Troppo caldo sul posto di lavoro, puoi rifiutarti di continuare senza perdere soldi: ecco in quali casi

Con le temperature di questi giorni, per qualcuno continuare a lavorare è impossibile. Infatti potete smettere di farlo: non perderete neanche un euro.

Come avevano promesso, l’anticiclone africano ha investito tutta la nostra penisola e i termometri hanno toccato ed anche superato i 40°C. Se qualcuno ha la fortuna di avere il climatizzatore a casa e in ufficio, per cui riesce a vivere piuttosto serenamente e normalmente, per altri invece andare al lavoro in questi giorni è un vero supplizio. Ecco però cosa dovete sapere: potete rifiutarvi di lavorare.

Rifiutarsi di lavorare per il caldo
Rifiutarsi di lavorare per il caldo: ecco quando lo puoi fare (thewisemagazine.it)

Ebbene sì, in determinate condizioni i dipendenti hanno il diritto di non recarsi sul posto di lavoro per via del caldo e il titolare non ha alcun diritto di licenziarli o di negargli lo stipendio. Se anche voi siete in questa precisa situazione e ogni mattina andare al lavoro è impossibile poiché temete per la vostra salute, ecco cosa dovete sapere.

Non andare al lavoro per via del caldo: ecco quando è legittimo

Secondo il Testo unico sulla sicurezza, che determina le regole per la sicurezza sui posti del lavoro, il datore di lavoro è obbligato a prendere tutte le misure che lo aiutino a garantire la salute e l’integrità fisica e morale dei propri dipendenti. Il colpo di calore è uno dei rischi di questo periodo, soprattutto per chi lavora all’aperto o nei capannoni delle fabbriche: il datore di lavoro è quindi tenuto a trovare una qualsiasi soluzione che faccia star meglio i propri dipendenti mediante i ventilatori, il condizionatore o anche con la chiusura di qualche giorno o nelle fasce orarie più calde.

Rifiutarsi di lavorare per il caldo
Rifiutarsi di lavorare per il caldo: ecco quando lo puoi fare (thewisemagazine.it)

Insieme al responsabile della sicurezza, quindi, il datore di lavoro deve pensare a tutte le strategie utili a minimizzare i rischi per i propi dipendenti: nel caso in cui questo non venisse fatto e i lavoratori non fossero in alcun modo tutelati dai rischi di queste temperature, allora per legge possono rifiutarsi di recarsi sul posto di lavoro.

A confermarlo è anche una sentenza della Cassazione del 1° aprile 2015, la quale specifica che il dipendente può astenersi dal lavoro senza perdere il diritto allo stipendio in presenza di temperature proibitive e nella totale assenza da parte dei titolari di migliorare queste condizioni, pericolose anche e soprattutto per la salute. Se quindi vi trovate in questa situazione, parlatene chiaramente con il vostro capo, altrimenti prendete le vostre decisioni.

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