Un recente studio ha rivelato un legame interessante tra questa celebre bevanda e la salute cardiovascolare: di che si tratta?
Sapevi che il trucco per un cuore ben funzionante e in salute potrebbe già albergare sulla tavola di milioni di italiani, nascosta in una bottiglia? Ebbene, seppure non è una novità che il nostro benessere passi dall’alimentazione, questa notizia potrebbe sconvolgerti.
Un recente studio ha infatti dimostrato qual è il potere di una bevanda amatissima e molto consumata sulla nostra salute cardiovascolare: una questione non da poco. Secondo le stime, le complicanze dovute a malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di morte a livello mondiale, con ben 18 milioni di persone decedute nel solo 2017.
La bevanda amica del cuore
Eppure, come dicevamo, la soluzione potrebbe trovarsi sul fondo del bicchiere. Di cosa stiamo parlando? Forse l’avevi già intuito, ma ti diamo qualche indizio: si tratta di una bevanda consumata da millenni, fonte di orgoglio nazionale per noi italiani che ne produciamo delle etichette eccellenti, e che ha effetti positivi soprattutto sul buonumore. Sì, è proprio il vino!
Un team di studiosi ha deciso di approfondire l’effetto di questa bevanda sulla salute del nostro sistema cardiovascolare, alla ricerca di qualche legame. La loro ricerca, pubblicata sulla rivista Nutrients Journal, ha portato alla luce dati sconcertanti che potrebbero rovesciare le nostre precedenti convinzioni. Gli studiosi hanno osservato con stupore come un consumo moderato di questa bevanda possa effettivamente migliorare la salute del nostro cuore.
A cosa dobbiamo questo effetto positivo? Gli studi hanno dimostrato che diversi ingredienti presenti nel vino, come il resveratrolo, possono avere effetti benefici contro malattie come le patologie coronariche e certi tipi di cancro. Degne di nota sono anche le proprietà dei polifenoli non flavonoidi, composti naturali presenti nel vino rosso e anch’essi amici del cuore, con la loro azione antinfiammatoria, antiossidante e antimutagena.
E se sei astemio, ce n’è anche per te: persino i vini privi di alcol mantengono gli effetti antiossidanti, fornendo una protezione contro la trombosi.
È la dose che fa la cura, è la dose che fa il veleno
Prima però che tu ti precipiti a stappare quella bottiglia di vino che hai in dispensa, ci sono alcuni dettagli che dovresti tenere in considerazione. Come in molte cose, anche qui il principio guida è la moderazione, ed è la dose a fare la cura, così come il veleno.
Lo studio ha dimostrato che il vino ha effetti positivi sulla salute generale, contribuendo a prevenire alcune malattie cardiovascolari, ma solo se il suo consumo è da lieve a moderato.
Un consumo eccessivo di alcol, al contrario, può avere effetti devastanti. Il vino interagisce con molti farmaci e può essere la causa di oltre 200 malattie, oltre ad essere potenziale causa di dipendenza con tutte le sue nefaste conseguenze tra cui l’aumento del rischio di suicidio. In conclusione, alza pure il gomito, ma senza mai esagerare: gli effetti benefici del nettare d’uva verrebbero vanificati, e correresti dei grossi rischi. Bevi sempre con moderazione!