Da aprile 2022 è nelle librerie per i tipi di AUGH! Edizioni L’incontro – Storia di un’adozione di Alessia Pecchioli. Il volume ha vinto il Premio Nazionale Letteratura Italiana Contemporanea per la sezione Narrativa inedita.
Anna è una giovane donna che dopo un incidente rimane sfigurata e decide di cambiare vita: lascia il fidanzato e abbandona il sogno di diventare dottoressa. Conosce Roberto, che sembra da subito capirla: si sposano, ma non riescono ad avere il tanto desiderato figlio. Decidono allora di ricorrere all’adozione. Dopo un lungo e difficile percorso adottano una bambina dalla Colombia. Finalmente è arrivata Alice: è il 18 ottobre 1989, il giorno più bello per Anna e Roberto.
Pilar è poco più che una bambina di Bogotà. Infanzia difficile: madre violenta, una sorella morta ammazzata nel barrio, rimane incinta di Jorge. Trova lavoro da una ricca donna della zona, che sembra apprezzarla. Rimane incinta del marito di quest’ultima, si illude di poter vivere con lui una vita felice. Il padre non vuole la piccola Sofia, che viene data in adozione a una coppia che viene da lontano, dall’Italia. È il 18 ottobre 1989, il giorno più brutto di Pilar, che perde per sempre la sua Sofia.
Alice è una donna sposata: riflette sul suo passato, sulla sua adozione, sulla sua terribile paura dell’abbandono, sul suo matrimonio con Stefano finito male. Conosce il suo passato grazie ai racconti della nonna materna: torna a Bogotà dopo aver accettato un lavoro come docente di italiano in una scuola della capitale colombiana.
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L’incontro racconta le vicende intrecciate di tre donne che, in momenti diversi delle loro esistenze, hanno dovuto fare i conti con una delle scelte più importanti e complicate delle loro vite: la maternità. Tramite il punto di vista di Alice, Pilar e Anna, l’autrice scandaglia le emozioni e i timori nascosti di ognuna per arrivare a descrivere l’incontro tanto desiderato, che si trasforma in un viaggio all’interno del mondo di chi viene adottato, chi dà in adozione e chi adotta.
Un libro veloce, di facile lettura, ma che lascia al lettore ampi spazi di riflessione e, perché no, di interrogativi senza risposta certa. Perché Pilar ha abbandonato Sofia e non il primogenito Jorge? Perché Anna e Roberto hanno dovuto affrontare un così difficile percorso per adottare Alice? Perché Alice soffre di un’atavica paura dell’abbandono?
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