Il difficile rapporto madre-figlia può essere compromesso da molti fattori, uno studio parla chiaro su ciò che può essere deleterio.
Nella fase adolescenziale è molto difficile riuscire ad esternare le proprie emozioni e fidarsi dei propri genitori, in particolare ci sarebbero dei fattori che ostacolerebbero il rapporto madre-figlia.
Ci sono degli aspetti che soprattutto gli adulti sottovalutano, ma che sarebbero da tenere in considerazione. L’attenzione verso quello che è il periodo adolescenziale deve essere alta, non si può pensare di lasciar correre. Anche quando ci si trova al cospetto di figli adolescenti apparentemente chiusi di carattere.
I motivi di questo atteggiamento potrebbero essere molti. Mai fermarsi alle semplici apparenze. A porre l’accento soprattutto sul rapporto madre-figlia è uno studio pubblicato sul Journal of Family Psychology. Qui viene evidenziato come il caos familiare può compromettere la comunicazione tra madre e adolescente.
Ambiente e organizzazione domestica: il conflitto madri-figlie
Un momento molto particolare, quello adolescenziale, ricco di cambiamenti e basati su alternanza di sensazioni positive e negative. Alla ricerca hanno partecipato 109 coppie madre-adolescenti di diverse etnie ed età che per una settimana sono state analizzate per quanto concerne le loro relazioni e conversazioni.
Ciò che è emerso è che le conversazioni spontanee tendono a diminuire da pare degli adolescenti in presenza di caos domestico e di disordine nonché disorganizzazione. Proprio l’iniziativa naturale da parte dei figli veniva a mancare in presenza di poca organizzazione domestica.
A scemare anche l’attenzione da parte del genitore, oltre all’abbassamento della reattività dei figli, che, in presenza di caos, tenderebbero ad aprirsi meno con le proprie madri. Per poter far esprimere al meglio e con naturalezza i propri figli adolescenti, bisognerebbe cercare di organizzare al meglio la routine domestica.
Non creare caos né tantomeno un’alternanza di disposizioni imprevedibili. Le ore devono essere scandite nella maniera più organizzata possibile per mettere in condizione gli adolescenti di poter capire bene lo svolgimento della giornata, i propri spazi e tempi liberi. Inoltre, sarebbe di fondamentale importanza ricreare momenti di conversazione rafforzando quelle che possono essere i rapporti familiari.
Non solo parole, meglio condividere insieme anche attività e routine di svago, momenti in cui gli adolescenti possono sentirsi liberi di esprimersi e i genitori predisposti ad accogliere e consigliare, se necessario. Una buona organizzazione permette di scandire il tempo in maniera consapevole, limitando al minimo gli imprevisti e i fuori onda, rendendo più piacevoli e lineari le giornate, con la possibilità di poter rompere la routine solo costruttivamente.