Comunicare richiede responsabilità, soprattutto quando lo si fa davanti a un grande pubblico, reale o virtuale che sia. Sui social, però, dove sembra esserci sempre meno apertura a un dialogo rispettoso e in cui ci si scaglia sempre più ferocemente contro gli errori altrui, un errore, anche il più banale, può costare caro, soprattutto quando si affrontano temi delicati o controversi.
Ritrovarsi a gestire una shitstorm, un’ondata di odio, può essere difficoltoso e pesante per la propria salute mentale, soprattutto per i giovani content creator e per tutte le persone che non hanno idea di come affrontarla. Cosa si può fare, quindi, quando ci si ritrova protagonisti di una shitstorm?
Essere al centro di una shitstorm non è sicuramente piacevole, ma per alcune persone può essere più pesante che per altre. Come riportato in uno studio di ExpressVPN, i social network influiscono pesantemente sull’umore dei più giovani. Su 1500 ragazzi intervistati, infatti, l’86% ha dichiarato di essere influenzato dai social network, sia per quanto riguarda l’umore sia per lo stato generale di ansia.
Quando si è al centro di una shitstorm, di conseguenza, queste sensazioni non possono che essere amplificate. Il primo passo da fare, quindi, è quello di prendersi una pausa dai social se si sente la necessità di farlo e se è utile per preservare la propria salute.
Non tutte le shitstorm meritano una risposta: in alcuni casi, quando si commette un errore importante, è giusto e dovuto scrivere un post di scuse per far comprendere al proprio pubblico di aver capito l’errore. In altri, invece, quando le ondate di odio sono del tutto ingiustificate e non hanno alcun intento oltre a quello di sminuire l’altra persona, si può anche tacere.
Lo spiega bene il filosofo e giornalista Bruno Mastroianni in “La disputa felice”: se l’intento è solo quello di disturbare e non c’è alcuna oggettività nei commenti degli altri, meglio tacere per evitare di ritrovarsi all’interno di conversazioni sterili fatte solo di insulti reciproci.
Nessuno è tenuto a ricevere e leggere insulti gratuiti. Se si è al centro di una shitstorm, o anche solo per evitare di ricevere certi commenti, si possono utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalle singole piattaforme: bloccare gli utenti che arrivano sul proprio profilo solo per insultare, impostare il profilo come privato, bannare le parolacce, evitare di leggere i messaggi privati per qualche giorno.
Tutte queste piccole accortezze possono sicuramente aiutare a vivere i social in modo più sereno e a riprendersi psicologicamente dopo una shitstorm.
Esporsi sui social non è facile. Se è pressoché impossibile evitare del tutto che certi episodi possano influenzare il proprio umore, accorgimenti come questi possono essere d’aiuto per evitare di farsi risucchiare in un vortice di disperazione quando capita di trovarsi al centro di un’ondata di odio di una certa portata.
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