allenava Rudi Garcia, schierando un attacco composto da Moussa Sow, Gervinho ed Eden Hazard.
Nel frattempo sono passati tanti calciatori da Lille, tra cui Victor Osimhen, attaccante passato al Napoli nella scorsa finestra di mercato. A farsi notare però, nell’ultimo periodo è Yusuf Yazici, calciatore che è a Lilla dal 2019, ma che ha passato quasi quattro mesi fuori per la rottura di un legamento crociato.
Sebbene non sia mai stato un goleador, di trenta gol all’attivo segnati in tutta la carriera, ne ha segnati circa un quinto in due partite giocate di Europa League, nei match contro Sparta Praga e Milan.
Leggi anche: Jens Petter Hauge: nuovo acquisto del Milan.
Stronger everyday! #DedicatedToPlay @losclive pic.twitter.com/FlhkAq0N3D
— Yusuf Yazıcı (@yaziciyusuf97) November 6, 2020
Chi è Yusuf Yazici?
Ciò a cui abbiamo assistito nella partita di San Siro tra Milan e Lille è effettivamente unico. Raramente il Milan concede così tanti gol a un singolo giocatore. Basti pensare che l’ultima volta in cui i rossoneri hanno regalato il pallone della partita a un avversario risale a quasi vent’anni fa.
Bisogna scomodare Rivaldo per trovare l’ultima tripletta segnata a San Siro da un avversario in un Milan-Barcellona di Champions League 2000/2001, mentre per l’ultimo hattrick subito in generale bisogna andare indietro nella storia fino a un Borussia Dortmund Milan di Coppa UEFA dell’annata successiva con tre gol segnati da Marcio Amoroso.
Soprattutto, questo Milan ci ha abituato a vedere la classe di Ibrahimovic, giocatore di trentanove anni suonati ma che non sembra voler smettere di stupirci. Nella serata di giovedì però, a illuminare San Siro è la stella di Yusuf Yazici, che una volta tanto è brillata più di quella del sempreverde Zlatan.
Leggi anche: Zlatan Ibrahimovic serve davvero al Milan?
La une du journal L'Équipe du vendredi 6 novembre.
Le journal > https://t.co/jjB1e9mXoF pic.twitter.com/ksf6l0CVVg
— L'ÉQUIPE (@lequipe) November 6, 2020
Veleggiava già una certa curiosità nei confronti del centrocampista del Lille, dato che fece già parlare di sé nella partita giocata a Praga contro lo Sparta, dove mise a segno la sua prima tripletta in Europa League. Caratteristica assolutamente insolita dato che ha sempre privilegiato gli assist rispetto alle conclusioni personali. Difatti Yazici nasce come centrocampista centrale, con licenza di offendere ma in veste di assistman.
Specialmente per valorizzarne gli inserimenti, come abbiamo avuto modo di vedere nel gol del 3-0 del Lille contro il Milan. Il turco arriva in area in un secondo momento e trafigge Donnarumma con un sinistro piazzato sul secondo palo. Anche il fatto di avere una buona tecnica individuale e un ottimo piede sinistro rendono il giocatore parecchio pericoloso per le difese avversarie.
Inoltre, il giocatore oltre a essere abbastanza tecnico è dotato di una fisicità che nella linea di centrocampo può fare la differenza sul recupero palla in fase di transizione. In aggiunta a tutte queste caratteristiche elencate, Yusuf Yazici è capace di ricoprire più ruoli in campo. Oltre a essere un centrocampista centrale naturale, il turco può giocare e ricoprire bene il ruolo di trequartista, ma anche fare la seconda punta all’occorrenza.
Allo stesso tempo, il turco può essere spostato sulla fascia, garantendo fisicità su quella zona di campo, giocando come ala a piede invertito, rientrando per servire i propri compagni o per andare alla conclusione personale. Diventa un giocatore indispensabile per il tecnico francesce Christophe Galtier, per aggiungere qualità quando il Lille si schiera sia con il 4-4-2 – come spesso accade in campionato – che con il 4-4-1-1 delle notti europee.
Avere Yusuf Yazici in squadra dà soprattutto tempo ai giocatori più giovani della squadra di crescere con una realtiva calma e di non bruciarsi fin da subito le proprie chances. In attesa dell’esplosione del talento e figlio d’arte Timothy Weah, il Lille si gode le prestazioni due giocatori che rappresentano il passato, il presente e il futuro della nazionale turca.
Il primo è Burak Yilmaz, giocatore con più gol all’attivo per la nazionale, attualmente capitano e punto stabile della selezione di Gunes. L’altro è proprio Yusuf Yazici, centrocampista offensivo di ventitré anni che rappresenta il presente e sarà certamente parte integrante del futuro della squadra.
Leggi anche: Nazionale turca, quanto costa un saluto.
From 🇹🇷 to Lille ⚜@yilmazburak17 ⚽@yaziciyusuf97 ⚽@mehmetzekiiii 🅰#NousSommesLillois #LOSCRCL #derbydunord pic.twitter.com/b2kiSeXn2v
— LOSC (@losclive) October 18, 2020
Potrebbe rendere in Italia?
