Si dice che il cane sia il miglior amico dell’uomo. Ma come ci si deve comportare quando si ha a che fare per la prima volta con un cane? In questo articolo vediamo alcune domande (e risposte) che generalmente sono poste al veterinario quando arriva un nuovo amico a quattro zampe a casa. Attenzione, questo è un articolo a scopo illustrativo. In caso di dubbi (e non solo!), rivolgersi sempre al proprio veterinario di riferimento.
L’utilizzo dell’antiparassitario è consigliato in tutti i cani, cuccioli e adulti. Esso svolge un compito di repellenza. Questo significa che previene il contatto tra il parassita e l’animale o, laddove avvenga, fa in modo che questo contatto sia il più breve possibile.
Esistono due grandi categorie di parassiti: quelli interni (endoparassiti) e quelli esterni (ectoparassiti). Gli endoparassiti più frequenti sono i vermi tondi (ascaridi) e i vermi piatti (tenia). Gli ectoparassiti invece sono le zecche, le pulci, i pidocchi e gli acari.
Gli antiparassitari si dividono in tre categorie. I primi, detti spot-on, sono a uso topico, ovvero si tratta di fialette che contengono un liquido da applicare direttamente sulla cute. Vi è poi il collare, il quale è “intriso” di antiparassitario, che viene rilasciato gradualmente nel tempo. Esistono poi farmaci ad assunzione orale. Generalmente gli spot-on hanno una durata massima di tre mesi, il collare di sei e i farmaci orali sono da somministrare a cadenza mensile. La durata dei vari antiparassitari varia da prodotto a prodotto. Occorre ricordarsi di somministrare i trattamenti con regolarità.
Lo stato di salute alimentare del cane è valutato secondo una scala denominata Body Condition Score, che analizza il “punteggio” della condizione corporea dell’animale.
I punti di riferimento da considerare sono le prominenze ossee, ovvero le coste, la colonna vertebrale e il bacino. Nel cane in peso forma, le prominenze ossee sono palpabili, ma non troppo evidenti. Se non si vedono, il cane è in sovrappeso, se invece sono troppo esposte il cane è sottopeso. Bisogna però sempre considerare con che razza abbiamo a che fare. Un pointer inglese avrà le prominenze ossee sempre più visibili di un labrador.
L’alimentazione può essere commerciale o casalinga. Le diete commerciali sono sempre complete e ben equilibrate. L’utilizzo di un alimento secco piuttosto che umido è a discrezione del proprietario. Se si intende far uso di una dieta casalinga è sempre bene far riferimento a un veterinario esperto in materia, per evitare carenze nutrizionali.
Non si deve però paragonare il cane all’essere umano. Variare frequentemente la dieta è un errore comune che può portare ad alterazioni della flora intestinale, con conseguente diarrea o stitichezza. È sempre meglio poi frazionare la razione giornaliera in almeno due pasti.
Per rispondere a questa domanda, il primo aspetto da considerare è la razza del cane. Le razze nordiche, come il siberan husky, sono dotate di un fitto sottopelo che li protegge dal freddo. È inutile quindi l’acquisto di un cappottino. I cani di razza toy, ossia di piccola taglia come i chihuahua, presentato poco sottopelo e poco tessuto adiposo. In questi casi è consigliato l’utilizzo di un cappottino, o quantomeno è consigliabile evitare l’esposizione prolungata a basse temperature.
La rasatura del pelo ha principalmente fini estetici. Il cane disperde calore non attraverso la sudorazione, ma tramite un fenomeno noto come polipnea, ovvero la respirazione frequente a bocca aperta. Pertanto è inutile rasare il pelo, credendo di far sentire meno il calore estivo al nostro animale.
La risposta breve è sì, la vaccinazione è sempre consigliata. Vaccinando il proprio cane è possibile ridurre il rischio della comparsa di malattie. La vaccinazione di base prevede l’immunizzazione nei confronti di tre malattie virali (parvovirus, cimurro e adenovirus) e di una malattia batterica (leptospirosi).
