Giornata mondiale del diabete: i numeri della patologia

Domenica 14 novembre si celebra la giornata mondiale del diabete, una malattia tra le più “invisibili” e diffuse al mondo. Chi ne è affetto ha problemi con la produzione di insulina (fortemente deficitaria o del tutto assente) e, conseguentemente, con la gestione degli zuccheri nel sangue. Di diabete esistono diverse forme. Le più diffuse sono le cosiddette “mellito” (autoimmune, nel caso del Tipo 1, che colpisce soprattutto i bambini, e Tipo 2, che si manifesta invece in individui adulti). La patologia, cronica, se non correttamente affrontata può portare a diverse complicazioni, soprattutto relative al sistema cardiocircolatorio.

Tre milioni e mezzo

In Italia, secondo le rilevazioni dell’Istat, sono tre milioni e mezzo i pazienti affetti da diabete; tuttavia, diversi studi stimano che almeno un altro milione e mezzo ne sia affetto senza saperlo. Non solo: secondo l’istituto, almeno quattro milioni e mezzo di persone sarebbero in una condizione di prediabete.

Un kit per il diabete gestazionale. Foto: Jessica Merz via Wikimedia Commons.

Ventuno

Il diabete è considerato tra le patologie più a rischio in caso di infezione da Covid-19. Su un’analisi che ha riguardato cinquemila decessi tra febbraio e maggio 2020, Istat e Iss stimano che il 21 per cento delle vittime tra i 60 e i 69 anni ne fosse affetto. La percentuale scende al 18 per cento tra i 70-79enni e al 16 per cento sul totale delle vittime del virus.

Trenta

In punti percentuale, la riduzione dei ricoveri per diabete nel periodo compreso tra 2010 e 2018, secondo rilevazioni dell’Iss (da 191,7 ricoveri ogni mille persone a 134,6). Un dato che testimonia la sempre maggiore efficienza delle cure disponibili per tenere sotto controllo la malattia, che vanno da sistemi di controllo continuo della glicemia installabili sulla pelle a macchinari di somministrazione continua dell’insulina, spesso capaci di interagire tra loro creando una sorta di “pancreas elettronico”.

Sette

Le stime dell’Organizzazione mondiale della Sanità prevedono che entro dieci anni il diabete sarà la settima causa di morte al mondo. Si stima che, nella popolazione mondiale, ne soffrano oltre 415 milioni di persone; il numero potrebbe essere ancora più alto, dato che molto spesso ci si può non accorgere di esserne affetti.

Due

Le tipologie di diabete esistenti, il mellito e l’insipido. Il primo si suddivide in Tipo 1 (autoimmune, colpisce soprattutto i bambini), Tipo 2 (familiare non autoimmune) e Tipo 3c (pancreatogeno, molto raro, legato secondo alcuni studi alla contaminazione da cesio radioattivo), oltre che in tre ulteriori forme più rare (gestazionale, che colpisce le donne in gravidanza, MODY e DAL/LADA). Il secondo si distingue in neurogenico e nefrogenico.

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