C’è un’iniziativa incredibile che propone di fare addirittura la mappatura del DNA, con l’obiettivo di scoprire chi sporca il centro urbano.
La scoperta della famosa molecola del DNA ha letteralmente rivoluzionato il mondo scientifico e anche la vita quotidiana di tantissime persone. Infatti, sapere di riuscire ad identificare un individuo solo da un’impronta è strabiliante. Ma quando fu scoperta questa molecola? Il primo scienziato che riuscì ad isolare il DNA per la prima volta fu lo svizzero Friedrich Miescher nel lontano 1869. Lui identificò al microscopio una sostanza piccolissima su alcune bende, precisamente una molecola collocata in un nucleo.
Tuttavia, dopo molti anni di studi arrivò finalmente il 1953, quando James Watson e Francis Crick mostrarono per la prima volta, sulla prestigiosa rivista Nature, il primo modello della struttura del DNA, cioè divulgarono al mondo la famosa forma a doppia elica.
Mappare il DNA per scoprire chi sporca
Si tratta di un’idea nata in Francia, per la precisione da Robert Menard, il sindaco di un Comune francese chiamato Beziers. In realtà, il primo cittadino ha cercato di ispirarsi ad alcune città spagnole, le quali hanno avuto delle idee simili. Tuttavia, pare che persino in Italia ci siano state delle proposte paragonabili a quella del sindaco francese. Per quanto riguarda il Comune di Beziers, purtroppo uno dei problemi che affligge questo paese è rappresentato dagli escrementi dei cani, che costellano i marciapiedi e le piazze del centro abitato.
Pertanto, per debellare questa sporcizia i cittadini hanno l’obbligo di presentare delle tracce di saliva dei propri cani alle autorità competenti, in modo tale da creare uno schedario che contenga tutti i DNA degli animali a quattro zampe presenti nel Comune. Ma qual è l’obiettivo di questo schedario? L’amministrazione comunale vuole assolutamente scoprire gli autori delle numerose cacche che inondano i quartieri del paese, per poter punire con una multa i proprietari. In altre parole, alcuni esperti analizzeranno le tracce degli escrementi per estrarre il DNA del cane che ha sporcato un marciapiede o una piazza. Dopodiché, confronteranno il DNA estratto con le tracce di DNA presenti sullo schedario, con lo scopo di individuare il colpevole.
Tutto questo sembra un qualcosa di surreale, ma occorreva agire per migliorare la qualità di vita del paese. Infatti, il sindaco ha ricordato che il Comune raccoglie circa un migliaio di cacche al mese. Inoltre, coloro che sono sprovvisti del passaporto genetico del cane rischiano una multa di 38 euro. Chi lascia gli escrementi per la strada rischia invece una multa da 122 euro. Una legge molto simile dovrebbe entrare in vigore dal 2024 anche in Italia, precisamente a Bolzano.