Attualmente le linee guida prevedono che il vaccino contro la leptospira sia annuale, mentre il richiamo per le malattie virali sia ogni tre anni. Si ricorda che queste vaccinazioni, per quando consigliate da tutti i veterinari, non sono obbligatorie.
L’unica vaccinazione obbligatoria è quella per il virus della rabbia, laddove s’intenda portare il proprio cane al di fuori dei confini nazionali. Questo perché la rabbia è un virus letale che può essere trasmesso all’uomo e le cure esistenti sono complicate e poco efficaci.
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La giardia è un parassita intestinale, più precisamente un protozoo. In quanto parassita intracellulare, penetra le cellule dell’intestino, distruggendole. Il sintomo più frequente è la comparsa di diarrea acquosa. Essendo un parassita molto resistente nell’ambiente, il trattamento antiparassitario si compone nell’utilizzo di farmaci e di un’attenta pulizia degli ambienti in cui vive l’animale.
Il veterinario può eseguire un semplice test, su un campione di feci, per verificare la presenza di una eventuale infestazione. È buona norma ogni volta che si introduce un nuovo animale nell’ambiente domestico verificare che non sia affetto da questo parassita.
La filaria è una parassitosi provocata da un verme nematode chiamato Dirofilaria immitis. Il vettore responsabile della sua diffusione è la zanzara. Nel momento in cui questa effettua il pasto di sangue, ovvero “punge” il cane, trasmette il parassita. Le forme adulte di questo parassita raggiungono le arterie polmonari e il ventricolo destro del cuore, provocando difficoltà respiratorie e cardio-circolatorie. Per prevenire l’infestazione si può ricorre ad antiparassitari a uso orale, che hanno un effetto larvicida.
La leishmaniosi è una parassitosi provocata da un parassita intracellulare denominato Leishmania infantum. In questo caso i vettori responsabili sono i flebotomi, conosciuti come pappataci. Tali parassiti albergano i leucociti, ossia i globuli bianchi. La presenza di leishmania all’interno di questi, può alterare la risposta immunitaria. I sintomi possono essere molti e molto differenti: cutanei, renali, oculari e/o gastroenterici.
La prevenzione si basa sull’impiego di antiparassitari con effetto repellente nei confronti dei pappataci. Sono inoltre disponibili sul mercato vaccini da effettuare in ambulatorio.
La sterilizzazione della cagna femmina è l’unico modo certo per prevenire gravidanze indesiderate. Ovviamente, sterilizzando l’animale, si evita la comparsa dei tipici sintomi del calore, con particolare riferimento alle perdite ematiche vulvari.
Se la sterilizzazione viene eseguita tra il primo e il secondo calore, o più in generale prima dei due anni e mezzo di età, permette di ridurre significativamente il rischio della comparsa di tumori mammari in età adulta.
La pulizia dei denti si chiama in linguaggio tecnico detartrasi. Questa pratica ha un duplice scopo, estetico e medico. Da un lato migliora l’aspetto e l’alito del cane, dall’altro previene l’accumulo di batteri, presenti nel tartaro, che possono entrare nel circolo ematico causando infezioni diffuse.
L’accumulo di tartaro è un problema che interessa soprattutto i cani di piccola taglia. Questo si può prevenire spazzolando periodicamente i denti del proprio animale utilizzando spazzolini e dentifrici appositi. Nel caso in cui il tartaro si sia già accumulato è possibile ricorrere alla detartrasi, eseguita nell’ambulatorio veterinario con il cane in anestesia totale.
È normale. Dal momento che i nostri amici a quattro zampe vivono nella nostra stessa casa, sono esposti a temperature miti tutti l’anno. Pertanto non esiste più un vero e proprio periodo della muta del pelo. Questo viene cambiato in maniera quasi continuativa.
È consigliabile contattare il proprio veterinario quando compaiono delle aree alopeciche, ossia aree della cute completamente prive di pelo. Queste potrebbero essere sintomo di patologie cutanee.
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