Le zanzare, oltre ad essere gli insetti più fastidiosi, possono portare anche infezioni. Ecco come capire se la puntura si è infettata.
La famosa famiglia di insetti chiamata Culicidae, di cui fanno parte le zanzare, è la più temuta al mondo. Infatti, secondo ScienceAlert, gli esseri viventi che provocano più morti umane sono proprio le zanzare (al secondo posto ci sono, purtroppo, gli stessi esseri umani).
Ma quando sono nate le zanzare? In realtà, è difficile dirlo con certezza, ma il fossile più antico trovato con una zanzara intrappolata all’interno risale a circa 46 milioni di anni fa. La prestigiosa scoperta è stata fatta nello Stato del Montana negli Stati Uniti, e l’antico insetto ritrovato aveva persino la pancia piena di sangue.
Le punture delle zanzare che si infettano
Dopo la puntura di una zanzara capita a tutti di volersi grattare, a causa del forte prurito. Chiaramente, per non peggiorare la situazione non bisogna assolutamente grattarsi. Talvolta, queste fastidiose punture potrebbero diventare infette, e il modo migliore per accorgersene è capire se si avverte una sensazione di calore al tatto. In più, in presenza di infezione la parte della pelle punta dall’insetto diventa rossa e si rigonfia. E’ molto importante curare queste infezioni, poiché potrebbero peggiorare e trasformarsi in un ascesso o addirittura in una cellulite infettiva. Inoltre, alcuni giorni dopo, la zona interessata potrebbe subire un’infezione secondaria, soprattutto se il pungiglione della zanzara ha rilasciato anche dei microrganismi patogeni nella pelle.
Per quanto riguarda le caratteristiche della puntura, all’inizio sulla pelle appare una specie di protuberanza, che si rigonfia a causa di una reazione chimica con le proteine della saliva della zanzara. Inoltre, l’infezione può essere riconosciuta se la protuberanza appare molto rossa e comincia ad emanare calore, con la conseguente voglia di grattarsi. Un altro modo per sapere se la puntura si sta infettando è calcolare i giorni: se i sintomi durano più di quattro giorni significa che potrebbe essere infetta. E non solo: c’è la possibilità che possa diventare un ascesso, cioè quando sulla puntura si forma il pus a causa dell’ingresso dei batteri. Questo peggioramento lo si può facilmente riconoscere, oltre per la presenza di pus, anche per il forte dolore e per l’eccessivo rigonfiamento.
Talvolta, l’ascesso potrebbe portare persino la febbre e i brividi, e in questo caso bisogna rivolgersi al medico. Solitamente, questi problemi possono essere risolti senza nessun trattamento, ma in rari casi i medici praticano un’incisione per far drenare la lesione. Nella maggior parte dei casi non c’è bisogno di prendere antibiotici, tranne quando il paziente presenta un’infezione sistemica.