Paulo Dybala è fermo per infortunio da quasi due mesi ormai. Litiga da diverso tempo per un fastidio al legamento del collaterale mediale del ginocchio, e il suo rendimento è stato quasi minimo. Undici presenze e appena 859′ finora sono un bottino abbastanza basso per un giocatore come Paulo Dybala, attaccante che vanta quasi centotrenta reti in nel campionato italiano tra Juventus e Palermo.
Attualmente il numero dieci argentino è uno dei calciatori che manca particolarmente alla squadra allenata da Andrea Pirlo, che spesso si trova in difficoltà nella manovra offensiva per la mancanza di un giocatore di supporto a Cristiano Ronaldo, sempre più trascinatore di questa Juventus nella Serie A 2020/2021. In un campionato di squadra finora non eccezionale – potremmo anche aggiungere non irresistibile – mancano proprio i gol e gli assist di Paulo Dybala, calciatore che l’anno scorso proprio con le sue giocate si è guadagnato il titolo di MVP della Lega Serie A, garantendo di fatto lo scudetto conquistato da Maurizio Sarri.
La Joya: un percorso numericamente povero
Se andiamo a controllare i dati del campionato appena trascorso, nella Juventus della stagione 2019/2020 Paulo Dybala in quarantasei presenze ha collezionato diciassette gol e quattordici assist. Il discorso è completamente differente se si paragonano le statistiche della scorsa stagione con quelle del campionato corrente. Un percorso, quello di Dybala, sicuramente condizionato dagli infortuni, ma che in termini puramente di dati statistici è abbastanza povero.
Numeri che non sono da La Joya, per intenderci. Paulo Dybala in questa stagione ha collezionato appena sedici presenze con tre gol e due assist in tutte le competizioni giocate dalla Juventus. Se andiamo a considerare l’anno solare in corso, La Joya è stato schierato in campo per tre volte, rispettivamente contro Udinese, Milan e Sassuolo.
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Volevo ringraziare i miei allenatori e compagni di squadra per questo premio, senza di loro non sarebbe stato possibile. E grazie anche a tutti voi. Grazie @seriea pic.twitter.com/0Tiev4Ce6R
— Paulo Dybala (@PauDybala_JR) August 4, 2020
Contro i friulani, Dybala ha segnato un gol che, per quanto fosse ininfluente ai fini del risultato, aveva dato una minima speranza di “rinascita” per questa stagione. Sensazione ancora più diffusa dopo la partita con il Milan a San Siro, che ha visto proprio Dybala mettere a segno i due assist per Federico Chiesa nei due gol segnati dall’ex viola. Poi dal 10 gennaio è iniziato il calvario che vede il talentuoso argentino fermo ai box, con la speranza di tornare in campo nella delicata sfida contro il Porto per la Champions League, o per le prossime partite della Juve contro Cagliari e Napoli.
La convocazione in nazionale sul filo del rasoio
È indubbiamente la stagione più difficile per Paulo Dybala per numerosi motivi. Non solo per i sopracitati infortuni, ma anche perché le poche presenze totalizzate finora con la Juventus potrebbero compromettere anche l’eventuale convocazione con la Albiceleste in vista della Copa America che si giocherà in tandem tra Argentina e Colombia nella prossima estate. Per quanto La Joya sia stato quasi sempre chiamato nella selezione dal tecnico Lionel Scaloni, il suo rendimento in nazionale non è stato irrestistibile finora.
Con la maglia della Albiceleste, La Joya ha totalizzato ventinove presenze con due gol segnati, ad oggi. L’ultimo gol segnato con la nazionale risale alla finale terzo posto della Copa America del 2019, dove l’Argentina si aggiudicò il bronzo nel torneo. Il talento, sicuramente, non si discute, ma è difficile trattenere il posto per un calciatore, seppure con la maestria e l’esperienza di Dybala, quando lo stesso non sta effettivamente giocando nella sua Juve.
El Tuco e La Joya, due giocatori già maturi
Il rientro dall’infortuio sembrerebbe vicino, ma ci sono calciatori come il laziale Joaquín Correa, e l’ex atalantino Alejandro Gómez che lottano per avere una maglia tra i ventitré convocati da Scaloni per la Copa America. A insidiarli c’è anche Nicolás González, giovane ala destra di piede mancino che ha segnato nelle ultime due partite giocate dall’Argentina contro Paraguay e Perù. Oltre a essere un giovane talentuoso e di prospettiva, ha dalla sua il fatto di avere appena ventidue anni, quindi un margine di crescita ancora ampio. Sia Dybala sia Correa potrebbero invece aver già raggiunto la maturità che hanno i calciatori dai venticinque anni in su. Questo non vuol dire che un calciatore come La Joya – così come El Tucu – abbia effettivamente raggiunto il suo picco massimo di giocate e di prestazioni. È però difficile pensare che Paulo Dybala possa crescere ancora in termini di rendimento.
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Affidandoci ulteriormente alle statistiche, quel giocatore fantastico che abbiamo avuto modo di goderci nelle ultime stagioni di Palermo e nelle prime della Juventus di Allegri, sembra essere molto diverso dal calciatore odierno. Sopratutto ha alternato stagioni assolutamente sublimi ad altre meno performanti, dove ha trovato qualche difficoltà in più nel andare a rete, o perlomeno nel mandarci i suoi compagni di squadra. Un lato positivo delle prestazioni “peggiori” di Paulo Dybala, è che il giocatore è sempre arrivato in doppia cifra in termini di gol, tavolta arrivando alla “doppia doppia”, prendendo il termine in prestito dal basket, con almeno dieci segnature e dieci assistenze. Nell’ultimo anno di Palermo, Paulo Dybala ha messo a segno tredici gol in trentaquattro presenze, contribuendo a un buon campionato per i rosanero, arrivando a sette punti dalle coppe europee.
Alla Juventus mancano i gol di Paulo Dybala
Con il passaggio alla Juventus, Dybala ha addirittura aumentato il suo rendimento. Nella sua prima stagione in bianconero, quella del 2015/2016, La Joya è andato a rete per ventitré volte in quarantasei presenze in tutte le competizioni. Nella stagione successiva manterrà più o meno le stesse statistiche, distribuendo i suoi gol nelle coppe nazionali e continentali, piuttosto che nel campionato. Per trovare una stagione “meno buona” bisogna arrivare all’ultimo anno di Allegri sulla panchina della Juventus. Qui il numero dieci bianconero ha giocato quasi tutto il campionato da titolare ma segnando appena cinque gol in Serie A.
Probabilmente Dybala può essere stato “oscurato” da Ronaldo, ma se non altro aveva un posto da titolare nell’attacco. Quest’anno, complici gli infortuni, Dybala non è più così certo di essere tra i primi undici della rosa. Inoltre, con l’arrivo di Andrea Pirlo subentrante a Maurizio Sarri, la sensazione è che il tecnico di Brescia non sia ancora riuscito a trovare il modo di conciliare Paulo Dybala e Cristiano Ronaldo in un attacco a due. Cosa che invece all’ex tecnico riusciva meglio.
Quasi la metà dei gol totali segnati dalla Juventus in Serie A passavano dai piedi di Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala. Non è una stagione difficile solo per l’argentino. Anche la Juventus sta faticando a trovare una continuità nei risultati, ma risente sicuramente di non avere quei gol che portava un Paulo Dybala al top della forma. La speranza, per i tifosi della Juventus, è che Dybala torni e che possa quantomeno riscattare un po’ una stagione finora molto negativa; sicuramente la sua peggiore da quando è in Italia, se non in assoluto.
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