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Lo spavento c’è stato, ed ha portato ad annullare tutti i match di tennis in programma il 4 febbraio su suolo australiano: un caso di Covid-19, riscontrato nello staff di un albergo dove alloggiano diversi giocatori, ha messo in dubbio anche la partenza degli Australian Open. Lunedì 8 febbraio, con due settimane di ritardo rispetto a quanto accade ogni anno, il primo Slam dell’anno partirà regolarmente.
Quattro volte, negli ultimi dieci anni, un torneo major non è finito nelle mani di uno tra Djokovic, Nadal, Federer e Murray. Gli ultimi due non saranno al via (lo svizzero ha annunciato il suo rientro a Doha) e giocoforza saranno Novak e Rafa i tennisti da battere. Il pronostico dei siti di scommesse online, dove si può anche giocare al casino, indica proprio i primi due al mondo come i principali favoriti.
Il sorteggio dei big
Dietro di loro, diverse candidature più che credibili: ovvio che i riflettori saranno puntati su Dominic Thiem, numero tre del mondo e capace di sbloccarsi a livello Slam col successo a New York. L’austriaco non ha brillato in ATP Cup (dove Nadal ha dato forfait per un problema alla schiena), perdendo dal nostro Berrettini; anche lo scorso anno, però, aveva deluso nella competizione per nazioni, per poi raggiungere la finale a Melbourne (persa contro Djokovic).
Occhio anche a Danil Medvedev: il russo ha chiuso il 2020 con la vittoria nel Master di Londra ed è un autentico spauracchio. È capitato nella parte bassa del tabellone, quella di Nadal, ma lo spagnolo nel complesso ha un cammino più agevole verso la semifinale rispetto a Djokovic. Khachanov, Rublev, Tsitsipas (c’è grande curiosità attorno al greco per sapere se reagirà ad una scorsa stagione non brillante) e Berrettini sono le teste di serie più alte nei dintorni.
Il numero uno debutterà con Chardy, poi affronterà il vincente di Tiafoe-Travaglia ma già al terzo turno potrebbe trovarsi di fronte un “bombardiere” come Opelka o Fritz. Negli ottavi c’è la prospettiva di ritrovarsi Raonic o Wawrinka dall’altro lato della rete, Zverev e Thiem sono gli altri big presente nella parte alta del tabellone. Djokovic ha cominciato l’anno con le vittorie su Shapovalov e Zverev, la rincorsa al 18esimo Slam in carriera, il nono in Australia, è cominciata.
Inizio duro per gli italiani
Sono nove gli italiani ammessi nel tabellone degli Australian Open, a testimonianza della crescita costante del nostro movimento. Manca, purtroppo, Lorenzo Musetti, eliminato nelle qualificazioni che si sono svolte, eccezionalmente, a Doha lo scorso mese, ma è ovviamente presente l’altro grande prospetto del tennis azzurro.
Jannik Sinner non era compreso tra le trentadue teste di serie ed era quindi esposto ad un sorteggio non agevole: così è stato, visto che il classe 2001 dovrà subito vedersela con Denis Shapovalov, numero dodici al mondo e avversario insidiosissimo su questo tipo di superfici. È andata meglio a Fabio Fognini che affronterà il francese Herbert, ottantaquattresimo della classifica ATP: il ligure, però, non può offrire sufficienti garanzie dal punto di vista della continuità di gioco dopo la lunga assenza dal circuito, dovrà vivere alla giornata.
È apparso in grande spolvero, nella ATP Cup, il numero 1 d’Italia: Matteo Berrettini è reduce da un 2020 molto al di sotto delle aspettative ma è ancora numero dieci al mondo grazie al ranking protetto. Il romano se la vedrà con Kevin Anderson, ex finalista a Wimbledon, una sfida al servizio che nasconde diverse insidie per il nostro rappresentante.
Avversario simile per Lorenzo Sonego, trentaquattresimo del Ranking ATP e costretto a difendersi dalle bordate di Sam Querrey, americano in là con gli anni ma che in giornata può essere capace di grandi cose. Cecchinato parte sfavorito contro lo statunitense McDonald, più abituato a questo tipo di superfici, mentre Caruso, Seppi e Mager possono sperare di passare il turno: Laaksonen, Cuevas e Karatsev non sono ostacoli insormontabili. Si preannuncia, infine, equilibrata la sfida che vedrà contrapposti Travaglia e Francis Tiafoe.