Questa scoperta sulle zecche ha scioccato tutti quanti, nessuno se lo aspettava. Che cosa dobbiamo sapere su di loro?
Sono davvero tanti gli insetti molto fastidiosi per l’estate. Uno di questi è sicuramente la zanzara, che può essere dannosa per l’essere umano in certi casi. Provoca la crescita di brufoli non graditi e trasporta malattie, per cui non è un insetto da sottovalutare. Però possono esserci anche altre specie che possono mettere in pericolo gli esseri umani. Un esempio lampante è proprio la zecca.
Di norma sono degli aracnidi presenti in tutta Italia, e che si differenziano tra loro per specie. Le femmine sono più grandi dei maschi ed arrivano ad una decina di millimetri di lunghezza. Quando mordono secernono sostanze anticoagulanti per favorire l’assunzione del sangue, che viene prelevato tramite un rostro. Il morso delle zecche infettate da agenti patogeni, come avviene per le zanzare, può trasmettere malattie.
Ma un recente studio ha dimostrato che le zecche sono persino in grado di sfruttare la carica elettrostatica accumulata negli esseri viventi. Questo permette loro di spiccare il volo e di aggrapparsi alla vittima. Di solito succede nella vegetazione infestata, in cui le zecche attendono nei fili d’erba o nelle foglie. Per attirarle basta avvicinarsi a sufficienza alla “zona trappola”, così che abbiano l’opportunità di uscire allo scoperto e di pungere.
Zecche, possono arrivare a pungerti in un modo diverso dal solito: utilizzano il tuo stesso corpo
A scoprire questa informazione importante sono stati Sam J. England, Katie Lihou e Daniel Robert della Facoltà di Scienze della Vita dell’Università di Bristol (Regno Unito). Il team dei tre scienziati ha studiato questo comportamento soltanto in alcuni esperimenti di laboratorio. Questo significa che le zecche potrebbero utilizzare la loro capacità anche in altri ambienti e non solo nella vegetazione.
Sono certi che le zecche possono compiere dei balzi rapidissimi per agganciarsi al materiale carico elettricamente. In questo caso gli scienziati hanno utilizzato una pelliccia di coniglio per dimostrare la capacità attrattiva. La zecca, per pungerla, ha sollevato le zampine anteriori e poi ha compiuto un balzo verso l’obiettivo.
Dato che non potrebbe saltare di base, la capacità di sfruttare la carica elettrostatica del bersaglio la rende una tecnica efficace. D’ora in avanti fareste meglio a fare attenzione alle zecche: potrebbero saltarvi addosso da un momento all’altro!