La distorsione alla caviglia è molto frequente ma cosa bisogna fare per evitare ulteriori problemi? Questo passaggio può essere utile.
La distorsione alla caviglia, anche conosciuta come “storta” è un trauma abbastanza frequente anche per chi non esegue nessuna attività fisica. Questa può derivare da un piccolo inciampo oppure può essere dovuta semplicemente dal fatto che si camminava su pavimentazioni non regolari. Al di là del motivo scatenate è giusto non sottovalutarla.
La “storta” conduce a un movimento articolare o a una torsione eccessiva e, continuando a camminare, la nostra caviglia potrebbe risentirne. Per questo motivo, è opportuno effettuare un determinato controllo per evitare qualsiasi altra conseguenza.
Il ricorso al medico, in certi casi, è fondamentale per controllare lo stato della caviglia dato che la distorsione può portare a diversi tipi di problemi: dallo stiramento fino alla lacerazione capsulo-legamentosa. Insomma, cosa bisogna fare per evitare guai?
Quando subiamo una distorsione alla caviglia possiamo subito avvisare un dolore forte in quella zona e anche un gonfiore impossibile da non notare. Ci sono “storte” che comportano anche delle ecchimosi o ematomi, e nei casi più gravi una limitazione del movimento. Tutte queste conseguenze evidenziano quanto sia importate controllare fin da subito l’entità di una distorsione.
Per evitare ogni tipo di situazione spiacevole, sarebbe meglio procedere a un’ecografia alla caviglia. Questo esame è utile per rintracciare e analizzare l’eventuale presenza di lesioni a carico dei muscoli, dei legamenti, dei tendini e dei tessuti molli. L’ecografia, quindi, consente di avere un quadro chiaro sulla caviglia dopo una distorsione.
In genere, come spiega il Dottor. Nicola Magarelli sul portale Humanitas-care, l’ecografica segue la radiografia convenzionale che viene fatta per completare il quadro clinico e scongiurare che ci siano fratture e/o avulsioni ossee dovute al trauma. Dopo la radiografia, quindi, si passa all’ecografia per escludere altri possibili danni come le lesioni capsulo-legamentose oppure versamenti articolari.
L’esame ecografico viene svolto facendo stendere il paziente sul lettino in posizione supina con il ginocchio flesso così da appoggiare il piede in una posizione naturale. Tutto l’esame dura all’incirca 10 minuti e permette di avere definitivamente chiara l’entità della “storta“.
Dunque, quando subiamo una distorsione, effettuiamo questo esame quanto prima per escludere che il trauma abbia provocato conseguenze molti più gravi a carico dell’articolazione della caviglia. Conseguenze che possono comportare una terapia molto più complessa.
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