Google entra nella quarta epoca di Android e cambia radicalmente il suo sistema operativo, sorprendendo i suoi milioni e milioni di utenti.
La storia del sistema operativo più utilizzato al mondo può essere racchiusa in tre epoche chiavi del branding by Google. Android, un sistema operativo per dispositivi mobili progettato principalmente per sistemi embedded quali smartphone e tablet, con interfacce utente specializzate per televisori, automobili, orologi da polso, occhiali, e altri, nasce con un font dall’aspetto deliberatamente futuristico, incastrato nell’era dei nerd.
Nel 2014 il primo grande cambiamento nell’aspetto Android, notevolmente ammorbidito con l’avvento di Material Design. Il carattere tipografico è diventato ancora più ordinario nel 2019, insieme all’abbandono della mascotte Android “bugdroid”, a favore di un piccolo copricapo.
L’ultimo grande restyling nel 2018, con quei celeberrimi aggiornamenti di sistema chiamati cupcake, durati dai primi giorni del sistema fino ad Android 9.0 Pie. Un anno dopo la nuova identità di marca per il suo sistema operativo mobile. Ora è arrivato il momento di un’ulteriore fase di rebranding.
Un aspetto modernizzato
Google infatti sta aggiornando il suo Android con un nuovo wordmark e una versione 3D dell’iconica testa del Robottino Verde. Con delle differenze sostanziali, d’impatto. Negli ultimi anni, l’etichetta Android era spesso accompagnata da una testina piatta e verde. Quella testina è rimasta, ma ora ha un aspetto modernizzato, in 3D.
Anche il carattere di Android sta cambiando. Dal 2014, Android è stato scritto in caratteri minuscoli nel design del logo. Adesso la prima lettera è diventata maiuscola, la “n” e “r” super arrotondati. Qual è l’importanza? I possessori di Android avranno a che fare con questi cambiamenti a breve, appena verranno rilasciati in tutto l’ecosistema di Google. Non solo. Google è sempre stato un appassionato di realtà virtuale e, dopo averlo esplorato in Cardboard e Daydream (abbandonato nel 2019) che consentivano entrambi di utilizzare il tuo smartphone come schermo di un visore VR, ha deciso di puntarci nuovamente.
Un ritorno a quest’area della tecnologia ha senso nel momento in cui uno dei suoi competitor, Apple, ha sfruttato il suo keynote di giugno per lanciare (finalmente) il suo visore Vision Pro, la cui uscita è prevista nel 2024. Oltre al nuovo logo, c’è anche una nuova veste grafica nel font e un dettaglio nella tipografia. Google ha spiegato che questo restyling fa parte di un progetto più ampio per unificare l’aspetto visivo dei propri prodotti e servizi, utilizzato in tutto l’ecosistema Android con l’obiettivo dichiarato di mettere in risalto l’apertura del sistema operativo per nuove e diverse esperienze digitali. Flessibilità e l’adattabilità le parole chiavi.