Secondo gli esperti la Terra morirà fra cinque anni: non c’è niente che possa impedirlo. Ma che cosa ce lo conferma?
Abbiamo sentito parlare di fine del mondo per tanto tempo. Prima si pensava che avvenisse nel 2000, e subito dopo nel 2012. Gli esperti sono sempre stati scettici nei confronti di profezie che senza una validità scientifica non potevano essere prese in considerazione. Adesso la situazione potrebbe ribaltarsi del tutto. La fine del mondo potrebbe esserci per davvero.
A parlarne sono gli esperti stessi, che hanno affermato che alla Terra restano soltanto 5 anni. Ce lo ricorda un enorme orologio digitale a New York, che conta le ore, i minuti e i secondi prima che arrivi la fine del mondo. Il tempo che viene segnato nell’orologio è quello che resta all’umanità per agire contro il riscaldamento globale, così come sulla quantità di energia fornita da fonti non rinnovabili che si stanno lentamente esaurendo.
Climate Clock, questo orologio segna la fine del mondo: ci resta poco tempo per intervenire
Questo strumento prende il nome di Climate Clock, ed è comparso a Union Square nel 1999 grazie a Kristin Jones e Andrew Ginzel. L’obiettivo è quello di far riflettere su quanto tempo resti al mondo prima che arrivi una emergenza climatica vera e propria. Il termine “fine nel mondo” sta proprio in questo, perché a quel punto la Terra potrebbe subire dei danni irreversibili e su cui non si potrà più fare nulla. Ma che cosa bisognerà fare entro il tempo concesso dal Climate Clock?
Tutti quanti dovremo impegnarci duramente per limitare le emissioni di biossido di carbonio. Il Climate Clock ha anche un messaggio importante e che dice “The Earth Has a Deadline“, cioè che la terra ha una scadenza. L’orologio può far paura in un certo senso, ma rispecchia la realtà dei fatti. Infatti è proprio per questo motivo che è necessario intervenire prima che sia troppo tardi.
Secondo gli studi delle Nazioni Unite, gli stessi su cui si sono basati gli attivisti per creare l’orologio, l’umanità ha tempo fino al 2028. Quello sarà l’ultimo anno “concesso” dal Climate Clock, per cui si dovranno trovare delle soluzioni per riuscire a gestire il riscaldamento globale. Se non si riuscirà a fermarlo in tempo la Terra subirà dei danni irreversibili e che potrebbero mettere in pericolo la vita di tutti gli esseri viventi.