Depressione e persone molto intelligenti: il legame da non sottovalutare

Chi è molto intelligente tenderebbe a soffrire maggiormente di disturbi dell’umore e di depressione, ecco perché

C’è una strana correlazione tra le persone dotate di un alto quoziente intellettivo e i disturbi depressivi. Sono stati molti gli studi in merito.

depressione e intelligenza
Intelligenza e depressione: che relazione c’è -Thewisemagazine.it

Nonostante siano due aspetti della personalità completamente separati, spesso tra di essi può esserci correlazione. Innanzitutto bisogna dire che i disturbi depressivi più o meno gravi influenzano molto l’umore delle persone, non solo anche gli atteggiamenti e i modi di fare.

La depressione può impattare più o meno significativamente sulla qualità della vita, tanto che potrebbe essere necessario intraprendere un percorso psicologico e, in alcuni casi, assumere dei farmaci. L’intelligenza è quella capacità di arrivare alla soluzione dei problemi, il riuscire a ragionare senza distrarsi e nel minor tempo possibile, inoltre comprende anche la capacità di adattarsi al nuovo.

Alcuni studi sottolineano la correlazione negativa proprio tra l’intelligenza e la prevalenza di disturbi depressivi: coloro i quali sono dotati di un QI alto potrebbero maggiormente soffrire di depressione e disturbi di ansia.

La causa è collegata al fatto che colui il quale è abituato a fare domande e a cercare risposte ed è dotato di intelligenza alta può finire col vivere un’esistenza all’insegna dell’angoscia. Il sapere troppo (ad esempio sul dolore o altri aspetti veri, ma difficili della vita) può portare tali soggetti in uno stato depressivo.

Il peso dell’intelligenza: un macigno per la mente

L’intelligenza sarebbe nella fattispecie un carico pesante da portare e per nulla scontato. Quando si pensa tanto, si hanno maggiori strumenti per concentrarsi ed analizzare la realtà, si finisce con l’essere insoddisfatti, col vivere senza godere.

le persone intelligenti
Intelligenza e depressione: che relazione c’è -Thewisemagazine.it

Tutto può nuocere alla sensibilità di chi è intelligente, ad esempio coloro che affrontano la vita con superficialità, gli stolti e chi non riesce a comprendere quanto siano impattanti le differenze. Le abissali incongruenze tra chi ha troppo (ad esempio ricchi) e chi ha poco (ad esempio coloro che non hanno un tetto sulla testa e pochi spicci per mangiare).

Le persone molto intelligenti potrebbero soffrire di un disturbo dissociativo della realtà. Non riescono a vivere la propria vita in prima persona, bensì come fossero narratori esterni. Questo fa apparire, spesso, loro strani. Si pensi, ad esempio, a grandi menti del passato come Einstein, Van Gogh, eccetera. Menti che, seppur eccelse, celavano il malessere di riuscir a comprendere troppo, ma allo stesso tempo non essere compresi dai più.

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