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M’Bala Nzola si è preso lo Spezia sulle spalle

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Arnaldo Figoni

Si può dire tranquillamente che il mese di novembre appena trascorso sia stato fantastico per M’Bala Nzola, attaccante dello Spezia alla sua stagione di esordio in Serie A. Sebbene sia un calciatore con delle spiccate doti offensive, il suo bottino di reti non è mai stato esattamente eccezionale. Nella sua migliore stagione, M’bala Nzola è arrivato a marcare tredici gol in trentanove presenze tra campionato e coppa di Serie C, quando vestiva la maglia del Virtus Francavilla. Considerate le statistiche e guardando la media complessiva del valore reti segnate per minuti giocati, il dato recita 243′ per ogni gol messo sul tabellino. Non una media irresistibile, ecco.

Nonostante ciò, M’Bala Nzola è uno di quei calciatori che “segna gol pesanti”, come si suol dire. Ad esempio, un suo gol nella semifinale di ritorno dei playoff di Serie B contro il Chievo è stato decisivo per il passaggio del turno, che poi è effettivamente valso la storica promozione in Serie A. Un po’ di questi meriti vanno anche a Vincenzo Italiano, allenatore che ha avuto Nzola anche a Trapani prima che arrivasse in Liguria.

Da quando mister e giocatore si sono reincontrati a La Spezia, M’Bala Nzola sta avendo un rendimento pazzesco. Ben sei gol segnati in otto presenze di Serie A, che portano il franco-angolano ad avere una media di una rete ogni 110′. È il valore migliore che l’attaccante abbia mai raggiunto in carriera finora. Il connubio tra i due effettivamente può avere dei risvolti anche importanti, dato che gli Aquilotti sono al sedicesimo posto della classifica di Serie A, con quattro punti di distacco sulla zona retrocessione.

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Una storia che va avanti fin dai tempi di Trapani

Quella di M’Bala Nzola è una storia abbastanza curiosa. Arrivando allo Spezia ritrova Vincenzo Italiano, allenatore che ha avuto la punta franco-angolana nella sua stagione in Sicilia. Sebbene Nzola non avesse segnato molti gol, il duo ottenne una promozione in Serie B dopo aver vinto i playoff. La loro è una “ricetta” che funziona. Italiano, come si vede nel suo gioco, adora chi si prodiga per la squadra, e M’Bala Nzola è sicuramente un giocatore che calza a pennello per la sua idea di calcio di.

I due si ritroveranno effettivamente qualche mese dopo a La Spezia. Nzola infatti si trasferisce in prestito dal Trapani, andando a conquistare nuovamente una promozione tramite playoff, questa volta dalla Serie B alla massima divisione, la tanto agognata Serie A, che mancava a La Spezia da quasi cent’anni, quando ancora il campionato si chiamava Prima Divisione. Terminato il periodo di prestito, M’Bala Nzola torna effettivamente a Trapani. In seguito però alle complicate vicende che vedono i Granata vicini al fallimento, la punta franco-angolana – così come tanti calciatori del Trapani – diventa un giocatore svincolato. Pertanto il duo Nzola-Italiano si ricongiunge, stavolta a titolo definitivo.

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Il gioco vale la candela

Una mossa ambiziosa quanto rischiosa, quella di prendere un calciatore svincolato da una squadra di Serie C per poi metterlo al centro dell’attacco di una squadra neopromossa. Finora, si può dire tranquillamente che la scommessa sia vincente. Soprattutto per il rendimento che al momento il calciatore sta avendo, mai raggiunto prima nella carriera. Inoltre, la sua giovane età – appena ventiquattro anni – può dare ancora parecchia visibilità a un calciatore che ha enormi margini di miglioramento. Il fatto di essere anche in una piazza di provincia ma con una buona dose di responsabilità può forgiare un calciatore nel diventare sempre più decisivo. E probabilmente è una delle motivazioni per cui M’Bala Nzola si è letteralmente caricato lo Spezia sulle spalle. Finora, cinque dei dodici punti complessivi racimolati dai liguri passano per le sue giocate .

Nonostante la squadra abbia una forma un po’ altalenante, lo Spezia potrebbe avere una classifica più alta per quello che dimostra in campo. A volte manca un po’ di quella esperienza che per squadre neopromosse può non effettivamente esserci. Lo Spezia, però, sopperisce a questo genere di lacune con un gioco arioso e propositivo, grazie al sacrificio di tutti i suoi componenti in campo. È proprio qui che spicca M’Bala Nzola, un giocatore che magari non sarà un vero e proprio cecchino, ma che si sacrifica tanto per i compagni.

Il franco-angolano, difatti, non è una di quelle punte statiche che rimangono su senza dare una mano ai giocatori nelle retrovie, anzi. Nzola principalmente è uno di quei calciatori che sanno trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Nell’ultima partita giocata contro il Bologna – vuoi anche per la non eccezionale difesa dei Felsinei – Nzola, con i suoi movimenti, ha smarcato i suoi compagni, i quali poi hanno fornito assist al bacio per la punta. Per quanto l’attaccante, in questo caso, sia un giocatore sempre presente al centro dell’area, la sua dinamicità si nota molto anche nelle giocate che fa, sia in progressione sia nel lanciare i propri compagni.

Sebbene non abbia fornito molti assist ai propri compagni, il movimento di Nzola che si abbassa, venendo incontro alla linea dei centrocampisti è efficace. Non solo per liberare lui stesso da marcature, oltre ad altri compagni, ma sopratutto per scardinare la difesa, portando inevitabilmente dei difensori fuori posizione rendendo inefficace la marcatura. Il match interno del Picco è sicuramente il manifesto di questa azione.

La stagione è ancora lunga. Per quanto lo Spezia stia facendo un campionato tutto sommato onesto, gli Aquilotti potrebbero risultare effettivamente una sorpresa. La formazione di Vincenzo Italiano, per quanto pecchi di esperienza in termini di Serie A, non si è mai effettivamente arresa a giocare di rimessa. Tutt’altro. È una squadra molto propositiva, e ragiona secondo una logica che normalmente non ci si aspetterebbe. Siamo stati abituati a vedere squadre neopromosse a giocare in maniera più difensiva e attenta. Invece – anche dai gol subiti dagli spezzini – la formazione di Vincenzo Italiano ragiona secondo la mentalità di fare un gol più dell’avversario, in contrapposizione al volerne subire uno di meno. Tutto questo, unito a una volontà di dare spazio a giovani talenti. E non è neanche da escludere che certi giocatori possano diventare protagonisti del mercato, tra cui lui, M’Bala Nzola, autentico trascinatore degli Aquilotti.

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Arnaldo Figoni

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