Il raccolto è andato quasi completamente distrutto. Per questo motivo alcuni alimenti costeranno di più: andiamo a scoprire quali sono.
Ancora una volta il meteo sta rischiando di causare dei danni all’agricoltura italiana. Infatti a causa di un raccolto quasi distrutto ci sono diversi alimenti che sul mercato andranno a costare di più. Scopriamo dove si è verificato il terribile evento e quali conseguenze avrà sulle tasche degli italiani.
Le condizioni climatiche influiscono sull’andamento dell’agricoltura, specialmente in estate sulla nostra penisola. Infatti la stagione estiva può provocare dei lunghi periodi di siccità con temperature elevate e precipitazioni che scarseggiano. Proprio la mancanza di pioggia potrebbe portare a danneggiare alcune colture, andando a ridurre la resa dei raccolti e la qualità dei prodotti. Infatti il rischio delle piante è quello di appassire con i sistemi idrici che possono esaurirsi causando dei problemi all’irrigazione.
Un ulteriore problema di questo periodo dell’anno è che dopo periodi di grande caldo quando arrivano le precipitazioni potrebbero avere una grande intensità, andando quindi a danneggiare ulteriormente il raccolto. Sempre più di frequente, i periodi di grande siccità sono interrotti da fenomeni temporaleschi violenti, tra cui anche le grandinate. Proprio l’impatto con il terreno dei chicchi di grandine potrebbe arrivare a danneggiare il raccolto, come successo nelle ultime ore in Piemonte. Andiamo quindi a vedere l’evento che ha portato all’aumento dei costi.
Raccolto quasi distrutto in Piemonte: aumenterà il prezzo di questi alimenti
In queste ore una straordinaria grandinata ha colpito il Piemonte, con dei chicchi che avevano delle dimensioni notevoli. Il fenomeno in questione ha colpito le zone delle Langhe, Monferrato e Roero, tra Cuneo ed Asti, ma anche a Torino ed Alessandra. Ovviamente questa grandinata ha portato dei danni all’agricoltura, visto che sono stati danneggiati degli enormi campi di nocciole e uva.
L’Arpa ed i suoi tecnici hanno stabilito le zone che sono state colpite particolarmente. Tra le zone maggiormente colpite dal fenomeno atmosferico troviamo diverse province dell’alessandrino, del torinese, del cuneense ed infine dell’astigiano. Come si legge sul sito dell’Arpa sono arrivate segnalazioni sulla caduta di chicchi di grandine grandi come palline da tennis che hanno portato dei danni ingenti alle coltivazioni.
A spiegare la situazione ci ha pensato anche Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, che in collaborazione con Marco Protopapa (assessore all’agricoltura) ha spiegato che già sono state attivate tutte le procedure per la richiesta di stato di calamità, dati i danni ingenti. L’obiettivo infatti sarà quello di risarcire tutti gli agricoltori colpiti dalla grandinata.