Se c’è una cosa che l’estate 2021 ci ha insegnato è che con i giocatori con contratto appena scaduto è possibile fare dei veri affari per aggiustare un reparto o, quanto meno, puntellare la squadra. I casi più eclatanti e che è impossibile non citare sono Donnarumma e Messi, entrambi finiti al Paris Saint-Germain da parametri zero dopo i mancati rinnovi (rispettivamente con Milan e Barcellona). Soffermandosi a giocatori rimasti in Serie A si pensi, ad esempio, ad Hakan Çalhanoğlu, che ha firmato con l’Inter a parametro zero e che sta facendo la fortuna dei nerazzurri sulla mediana.
Quali sono, invece, i giocatori in scadenza nel 2022? Quali i casi più spinosi?
Giocatori in scadenza nel 2022: non solo Serie A
Nei campionati esteri i nomi più interessanti sono Kylian Mbappé e di Paul Pogba.
Il francese del PSG in una recente intervista a Paris Match ha alimentato i dubbi sulla sua permanenza sotto la Tour Eiffel, parlando della sua «voglia di conoscere culture diverse, incontrare giocatori, ma anche di scoprire cose nuove, viaggiare». A ciò aggiungiamo il fatto che il Real Madrid lo corteggia da almeno un anno e che il giocatore, a Parigi, è una tra le tante stelle e non la punta di diamante che sarebbe con i blancos. Tutto questo ci porta a immaginare come potrebbe sbrogliarsi la matassa sul suo futuro.
Situazione simile quella di Pogba al Manchester United, ma con tante sfaccettature diverse. I Red Devils sono in netta difficoltà (al momento non sarebbero qualificati alla prossima Champions League) e il giocatore è fermo da circa un mese per problemi fisici. Il rinnovo con ritocco dell’ingaggio sembra pronto, ma non mancano tentennamenti. Pogba (che rimane sogno della Juve) rimane tra i possibili obiettivi del solito PSG. La sensazione è che a ventinove anni il centrocampista potrebbe cercare una nuova esperienza. La variabile che si è aggiunta di recente? Ralf Rangnick, nuovo allenatore dello United: chiederà a Pogba di restare come fulcro dei Reds o andrà alla scoperta di nuovi talenti da valorizzare come ci ha già mostrato nelle passate esperienze?
Giocatori in scadenza nel 2022: i nomi più caldi in Serie A
Franck Kessié. L’ivoriano, dopo un inizio non semplice, con l’arrivo di Pioli è diventato uno dei pilastri del Milan. Dopo cinque anni dal suo approdo in rossonero, con 204 presenze e trentatré gol, i prossimi sei mesi potrebbero essere gli ultimi con la maglia del diavolo. Alla base del rinnovo che stenta a concretizzarsi le richieste economiche del giocatore, che non collimano con le idee della società.
L’ivoriano è conscio sia della sua centralità nell’ossatura della squadra, sia della possibilità di avere un ingaggio ben più alto. Il Milan senza il suo numero settantanove perderebbe non solo un centrocampista di quantità, ma anche un giocatore che sa portare palla e con un ottimo piede in zona gol. Kessié, d’altro canto, restando in rossonero, saprebbe di essere in un ambiente in cui è maturato ed è diventato il campione che è oggi.
Dove potrebbe andare? Qualora il rinnovo saltasse, escludendo la pista che porta al Paris Saint-Germain per immaginare una destinazione italiana, farebbe molto comodo alla Juventus. I bianconeri stanno affrontando una stagione difficoltosa e il suo centrocampo gioverebbe di un giocatore come Kessié, sia per caratteristiche che per conoscenza del nostro campionato.
Lorenzo Insigne. Nato e cresciuto con la casacca azzurra, solo agli inizi della sua carriera ha giocato altrove per avere minutaggio (fondamentale l’anno in B col Pescara dei “miracoli” assieme a Immobile e Verratti). Adesso, invece, le parti sembrano più che mai distanti. Il nodo, come spesso accade, è economico e, al momento, non risultano informazioni circa un incontro immediato.
Insigne è il giocatore simbolo della squadra, oltre che tra i migliori giocatori della rosa. Integrato alla perfezione nel modulo di Spalletti, arrivato all’età di piena maturità calcistica: per lui la decisione circa la permanenza o meno sembra una vera e propria sliding door.
Dove potrebbe andare? A inizio dicembre si vociferava di un’offerta monstre del Toronto, ma ad oggi non c’è ufficialità. Tra Italia ed estero l’Inter e l’Atletico Madrid sembrano mostrare un timido interesse, ma non ci sarebbe da stupirsi né per una sua permanenza sotto il Vesuvio, né per un’altra destinazione oltre quelle citate.
Andrea Belotti. Sette anni, 239 partite e 107 gol: questi i numeri del gallo al Torino. Complice l’infortunio che lo terrà lontano dai campi da gioco ancora per un po’, la “grana” rinnovo non è ancora stata risolta. Al Torino farebbe male perdere il giocatore a zero, vista la sua caratura. E in ogni caso sostituire un profilo come Belotti non sarebbe semplice. Infatti, pur in una squadra non proprio di vertice, i suoi numeri sono da attaccante costante.
Dove potrebbe andare? A ventisette anni e con il contratto in scadenza, l’opportunità di una nuova sfida è da non farsi sfuggire. Tra le squadre del nostro campionato ha diversi estimatori, però il Milan potrebbe essere la scelta più giusta. Il Diavolo e Belotti si sono cercati negli ultimi anni senza mai convolare a nozze. Adesso tra possibilità di averlo a zero e un reparto composto da giocatori avanti con gli anni (Ibra e Giroud) potrebbe essere arrivato il momento giusto.
E gli altri? Ci sono tantissimi altri nomi di livello con scadenza a giugno 2022. Dybala sembra prossimo al rinnovo con la Juve (che ha da risolvere anche le questioni Cuadrado, Bernardeschi, De Sciglio e Perin). Brozovic con l’Inter dovrebbe rinnovare, ma a Milano sponda nerazzurra sono molti i giocatori che andranno a scadenza: Perišić, D’Ambrosio, Handanovič tra gli altri. Su Romagnoli sembrano esserci le mire della Juventus, ma il rinnovo non è impossibile. I rossoneri devono risolvere anche la questione Ibrahimovic, ma il sì (se il fisico regge) sembra vicino. Alla Roma va in scadenza Henrikh Mkhitaryan, che tra annata in chiaroscuro e rapporto non propriamente idilliaco con Mourinho potrebbe salutare.
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Il caso Vlahović
Il giocatore serbo della Fiorentina va in scadenza nel 2023, eppure, sin dalla scorsa estate, il suo rinnovo è tra quelli più chiacchierati.
La giovane età (Vlahović è classe 2000), unita all’esplosione che ha avuto il giocatore in termini di prestazioni e gol, ne fa un giocatore dall’alto valore e dall’altissima appetibilità. Il rinnovo non arriva, il giocatore continua a far bene e le pretendenti restano sempre affacciate alla finestra. Milan e Juventus tra tutte, e per diversi motivi, sembrano le italiane più interessate al serbo. Ma non mancano le pretendenti dall’estero: Arsenal, Barcellona, Atletico Madrid.
Dall’altro lato resta in attesa la Fiorentina, che ha il rinnovo pronto da mesi e il presidente Rocco Commisso pronto a tutto pur di trattenere il giocatore o, quanto meno, di ottenere la somma che ha deciso prima di lasciarlo partire.
Il mercato di gennaio ci dirà già tanto, ma è certo che la prossima estate, tra giocatori in scadenza e casi spinosi, non sarà per nulla noiosa.