Si nasconde dietro l’angolo una pessima notizia per alcuni di noi: non tutti riceveranno la quattordicesima dall’INPS, come ovviare
Dopo tanta attesa e soprattutto numerosi ritardi a causa di alcuni controlli effettuati negli ultimi mesi proprio dall’INPS, siamo tutti finalmente in procinto di ricevere la tanto attesa e agognata quattordicesima inerente all’anno 2023: proprio l’istituto previdenziale, infatti, ha recentemente annunciato di essere pronto all’erogazione per quanto riguarda i pagamenti relativi al mese di luglio.
Come prima cosa, però, facciamo un piccolo passo indietro e ricordiamo insieme di cosa parliamo quando facciamo riferimento a questa quattordicesima. In poche parole, si tratta di una maggiorazione sulla propria pensione per quanto riguarda il mese di luglio (o eccezionalmente il mese di dicembre, quando un soggetto non riesce a raggiungere i requisiti necessari entro il tempo stabilito) e che ha lo scopo di contrastare l’aumento del caro vita e le difficoltà a cui vanno incontro coloro che usufruiscono di una pensione medio bassa.
Tuttavia, non sempre ci sono buone notizie per tutti e infatti ci potrebbero essere alcuni pensionati esclusi dalla percezione di questi pagamenti: stiamo parlando di coloro che non rientrano tra i requisiti necessari per poter ricevere la quattordicesima nel mese di luglio.
Cerchiamo di approfondire meglio questo argomento e soprattutto comprendere più nel dettaglio quali pensionati saranno nello specifico esclusi dalla ricezione della quattordicesima. Innanzitutto, come potete facilmente immaginare, troviamo chi non rispetta i necessari requisiti economici e contributivi. In secondo luogo, troviamo anche coloro che non rientrano tra le pensioni dirette o indirette di matrice contributiva, come ad esempio coloro che hanno ricevuti degli assegni erogati da altre casse di previdenza.
Attenzione però, perché nonostante l’esclusione dalla ricezione di questi pagamenti maggiorati nel mese di luglio, non è ancora detta l’ultima parola e si può comunque fare qualcosa se non si rientra nella schiera dei fortunati che sono ora in attesa di ricevere la quattordicesima. Per tutti coloro che dunque, ad esempio, non raggiungono i requisiti anagrafici (ovvero 64 anni di età), superano il limite di reddito, sono andati incontro a errori nel conteggio dei propri contributi o ancora hanno ricevuto importi minori rispetto a quelli promessi, c’è qualcosa da poter fare.
Prima ancora di avviare un ricorso all’INPS, infatti, è lo stesso istituto che ci dà la possibilità di presentare una domanda tramite le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Bisognerà compilare tutti i campi inerenti ai propri dati personali e attendere una risposta online dai patronati. E’ sicuramente un modo per affrontare il problema e cercare di risolverlo. Bisogna solo prendersi del tempo e impegnarsi nell’inviare il modulo giusto. Per chi avesse difficoltà, può sempre rivolgersi ad un CAF.
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