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Ghoulam e un calvario che sembra non avere fine

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Eugenio Guido

La sfortuna si accanisce nuovamente contro il terzino algerino del Napoli Faouzi Ghoulam. Dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio destro subito del novembre 2017 (nella partita persa dai partenopei contro il Manchester City), il numero 31 azzurro deve fermarsi per un nuovo infortunio. È nuovamente il legamento crociato a fare crac, ma, questa volta, del ginocchio sinistro.

In poco più di tre anni da quel primo, grave, infortunio, Ghoulam sembrava cominciare a recuperare la condizione soltanto in questi mesi. In mezzo, un vero e proprio calvario in cui il nazionale algerino ha visto il campo solo quarantasette volte in poco più di tre anni; ben sessantanove le partite saltate.

 

Da un ginocchio all’altro: ecco com’è arrivato l’ultimo infortunio di Ghoulam

Prima del brutto infortunio patito in Champions League contro gli inglesi del City, Ghoulam non aveva mai subito grandi stop a causa di problemi fisici. Solo nella stagione 2014/2015 rimase fermo poco meno di un mese per la rottura dell’avambraccio.

A partire da quel 1 novembre 2017, per Ghoulam inizia una catena di infortuni con stop lunghi che ne inficiano la carriera e il rendimento.

A febbraio del 2018, a qualche mese di distanza dal primo, un nuovo infortunio per Ghoulam, durante una sessione di allenamento. Questa volta si tratta di una frattura, nello specifico della rotula del ginocchio destro; lo stesso di qualche mese prima. Solo sfortuna, o la fretta di recuperare e tornare disponibile ha inciso? Il professor Mariani, medico che lo operò in entrambe le occasioni a Villa Stuart scartava categoricamente l’ipotesi: «Tre mesi e mezzo fa, quando si è operato ai legamenti, Ghoulam non presentava alcun problema alla rotula. I legamenti crociati non hanno niente a che fare con la rotula, Faouzi non ha affrettato il suo ritorno, si è trattato di una casualità».

Dopo aver perso quasi tutta la stagione 2017/2018 per questi primi due infortuni, neanche la stagione seguente è senza pensieri per il difensore classe 1991. Prima di iniziare la preparazione in vista del campionato successivo, a causa di alcuni fastidi avvertiti allo stesso ginocchio, il giocatore si sottopone a un nuovo intervento. Questa volta il problema sembra definitivamente risolto e, infatti, il giocatore rientra in pianta stabile in prima squadra a fine ottobre, per poi rivedere il campo a dicembre.

Tra ritardo di condizione e piccoli acciacchi subiti nella seconda metà di stagione, per Ghoulam a fine anno le presenze in Serie A saranno soltanto sedici.

Apparentemente, però, il giocatore sembrava in grado di tornare ai livelli di qualche anno prima, complice la stima e la fiducia riposta in lui da Mister Ancelotti. Dopo essere tornato in condizione e con la possibilità di svolgere, finalmente, la preparazione estiva con la squadra, l’annata 2019/2020 sembrava la migliore occasione per ricominciare daccapo. Purtroppo solo apparentemente.

Dopo un buon inizio di stagione, a fine ottobre arriva un nuovo infortunio per Ghoulam. Sembra trattarsi di un semplice risentimento muscolare. In realtà il terzino rimarrà fuori fino a febbraio, poco prima che la Serie A debba fermarsi a causa del coronavirus. Nel frattempo il Napoli ha cambiato allenatore: Gennaro Gattuso ha sostituito l’esonerato Carlo Ancelotti.

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Quando il Campionato riparte, complice il ritardo di condizione e uno stop di quasi otto mesi, Ghoulam vede poco il campo. La preparazione alla stagione attualmente in corso, che praticamente non è stata svolta a causa dei problemi di tempistiche dovute al Covid-19, non ha permesso al numero trentuno partenopeo di essere subito tra i protagonisti.

A febbraio di quest’anno, infine, il giocatore ha contratto il coronavirus, con conseguente stop forzato di due settimane. Al rientro (l’ennesimo), Ghoulam ha iniziato a recuperare posizioni sui diretti concorrenti per una maglia da titolare (Hysaj e Mario Rui). Per lui quattro presenze nelle successive quattro gare, con l’ottima prestazione contro il Benevento: novanta minuti in campo conditi con un assist. Poi il nuovo infortunio.

E adesso?

Sicuramente la stagione è da considerarsi conclusa e, per il futuro, oltre che all’aspetto fisico, occorrerà badare a quello psicologico. Inutile affrettare le cose e correre nuovi rischi. Proprio sulla recidiva degli infortuni si è espresso a Radio Marte Alfonso De Nicola, ex medico del Napoli, che conosce il giocatore avendolo seguito in occasione dei primi due gravi infortuni: «Ho visto la partita e ho notato che Ghoulam è uscito molto sconsolato. Ma lui è un ragazzo fortissimo, io mi auguro che ripeta la prima riabilitazione perché nei primi due mesi era pronto». Il dottor De Nicola ha proseguito parlando nello specifico delle possibilità di recupero: «Io ho avuto tanti calciatori che dopo il primo crociato hanno recuperato anche il secondo, recuperando anche meglio».

Il Napoli senza Ghoulam

L’augurio è che il giocatore possa recuperare al meglio, per sé stesso in primis e poi per la squadra. Il duo Ghoulam-Insigne sulla corsia mancina era uno dei pilastri del Napoli di Sarri, squadra che per prima è andata vicino a fermare l’egemonia della Juventus in Serie A. Il suo apporto è sicuramente mancato.

La differenza sulla corsia sinistra nel prima e nel dopo è evidente. Ghoulam rappresenta il tipico terzino moderno tutta fascia, veloce e con grandi abilità offensive, ma anche con meno amnesie difensive rispetto a diversi colleghi.

La differenza tra lui e i suoi sostituti che attualmente occupano la corsia sinistra è lampante. Ghoulam ha giocato in Serie A con la maglia del Napoli 146 partite con tre gol e venti assist. La media punti a partita della squadra con lui in campo è 2,08. Hysaj, pur avendo vestito la maglia azzurra un numero maggiore di volte, per quanto concerne l’apporto ha un dato nettamente inferiore: 167 presenze in Serie A con una sola rete e otto assist. La sua media punti a partita è più alta (2,19), ma in parecchie occasioni, in realtà, i due sono stati in campo contemporaneamente, essendo stato l’albanese titolare sulla corsia destra prima dell’arrivo di Di Lorenzo. Per il portoghese Mario Rui ottantasette le presenze, con tre reti e nove assist. Con lui in campo il Napoli ha racimolato 1,87 punti in media a partita (statistiche transfermarkt.it)

 

A parte i numeri, la differenza di gioco e di impostazione su quella fascia è innegabile. Gattuso stesso, pur preferendo Hysaj all’inizio, ha poi cominciato a dare fiducia a Mario Rui, per poi tornare indietro nelle scelte e infine cercare di inserire proprio l’algerino appena recuperato.

Proprio per questo l’augurio è quello di rivederlo recuperato e nuovamente in campo, per riammirare tutto ciò che ha dimostrato benissimo di saper fare prima di quel nefasto 1 novembre 2017.

 

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Eugenio Guido

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