Torna il colera in Sardegna dopo 50 anni, l’episodio è indice di pericolo imminente? Ecco cosa c’è da sapere a riguardo.
La diffusione di malattie pericolose sta diventando una realtà sempre più evidente in questi mesi. L’aumento delle temperature ha permesso alle zanzare di emigrare più facilmente in Italia. In questo modo gli agenti patogeni possono essere trasmessi con maggior regolarità rispetto a prima, mettendo in pericolo la vita di tutti quanti noi. Ma è anche possibile che alcune malattie riemergano dal passato senza una diffusione vera e propria.
Una di queste è il colera. Si tratta di una tossinfezione che si presenta in forma lieve o grave. Il sintomo classico è la diarrea profusa, che spesso si accompagna all’acidosi, all’ipokaliemia, ai crampi muscolari e al vomito. La diarrea può essere così grave che può portare in poche ore ad una disidratazione anomala e ad uno squilibrio elettrolitico. Ciò comporta occhi infossati, pelle fredda, rughe nelle articolazioni e una elasticità della cute diminuita.
Allarme colera, la pericolosa malattia sta tornando: il primo infetto è in Sardegna
La brutta notizia è che è stato rilevato un caso di colera in Italia, nello specifico in Sardegna. Pare che la malattia sia stata contratta da un pensionato di 71 anni di Arbus, che è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Per fortuna i medici hanno capito presto di cosa si trattasse e il paziente si è ripreso, ma è molto strano che sia successo. Infatti i medici non hanno la minima idea di come abbia contratto il colera dato che non ha fatto viaggi all’estero.
L’anziano aveva accusato i primi sintomi circa un mese fa, il che significa che è molto difficile stabilire il momento esatto del contagio. Per ora sono in corso gli accertamenti epidemiologici dei medici nella zona del Medio Campidano. Gli abitanti non accusano alcun sintomo, quindi stanno bene per adesso. I risultati dei test a cui sono stati sottoposti confermeranno se hanno contratto il colera o meno.
Dopo l’emersione del caso, che ha fatto scalpore poiché non si verificava un contagio da 50 anni, non sono emerse ulteriori notizie a riguardo. Il paziente probabilmente è ormai totalmente ripreso, mentre dai primi dati delle analisi sulla popolazione di Medio Campidano era già emerso che non c’era il rischio di una diffusione virale.