Allarme pubblico, parte il test in cinque regioni italiane: di cosa si tratta

Se vivi in una di queste regioni potresti ricevere un messaggio di testo molto particolare: scopriamo insieme cos’è e come funziona It-alert

Stai passeggiando tranquillamente con il tuo smartphone in mano quando, all’improvviso, arriva un messaggio di testo insolito. Prima di correre a nasconderti nel rifugio antiatomico più vicino, prenditi un attimo per capire di cosa si tratta: benvenuto nell’era di It-alert, il sistema di allarme pubblico via messaggio di testo.

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Nei prossimi giorni potresti ricevere un messaggio di testo molto strano – thewisemagazine.it

Progettato per avvisare i cittadini in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti, It-alert è pronto per un test su larga scala. Non stiamo parlando di un lancio nazionale come è accaduto in Inghilterra il 23 aprile, ma di un test (per il momento) regionale. L’annuncio è stato dato da Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile, e Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, durante una conferenza stampa ricca di dettagli.

Cos’è e come funziona It-alert

Il ministro Musumeci ha chiarito che il piano è quello di terminare i test entro la fine dell’anno per renderlo operativo all’inizio del 2024, mentre la Toscana sarà la prima regione a sperimentarlo il 28 giugno.

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Il sistema diventerà operativo in tutta Italia all’inizio del 2024 – thewisemagazine.it

Ma quali saranno le emergenze che faranno scattare l’it-alert? Secondo la direttiva del ministro, potrai aspettarti un messaggio di allarme in sei casi specifici:

  • un maremoto causato da un sisma;
  • il collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica riguardante i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo del 26 giugno 2015, n. 105 (direttiva Seveso);
  • precipitazioni intense.

Non preoccuparti per i terremoti: come ben sappiamo non sono prevedibili, quindi non potrebbero innescare l’it-alert.

Il sistema di allarme si basa sulla prevedibilità di alcuni eventi o sulla loro manifestazione. Non garantirà la sicurezza in senso assoluto, ma metterà il cittadino nelle condizioni di sapere che un evento grave è stato previsto, promuovendo così una condotta di maggiore consapevolezza.

Capiremo che un evento può avere un impatto effettivo sul territorio grazie all’it-alert, ma questo non potrà controllare né prevedere l’effettivo impatto di un evento sul territorio. Per esempio, un’intensa pioggia potrebbe allagare un sottopasso dove una persona potrebbe trovarsi in pericolo, oppure no. Nonostante questo, l’it-alert rimane un sistema efficace e necessario.

Come funziona, nel dettaglio

Ma come funziona esattamente il sistema It-alert? Non si tratta di un semplice sms, ma di un messaggio di testo che parte dalla Protezione civile e viene distribuito attraverso le antenne dei quattro principali operatori di telefonia mobile. Questo messaggio arriverà a qualsiasi dispositivo connesso alle celle della zona geografica selezionata, che può essere molto circoscritta oppure di grande estensione.

Il sistema It-alert è già stato testato in aree più piccole come lo stretto di Messina, e a giudizio del ministro i risultati sono stati “soddisfacenti”. Ora tocca ai cittadini della Toscana. Il 28 giugno, tutti i cellulari in quella regione riceveranno questo messaggio, in italiano e in inglese:

“Questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”.

Se lo ricevi, le autorità invitano a compilare un form e dare il tuo parere: il tuo feedback aiuterà a migliorare il sistema. Seguiranno poi la Sardegna il 30 giugno, la Sicilia il 5 luglio, la Calabria il 7 luglio e l’Emilia-Romagna il 10 luglio. Entro la fine dell’anno le esercitazioni si estenderanno a tutte le regioni, inclusa la provincia autonoma di Trento e Bolzano.

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