L’UE dirà presto addio all’euro? Una recente proposta potrebbe cambiare tutto: ecco qual è la novità e che cosa sta succedendo.
Da quando è entrata in circolazione, la moneta unica non ha mai soddisfatto a pieno i paesi membri dell’Unione Europea. Tanto che in molti credono che l’euro potrebbe sparire. Ma come stanno realmente le cose?
È dal 1° gennaio 1999 che la moneta ufficiale degli stati membri dell’Unione Europea è l’Euro. Tutte le nazioni che hanno la moneta vengono definiti come i “paesi dell’eurozona”, proprio perché l’hanno adottata fin dall’inizio o poco dopo.
Tuttavia, è risaputo come l’UE ha con se delle contraddizioni, tanto che per molti cittadini comunitari l’UE potrebbe dire addio all’euro. Ma davvero è così? A dir la verità non c’è nulla di certo, nemmeno lontanamente pensabile una cosa del genere. Anche perché, uno dei paesi dell’UE ha fatto una proposta che potrebbe cambiare tutto.
UE addio euro: la proposta di uno stato membro
A far venire i dubbi sul futuro dell’euro in Unione Europea c’è la situazione della Bulgaria. Il paese è diventata un membro dell’UE fin nel 2007. Nonostante ciò, continua a usare il Lev, la sua valuta nazionale. In pratica, la nazione rifiuta il passaggio all’euro.
I vertici di Bruxelles provano ancora oggi a convincere i governi bulgari, ma lo fanno inutilmente. A opporsi all’adozione dell’euro sono soprattutto i movimenti di destra, che hanno lanciato la petizione per rinviare l’adozione dell’euro al 2043.
Un’azione che potrebbe ripercuotersi sugli altri paesi dell’UE. Tuttavia, c’è anche da dire che la Bulgaria sta vivendo un momento complicato dal punto di vista economico, con l’inflazione in forte crescita. Problema che nel 2007 non c’era e che quindi potrebbe spingere il governo bulgaro a rivedere le sue posizioni.
Attualmente, l’obiettivo dell’esecutivo bulgaro è quello di proporre ai cittadini un’alternativa valida. Ovvero rimandare a loro stessi la scelta sull’adozione o meno dell’Euro in sostituzione del Lev, nazionale. Ma di questo se ne parlerà a partire dal 1 gennaio 2024, quando dovrebbe entrare in scena l’esperimento della doppia moneta, salvo stravolgimenti dell’ultimo minuto.
Se l’esperimento dovesse funzionare, mitigando gli effetti negativi dell’inflazione galoppante, il governo bulgaro avrebbe gioco facile nel promuovere e ottenere l’adozione definitiva della moneta europea, anche attraverso lo strumento del referendum popolare, perché difronte a una riduzione dell’inflazione, gli strenui oppositori dell’euro non avrebbero più appigli.