L’Inps e l’Inail sono intervenute per spiegare ai lavoratori come proteggersi dal caldo. Segui questi consigli: sono utilissimi.
Lavorare è importante, ma non significa che si debba mettere a rischio la propria vita. Le temperature alte possono provocare diverse conseguenze negative al nostro corpo, per cui è necessario prendere delle precauzioni per evitare di stare male. In genere le persone penserebbero che ripararsi dal sole o bere tanta acqua siano sufficienti, ma non è così. Non basta per superare l’estate in serenità.
Ad informarci è l’Inail, che seguendo il decalogo sul lavoro dell’Inps ha voluto ricordare una normativa importante. Le temperature superiori ai 35 gradi impediscono lo svolgimento delle normali fasi di lavoro in luoghi non proteggibili dal Sole. Lo stesso vale per i posti dove è necessario l’uso di materiali caldi o in presenza di forti fonti di calore. Ciò che conta in realtà è la temperatura percepita, che dev’essere inferiore ai 35 gradi.
Tutela sul lavoro durante il caldo, questo è quello che si deve fare: segui la normativa
Ma cosa prevede questo decalogo? A parte bere molta acqua e ripararsi dai raggi solari, è molto importante programmare le attività non prioritarie. Non bisogna esporsi per tante ore al sole, soprattutto quando non è necessario farlo. Inoltre si consiglia di minimizzare l’esposizione diretta al caldo, cercando di creare più pause possibili durante lo svolgimento del lavoro.
Le zone in cui si presta il proprio servizio devono essere ombreggiate, oppure climatizzate, e devono essere previste delle pause. I lavoratori devono avere anche degli spazi dove consumare alimenti freschi, come la frutta o la verdura per esempio. I datori di lavoro, quindi, hanno il dovere di controllare e assicurare la sicurezza dei lavoratori durante le giornate più calde. Però può capitare che la situazione degeneri per via delle ondate di calore.
In questi casi si dovrà chiamare il 118 e prestare il primo soccorso, così da aiutare chi sta avvertendo un colpo di calore. Il Governo incentiva i datori di lavoro e le grandi aziende a riorganizzare i turni di lavoro, in modo tale da migliorare le prestazioni. Ciò significa che chi non si adegua alle regole rischia di subire delle sanzioni piuttosto pesanti. L’organizzazione del lavoro in momenti come questi è molto importante: non trascuratela.