Non tutti lo sanno ma tra le varie opzioni di prepensionamento ce n’è una che consente di andarci 4 anni prima.
Andare in pensione con 4 anni di anticipo rispetto alla legge Fornero e con un assegno di 1500 euro. Un sogno? No, è possibilissimo. In questo articolo vi spieghiamo cosa bisogna fare.
L’età pensionabile in Italia è 67 anni con almeno 20 di contributi. Oppure esiste la pensione anticipata ordinaria grazie alla quale è possibile andare in pensione prima di aver compiuto 67 anni ma il requisito contributivo è molto alto: 42 anni e 10 mesi per gli uomini; 41 anni e 10 mesi per le donne.
Nel nostro paese le opzioni di pensione anticipata non mancano ma per tutte è necessario avere molti anni di contributi. Quota 103 prevede il prepensionamento a 62 anni ma con almeno 41 di contributi e sempre 41 anni di versamenti sono richiesti anche per sfruttare Quota 41.
Sono strade percorribili solo per chi ha iniziato a lavorare in modo stabile quando era molto giovane. C’è però un modo poco conosciuto che consente di andare in pensione con un requisito contributivo molto più basso e a soli 63 anni.
Ecco come andare in pensione 4 anni prima
Andare in pensione 4 anni prima e con un assegno di 1500 è il sogno di molti. Il modo per riuscirci c’è, ma è determinante soddisfare alcuni requisiti.
Nel 2017 è stata introdotta una misura di prepensionamento che, ad oggi, è sempre stata riconfermata pur senza divenire mai strutturale: si tratta di Ape sociale. Con Ape sociale una persona può andare in pensione a soli 63 anni e con un requisito contributivo che varia da 30 anni fino ad un massimo di 36.
Non si tratta di una vera e propria pensione me di una sorta di “reddito ponte” che accompagna il soggetto fino a 67 anni quando poi inizierà a percepire la sua pensione di vecchiaia ordinaria. L’assegno di Ape sociale può arrivare fino a 1500 euro al mese ma non può mai superare tale soglia.
Pertanto chi a 67 anni avrebbe diritto ad una pensione più alta, naturalmente ci rimette. Inoltre bisogna aggiungere che Ape sociale non prevede né la tredicesima né la quattordicesima e non è soggetta a rivalutazione annua. Al momento possono beneficiare di questa misura di prepensionamento solo le seguenti categorie di lavoratori:
- disabili con un’invalidità pari o superiore al 74%;
- disoccupati;
- caregiver da almeno 6 mesi;
- lavoratori addetti a mansioni usuranti da almeno 7 anni negli ultimi 10.
Per quest’ultima categoria il requisito contributivo può essere di 32 anni o di 36 anni, a seconda della mansione svolta. Le altre categorie sopra elencate possono andare in pensione a 63 anni con solo 30 anni di contributi. I sindacati stanno premendo affinché il Governo Meloni renda strutturale Ape sociale. L’esecutivo, per il momento, sembra propenso a riconfermare la misura per tutto il 2024.