Le prestazioni del centrocampista tuttofare del Lille non passano certamente inosservate. E quasi certamente due triplette segnate in Europa League faranno schizzare il valore di mercato del turco alle stelle. Però le potenzialità di questo giocatore già erano state intraviste dalle squadre italiane.
Nella stagione in cui Yusuf Yazici passò al Lille dal Trabzonspor – che ha coinciso con il grave infortunio del calciatore – la Lazio di Igli Tare lo aveva adocchiato come un profilo perfetto per sostituire Milinkovic-Savic, qualora il serbo fosse stato ceduto. E probabilmente sarebbe stato un colpaccio, anche in termini economici, dato che il calciatore era stato pagato dal Lille appena 17 milioni e mezzo di euro.
Anche ipotizzando una cessione monstre di Sergej Milinkovic-Savic, il cartellino di Yazici non sarebbe arrivato a costare quanto chiedono i biancocelesti per privarsi del centrocampista serbo, che Lotito valuta ben cento milioni di euro. Tralasciando le due partite di Europa League, attualmente il profilo di Yusuf Yazici potrebbe essere assolutamente interessante per molte squadre italiane.
Chiaramente non potrebbero permetterselo in molti, visto anche il recente rendimento e per i tempi che corrono, ma sarebbe bello pensare che in uno scenario ipotetico di mercato, Yusuf Yazici possa essere un ottimo innesto per alcune società di Serie A. In maniera quasi lampante, Yazici sarebbe perfetto per l’Inter di Antonio Conte. Così come allo stesso tempo potrebbe fare la sua bella figura nella Juventus di Andrea Pirlo.
Leggi anche: Akpa Akpro, un colpaccio della Lazio?
In uno scenario in cui il turco arrivasse all’Inter, i tifosi già lo adorerebbero per aver rifilato tre gol ai propri rivali storici, tanto per cominciare. Ma traslasciando lo sfottò, la duttilità è una delle caratteristiche che Conte ha sempre adorato dei propri giocatori.
Basti rivedere i vari giocatori della Juventus nei suoi tre anni in bianconero, come Giaccherini, Asamoah, lo stesso Vidal. Tutti calciatori che Conte ha sfruttato a pieno per le sue caratteristiche di sapersi adattare a giocare in più ruoli dello scacchiere tattico.
In questo momento, con un Christian Eriksen quasi perso, con un rendimento bassissimo e con pochi minuti nelle gambe per quanto riguarda la Serie A, un giocatore come Yazici, di fisicità, capace di inserirsi, gestire il pallone e fare assist, sarebbe perfetto per il 3-5-2 dell’allenatore nerazzurro.
Anche volendolo spostare sull’esterno del campo, è un giocatore fisico che metterebbe in difficoltà il proprio avversario, oltre ad avere ottima tecnica nel lanciare gli attaccanti. Avendo un centravanti altrettanto fisico come Romelu Lukaku e un altro attaccante che lotta come Lautaro Martinez, Yusuf Yazici porterebbe altri pericoli a cui pensare per le difese avversarie.
Leggi anche: Alexis Sanchez, un giocatore ritrovato all’Inter.
Serie A, i valori di mercato aggiornati: sale Calhanoglu, giù Eriksenhttps://t.co/rMjwEWd6kr
— skysport (@SkySport) October 31, 2020
Ipotizzando invece un trasferimento alla Juventus, nel 3-4-1-2 di Pirlo, Yazici sarebbe un interprete perfetto del centrocampo proposto dal nuovo mister bianconero. Sopratutto perché in questo momento la squadra è un po’ un work in progress.
Sarebbe un sostituto ideale di Adrien Rabiot, centrocampista francese un po’ oggetto misterioso che è diventato molto performante dopo la ripresa del campionato, ma che recentemente ha lasciato a desiderare. Inoltre potrebbe essere interessante per sostituire Aaron Ramsey, giocatore di talento indiscutibile ma che spesso è fuori per infortunio.
Nel ruolo che ricopre Rabiot, Yazici sarebbe l’interprete perfetto dato che ha caratteristiche simili al francese. La giovane età rispetto al francese aiuta, visto che il turco potrebbe avere margini di ulteriore miglioramento avendo soli ventitré anni, mentre Rabiot è più vicino al suo picco come calciatore.
Nelle partite giocate con la Juventus, quest’anno il francese sembra essere un lontano parente di quello visto nella Juventus post-lockdown. Il discorso Ramsey invece potrebbe essere valido anche per l’età del gallese che comunque va per i trentuno anni.
Le qualità sono simili, visto che sono giocatori tecnici e con una certa capacità nell’inserirsi e servire assist per i propri compagni. Un trasferimento in bianconero porterebbe essere favorito anche dal compagno di nazionale Merih Demiral, andando così a creare una mini “colonia” di calciatori turchi in bianconero. Tutto ciò rimane nel campo dell’ipotetico, in futuro chissà.
Leggi anche: Back Home, Alvaro Morata di nuovo in bianconero.