C’è un segnale da non trascurare che si manifesta con il cancro ai reni. Ecco quando è il caso di andare dal medico.
Spesso un piccolo cambiamento nel nostro organismo rivela la presenza di una malattia che, diagnosticata per tempo, può essere debellata prima che produca un esito fatale. È il caso, tra gli altri, del cancro al rene. Almeno un sintomo associato a questa terribile malattia si manifesta soprattutto di notte, ha spiegato l’urologo Thiago Castro al quotidiano Metrópoles. Vediamo di cosa si tratta.
“Molte persone non hanno sintomi nelle prime fasi della malattia” spiega il medico. “O presentano piccoli segni di cambiamento meno comuni, che possono suggerire varie altre patologie”. Il dottor Castro aggiunge che i sintomi più caratteristici sorgono solo nelle fasi avanzate del tumore. “La possibilità di rilevamento al tatto è possibile solo se la malattia è avanzata“, sottolinea. E spesso in quei casi è già troppo tardi.
L’avvisaglia notturna del cancro ai reni
Secondo l’urologo interpellato da Metrópoles, l‘eccessiva sudorazione notturna è uno dei principali sintomi del cancro ai reni, insieme a perdita di peso (senza motivo apparente), febbre e ipertensione. Ma ci sono diverse altre “spie” della malattia a cui prestare attenzione, secondo gli specialisti, e in particolare:
- Sangue durante la minzione;
- Perdita di appetito;
- Anemia;
- Fatica.
Sempre a proposito del cancro del rene, Ricardo Leão, professore presso la Facoltà di Medicina di Coimbra e urologo presso CUF Tejo e CUF Coimbra, rimarca che la relazione medico-paziente è essenziale per il successo del trattamento. Nonostante la malattia colpisca e uccida ogni anno migliaia di persone, c’è ancora una sostanziale ignoranza al riguardo. E la maggior parte dei pazienti corre ai ripari quando la situazione è già compromessa.
Quello che molti non sanno è che un buon rapporto medico-paziente può letteralmente salvarci la vita, perché solo così è possibile ricevere una diagnosi precoce e andare avanti con i trattamenti più appropriati per il singolo caso. “È dimostrato che quando i pazienti partecipano a una scelta consapevole e scientificamente informata sulla loro malattia, i risultati sono migliori”, dice il professor Ricardo Leão in un’intervista con Lifestyle ao Minuto. “Responsabilizzare i pazienti e incoraggiarli a prendere una decisione condivisa sulla loro malattia ci consente di fare una medicina migliore”, conclude l’esperto.